di Roberto Trudu
Con la presente voglio significare a tutti i componenti del Comitato l'assoluto disappunto per l'ennesimo attacco personale nei miei confronti da parte del Sig. Franco Magi a seguito dell'incontro con l'Assessore Maninchedda sulla delicatissima questione del viadotto.
Con la presente voglio significare a tutti i componenti del Comitato l'assoluto disappunto per l'ennesimo attacco personale nei miei confronti da parte del Sig. Franco Magi a seguito dell'incontro con l'Assessore Maninchedda sulla delicatissima questione del viadotto.
Questa vicenda ha assunto dei contorni perfino grotteschi
se si pensa che l'obiettivo non solo del Comitato, ma anche il mio e della
Cooperativa, è quello di impedire la realizzazione di un'opera ad altissimo
impatto ambientale e paesaggistico.
Oltre al Comitato anche altri soggetti si sono impegnati con tutta la disponibilità possibile per indurre il Commissario a fermare lo scempio ambientale e paesaggistico: la Cooperativa, di cui sono orgogliosamente componente del Consiglio di Amministrazione, per il tramite di tutti i suoi amministratori delegati, io personalmente, alcuni tecnici di Poggio e altri tecnici che non sono di Poggio, ma che ne riconoscono la valenza paesistica e ambientale. I risultati di questo sforzo possono anche non piacere, ma è assolutamente incomprensibile che il Comitato non trovi migliore strategia che scagliarsi con tale violenza nei confronti di chi persegue lo stesso obiettivo.
Oltre al Comitato anche altri soggetti si sono impegnati con tutta la disponibilità possibile per indurre il Commissario a fermare lo scempio ambientale e paesaggistico: la Cooperativa, di cui sono orgogliosamente componente del Consiglio di Amministrazione, per il tramite di tutti i suoi amministratori delegati, io personalmente, alcuni tecnici di Poggio e altri tecnici che non sono di Poggio, ma che ne riconoscono la valenza paesistica e ambientale. I risultati di questo sforzo possono anche non piacere, ma è assolutamente incomprensibile che il Comitato non trovi migliore strategia che scagliarsi con tale violenza nei confronti di chi persegue lo stesso obiettivo.
Lo scopo della Cooperativa e di tutti quelli che con essa
hanno collaborato non è quello di realizzare questo ponte, ma quello di
garantire alle 400 famiglie di poter tornare a casa senza dover passare da
Capoterra. E' evidente dunque che se si riuscisse ad ottenere il risultato
massimo di mantenere l'attuale ponte con piccole modifiche strutturali e un
sistema di protezione civile, tutti saremmo tutti più contenti e io sono il
primo a sperarlo, ma se non si potesse fare, o il Commissario non fosse
d'accordo, quale sarebbe la soluzione? La Cooperativa ha scelto di garantire
l'agibilità delle 400 famiglie cercando la soluzione meno
impattante possibile e lo ha fatto con la collaborazione assolutamente gratuita
e volontaristica di numerose persone.
Purtroppo il diverso approccio alla risoluzione del
problema è diventato un problema che si è trasformato in un attacco personale a
chi ha osato dissentire dal Sig. Magi con appellativi pesantissimi trasformando
il confronto con l'Assessore Maninchedda in uno scontro assolutamente personale
tra il Sig. Magi e chiunque non fosse con lui d'accordo. Il Sig. Magi non è un
tecnico laureato, né un giurista, tuttavia nel suo tentativo di barcamenarsi con
una disciplina estremamente "scivolosa" ha ritenuto (e tutt'ora ritiene) di
essere l'unico depositario della verità. Ogni tentativo di far capire che quella
trattata non è materia che possa essere affrontata così sporadicamente si è
trasformata in attacchi di inaudita violenza.
La mail di oggi, indirizzata a tutto il Comitato e
pubblicata sul sito del Comitato, ne è la dimostrazione pratica. L'incontro di
oggi era un confronto finalizzato ad ottenere dal soggetto attuatore degli
interventi commissariali, il massimo risultato possibile, un confronto che a
tratti si è rivelato anche duro e che, in alcuni momenti, è sceso anche su
aspetti tecnici, rispetto ai quali la visione delle parti che si confrontano può
essere anche diametralmente opposta, come di fatto lo è stato. Ma questo sta nel
gioco delle parti. A fronte di determinate osservazioni c'è stata la chiusura a
riccio dell'Ing. Piras il quale ben sapeva che ammettere quanto la Cooperativa
eccepiva voleva dire far cadere il loro castello di certezze. Si tratta di
confronti tecnici di altissima difficoltà nei quali anche la virgola o la pausa
possono fare la differenza e per i quali è necessario avere la serenità d'animo
di poterli affrontare con le spalle coperte senza traditori alle spalle. Questo
vale sempre, ma quando si cerca il bene di una comunità diventa elemento
essenziale.
Questa serenità, però non c'è più, perchè un conto è
confrontarsi con il tuo "avversario" ad armi pari e vis-à-vis, altro conto è
quello di avere qualcuno che ti spara alle spalle. Attaccare chi persegue lo
stesso obiettivo, ma solo da posizioni diverse, non è esattamente un gesto
signorile, tuttavia questo è diventato lo scopo del Sig. Magi nei miei
confronti, nei confronti degli Amministratori delegati della Cooperativa, con
assoluto spregio del bene della comunità.
Detto questo, con molta serenità, comunico che non ho
assolutamente intenzione di impegnarmi ancora sula questione del viadotto e non
intendo più confrontarmi su questioni tecniche o giuridiche con chi utilizza
questi modi così sprezzanti della dignità delle persone per raggiungere i propri
obiettivi. Questo significa che ritiro qualsiasi
disponibilità da parte mia nel contrasto a quest'opera devastante per il nostro
patrimonio paesaggistico ed ambientale, sperando che chi è stato così feroce
nei miei confronti possa trovare la soluzione al problema o che, al contrario,
si assuma la piena e completa responsabilità in caso di conseguenze negative.
La scelta è dettata dalla convinzione che la mia dignità,
il mio impegno personale e la fatica di tanti anni di studio e lavoro, non siano
disponibili per essere messi alla berlina da chi non ha titoli per farlo e che
ritiene che la tutela degli interessi di una comunità possano essere difesi
gettando fango su altri che hanno dedicato a tali interessi tempo e risorse.
Comunico inoltre che sarò presente all'Assemblea dell'8
aprile e sarò disponibile a qualsiasi chiarimento in merito.
Chiedo infine a Giorgio Plazzotta, che legge per conoscenza, di voler ospitare questa mia comunicazione nel suo Blog personale.
Roberto Trudu
1 commento:
Ciao Roberto,
mi dispiace molto per quanto hai scritto, ma anche rileggendo quanto da me scritto non trovo proprio nulla di offensivo nei Tuoi confronti, al di la di una giusta ed equilibrata critica politica, che si basa esclusivamente sui contenuti.
Il resoconto da me fatto ha semplicemente registrato quanto accaduto, ed a breve sarà perfino disponibile l’audio, che consentirà a chiunque di farsi una opinione.
Fatta questa premessa, posso invece affermare che lo stesso equilibrio non è certo stato garantito – anche da Te - nei miei confronti, e per questo Ti invito a rileggere gli articoli pubblicati nel blog.
La verità, dimostrabile per tabulas, è che sulla questione viadotto Voi avete un giudizio completamente diverso dal Comitato, che privilegia un “imbellettamento” dell’attuale viadotto “di rara bruttezza” piuttosto che una soluzione alternativa ovvero una autentica modifica sostanziale di forma, materiali e tipologia dell’opera progettata (che, contrariamente a quanto da Te affermato nel parere gratuito, non è assolutamente possibile per legge).
Oggi Ti sei probabilmente accorto, perché platealmente smentito dalla Regione e dalla verità dei fatti, che quanto hai scritto era surreale ed inverosimile, e per questo brandisci presunte “scorrettezze” ed “attacchi personali”.
Inoltre, nel tentativo di evitare che la verità emerga, minacci pure (inutilmente) azioni legali a difesa della Tua persona.
E’ appena il caso di rilevare che nessuno ha mai messo in dubbio la persona, ma semmai l’operato della persona.
Posso garantirTi che nel corso della mia esperienza di Consigliere comunale ho ricevuto numerose “minacce”, soprattutto quando andavo a tutelare gli interessi collettivi.
E’ il caso del famoso tentativo di cementificare le pinete di Poggio, è il caso della scoperta del contributo ambientale (mai pagato) dal Cacip per centinaia di migliaia di euro, è il caso della Soget (la società che gestisce la riscossione dei tributi in Regione, che pretendeva rigore dai cittadini ma lo stesso rigore non lo applicava a se stessa, essendo evasore totale dei tributi comunali).
In tutti questi casi ho sempre privilegiato la verità e la correttezza, e non ho mai “ceduto” alle ridicole “minacce” di querele o di denunce.
Lo stesso comportamento terrò ora: il futuro della lottizzazione nel quale vivo da sempre è ben superiore alle sterili “minacce” di chi con la violenza vorrebbe “silenziarmi”.
Ti invito a rileggere gli articoli da Te pubblicati ed a valutare il Tuo comportamento.
Quanto alle tue affermazioni sulla riunione di ieri, è bastevole allegare l’audio della conversazione da me citata, riportata pedissequamente.
La Tua presenza all’assemblea dell’8 aprile è infine gradita, proprio perché risponde alla logica democratica del confronto di idee.
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