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mercoledì 29 marzo 2017

Il ponte dei veleni. L'ennesimo vergognoso attacco personale

di Roberto Trudu
Con la presente voglio significare a tutti i componenti del Comitato l'assoluto disappunto per l'ennesimo attacco personale nei miei confronti da parte del Sig. Franco Magi a seguito dell'incontro con l'Assessore Maninchedda sulla delicatissima questione del viadotto.
Questa vicenda ha assunto dei contorni perfino grotteschi se si pensa che l'obiettivo non solo del Comitato, ma anche il mio e della Cooperativa, è quello di impedire la realizzazione di un'opera ad altissimo impatto ambientale e paesaggistico.

Oltre al Comitato anche altri soggetti si sono impegnati con tutta la disponibilità possibile per indurre il Commissario a fermare lo scempio ambientale e paesaggistico: la Cooperativa, di cui sono orgogliosamente componente del Consiglio di Amministrazione, per il tramite di tutti i suoi amministratori delegati, io personalmente, alcuni tecnici di Poggio e altri tecnici che non sono di Poggio, ma che ne riconoscono la valenza paesistica e ambientale. I risultati di questo sforzo possono anche non piacere, ma è assolutamente incomprensibile che il Comitato non trovi migliore strategia che scagliarsi con tale violenza nei confronti di chi persegue lo stesso obiettivo.
Lo scopo della Cooperativa e di tutti quelli che con essa hanno collaborato non è quello di realizzare questo ponte, ma quello di garantire alle 400 famiglie di poter tornare a casa senza dover passare da Capoterra. E' evidente dunque che se si riuscisse ad ottenere il risultato massimo di mantenere l'attuale ponte con piccole modifiche strutturali e un sistema di protezione civile, tutti saremmo tutti più contenti e io sono il primo a sperarlo, ma se non si potesse fare, o il Commissario non fosse d'accordo, quale sarebbe la soluzione? La Cooperativa ha scelto di garantire l'agibilità delle 400 famiglie cercando la soluzione meno impattante possibile e lo ha fatto con la collaborazione assolutamente gratuita e volontaristica di numerose persone.
Purtroppo il diverso approccio alla risoluzione del problema è diventato un problema che si è trasformato in un attacco personale a chi ha osato dissentire dal Sig. Magi con appellativi pesantissimi trasformando il confronto con l'Assessore Maninchedda in uno scontro assolutamente personale tra il Sig. Magi e chiunque non fosse con lui d'accordo. Il Sig. Magi non è un tecnico laureato, né un giurista, tuttavia nel suo tentativo di barcamenarsi con una disciplina estremamente "scivolosa" ha ritenuto (e tutt'ora ritiene) di essere l'unico depositario della verità. Ogni tentativo di far capire che quella trattata non è materia che possa essere affrontata così sporadicamente si è trasformata in attacchi di inaudita violenza.
La mail di oggi, indirizzata a tutto il Comitato e pubblicata sul sito del Comitato, ne è la dimostrazione pratica. L'incontro di oggi era un confronto finalizzato ad ottenere dal soggetto attuatore degli interventi commissariali, il massimo risultato possibile, un confronto che a tratti si è rivelato anche duro e che, in alcuni momenti, è sceso anche su aspetti tecnici, rispetto ai quali la visione delle parti che si confrontano può essere anche diametralmente opposta, come di fatto lo è stato. Ma questo sta nel gioco delle parti. A fronte di determinate osservazioni c'è stata la chiusura a riccio dell'Ing. Piras il quale ben sapeva che ammettere quanto la Cooperativa eccepiva voleva dire far cadere il loro castello di certezze. Si tratta di confronti tecnici di altissima difficoltà nei quali anche la virgola o la pausa possono fare la differenza e per i quali è necessario avere la serenità d'animo di poterli affrontare con le spalle coperte senza traditori alle spalle. Questo vale sempre, ma quando si cerca il bene di una comunità diventa elemento essenziale.
Questa serenità, però non c'è più, perchè un conto è confrontarsi con il tuo "avversario" ad armi pari e vis-à-vis, altro conto è quello di avere qualcuno che ti spara alle spalle. Attaccare chi persegue lo stesso obiettivo, ma solo da posizioni diverse, non è esattamente un gesto signorile, tuttavia questo è diventato lo scopo del Sig. Magi nei miei confronti, nei confronti degli Amministratori delegati della Cooperativa, con assoluto spregio del bene della comunità.
Detto questo, con molta serenità, comunico che non ho assolutamente intenzione di impegnarmi ancora sula questione del viadotto e non intendo più confrontarmi su questioni tecniche o giuridiche con chi utilizza questi modi così sprezzanti della dignità delle persone per raggiungere i propri obiettivi. Questo significa che ritiro qualsiasi disponibilità da parte mia nel contrasto a quest'opera devastante per il nostro patrimonio paesaggistico ed ambientale, sperando che chi è stato così feroce nei miei confronti possa trovare la soluzione al problema o che, al contrario, si assuma la piena e completa responsabilità in caso di conseguenze negative.
La scelta è dettata dalla convinzione che la mia dignità, il mio impegno personale e la fatica di tanti anni di studio e lavoro, non siano disponibili per essere messi alla berlina da chi non ha titoli per farlo e che ritiene che la tutela degli interessi di una comunità possano essere difesi gettando fango su altri che hanno dedicato a tali interessi tempo e risorse.
Comunico inoltre che sarò presente all'Assemblea dell'8 aprile e sarò disponibile a qualsiasi chiarimento in merito.

Chiedo infine a Giorgio Plazzotta, che legge per conoscenza, di voler ospitare questa mia comunicazione nel suo Blog personale.
Roberto Trudu

1 commento:

Franco Magi ha detto...

Ciao Roberto,
mi dispiace molto per quanto hai scritto, ma anche rileggendo quanto da me scritto non trovo proprio nulla di offensivo nei Tuoi confronti, al di la di una giusta ed equilibrata critica politica, che si basa esclusivamente sui contenuti.
Il resoconto da me fatto ha semplicemente registrato quanto accaduto, ed a breve sarà perfino disponibile l’audio, che consentirà a chiunque di farsi una opinione.
Fatta questa premessa, posso invece affermare che lo stesso equilibrio non è certo stato garantito – anche da Te - nei miei confronti, e per questo Ti invito a rileggere gli articoli pubblicati nel blog.
La verità, dimostrabile per tabulas, è che sulla questione viadotto Voi avete un giudizio completamente diverso dal Comitato, che privilegia un “imbellettamento” dell’attuale viadotto “di rara bruttezza” piuttosto che una soluzione alternativa ovvero una autentica modifica sostanziale di forma, materiali e tipologia dell’opera progettata (che, contrariamente a quanto da Te affermato nel parere gratuito, non è assolutamente possibile per legge).
Oggi Ti sei probabilmente accorto, perché platealmente smentito dalla Regione e dalla verità dei fatti, che quanto hai scritto era surreale ed inverosimile, e per questo brandisci presunte “scorrettezze” ed “attacchi personali”.
Inoltre, nel tentativo di evitare che la verità emerga, minacci pure (inutilmente) azioni legali a difesa della Tua persona.
E’ appena il caso di rilevare che nessuno ha mai messo in dubbio la persona, ma semmai l’operato della persona.
Posso garantirTi che nel corso della mia esperienza di Consigliere comunale ho ricevuto numerose “minacce”, soprattutto quando andavo a tutelare gli interessi collettivi.
E’ il caso del famoso tentativo di cementificare le pinete di Poggio, è il caso della scoperta del contributo ambientale (mai pagato) dal Cacip per centinaia di migliaia di euro, è il caso della Soget (la società che gestisce la riscossione dei tributi in Regione, che pretendeva rigore dai cittadini ma lo stesso rigore non lo applicava a se stessa, essendo evasore totale dei tributi comunali).
In tutti questi casi ho sempre privilegiato la verità e la correttezza, e non ho mai “ceduto” alle ridicole “minacce” di querele o di denunce.
Lo stesso comportamento terrò ora: il futuro della lottizzazione nel quale vivo da sempre è ben superiore alle sterili “minacce” di chi con la violenza vorrebbe “silenziarmi”.
Ti invito a rileggere gli articoli da Te pubblicati ed a valutare il Tuo comportamento.
Quanto alle tue affermazioni sulla riunione di ieri, è bastevole allegare l’audio della conversazione da me citata, riportata pedissequamente.
La Tua presenza all’assemblea dell’8 aprile è infine gradita, proprio perché risponde alla logica democratica del confronto di idee.

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