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giovedì 16 marzo 2017

Ti spiego perchè questa volta non ti seguo

Caro Franco
il blog è imparziale nel senso che accoglie il contributo di chiunque voglia utilizzare questo spazio. Come ben sai questo prescinde dal fatto che ciò che mi viene proposto per la pubblicazione sia da me condiviso o meno. 
Per il resto parlare di imparzialità  è un nonsense. Non sono imparziali i grandi giornali italiani, non lo sono i giornalisti famosi e non lo siamo noi come singole persone. E perchè dovremmo esserlo? Un giudice deve essere imparziale. Un sacerdote forse. Noi è giusto che facciamo delle scelte e che ci schieriamo. Io non mi schiero con un partito, con lobbies o corporazioni, ma con idee ed obiettivi condivisi
Talvolta c'è una strada sola da seguire, ma spesso ci sono bivi che portano in direzioni opposte. Bisogna scegliere dove vogliamo andare. 
Apprezzo chi ha il coraggio di farlo mettendoci la faccia invece di agire nell'ombra ed è questo uno dei motivi per cui mi sono trovato spesso ad andare nella tua stessa direzione.  Non certo per corporativismo o per affinità politiche, visto che siamo sempre stati distanti anni luce in quel campo. Questa volta non è così, me ne dispiace, ma è normale che talvolta accada.

Perchè non ti seguo nella strada che stai intraprendendo?
Ci sono due poste in gioco, importantissime, che si  accavallano in questo periodo: questo orribile ponte, che nessuno vuole, e il rinnovo degli amministratori della Coop, alla fine di un triennio che ha visto rinascere il posto in cui vivo. Non ho mai visto realizzare tante iniziative in soli tre anni. Vivo qui da quando era poco più di un ragazzo (avevo 30 anni!), non ho assistito alla grande stagione della fondazione di Poggio, ma ho vissuto da vicino quegli anni in cui nelle casse della Cooperativa affluivano fiumi di denaro che si disperdevano in mille rivoli sconosciuti, invece di trasformarsi in servizi o strutture. Sterile polemica, inutile riesumazione del passato? Nossignore. Quei soldi buttati ieri avrebbero potuto trasformarsi in migliore qualità della vita negli anni successivi. Qualche esempio? Penso a una rete idrica non potabile con cui avremmo potuto irrigare i nostri giardini spendendo una piccola frazione di ciò che spendiamo oggi buttando al vento acqua che ha dovuto essere trasportata al potabilizzatore, analizzata, clorata, potabilizzata. Penso alla palestra che sarà recentemente resa agibile dopo anni di semi abbandono, alle piscine chiuse da anni. Penso a quei servizi che non sono mai stati realizzati e anche, permettimi di dire, al pessimo clima di divisione che è stato alimentato in funzione della politica e della gestione del piccolo potere poggino. 

Oggi assisto a una situazione molto diversa. Sebbene non vi siano lotti da vendere, gli amministratori che vorresti sostituire non si sa bene con chi, hanno portato il bilancio della Cooperativa in pareggio, hanno recuperato un po' di risorse senza mandarci sul lastrico e con quei soldi hanno realizzato interventi che hanno risolto problemi reali come la fastidiosa carenza idrica estiva, in altri casi hanno reso piu' bello questo posto, con giardini, palizzate, sentieri; in altri casi sono andati a recuperare edifici che erano stati abbandonati all'incuria da decenni.  Non solo realizzaioni pratiche, e penso all'impresa, che ritenevo quasi impossibile (chedere ai precedenti presidenti) di instaurare un migliore rapporto persino con il Comune di Capoterra, che ci ha sempre trattato a pesci in faccia.

Gli errori che sono stati fatti, come ad esempio la valutazione dell'affare Vodafone che, peraltro, non ha provocato alcun danno,  entrano a far parte di una valutazione globale che giudico estremamente positiva. 
Una sviolinata?  Puo' darsi, ma motivata dai fatti che ho citato e, comunque, frutto di una mia valutazione personale.
Credo sia noto che non faccio parte di alcuna lobby ne io abbia "amicizie" da difendere. D'altronde la mia amicizia con Giuseppe, che non solo rivendico, ma di cui sono orgoglioso, non deriva dall'essere "compagni di merende" (peraltro lui è molto più giovane di me), ma dall'averlo visto all'opera proprio quando abbiamo cercato di cambiare il modo di amministrare questo posto.  In quelle situazioni, con la macchina del fango che andava al massimo, alimentata da chi era stato privato del "giocattolo Cooperativa",  emerge il valore delle persone e ti assicuro che Giuseppe è una persona eccezionale. 
Che dire poi del Presidente, Sandro, che prima veniva dipinto come mio nemico e adesso come amico. Dovremmo smetterla di trasformare ogni divergenza o convergenza in una questione personale.  Non posso dire molto di Federico, che tu conosci senz'altro meglio di me, tanto da essere stato il suo sponsor, se mi è permesso il termine. La gioventù può essere un handicap quando si amministra un paese di oltre 2000 abitanti. Credo che Federico abbia imparato molto in questi tre anni, soprattutto nel valutare le persone. 

Errori certo, anche,  ci mancherebbe. Amministrare la Cooperativa non è affatto facile. Dimmi una cosa Franco. Ma tu, che sei un politico di professione, chi ci vorresti mettere ad amministrare la Cooperativa? Svelami questo segreto perchè sai, questo è il posto in cui vivo e se permetti,  credo di avere il diritto di preoccuparmi della manovre che poi andranno a incidere anche sul mio portafoglio. Non pensi che sia legittima la preoccupazione di ritornare a certi andazzi?  
Spero di avere chiarito perchè stai sbagliando con il tuo tentativo di defenestrare gli attuali amministratori sostituendoli con altri più inclini ad accettare i tuoi "suggerimenti".  Questi forse per te sono i normali meccanismi della politica, ma per me sono il cancro che ha affossato questo paese (nel senso di nazione) e se permetti vorrei contrastarlo, perlomeno nel mio piccolo mondo poggino. Sono un inguaribile idealista, lo ammetto. 

Ripeti come un mantra che non intendi candidarti, ma non credo tu voglia nascondere il fatto che ti stai muovendo politcamente. Tra due mesi ci sono le elezioni e noi, caro Franco , non siamo nati ieri. 
Dire che non ti candidi secondo me non migliora la tua posizione. Al contrario, la indebolisce perchè appari come un manovratore che non si espone. E non credo che tu possa considerare come una offesa quando dice che sei un politico. Lo sei e sei anche bravo. In tante occasioni te ne ho dato atto e tante tue iniziative sono state da me condivise, e sostenute. In molte occasioni ti ho difeso, pubblicamente e nei dialoghi con gli amici, quando sei stato attaccato da alcuni dei tuoi non pochi detrattori. Ti ho sostenuto con il voto al comune di Capoterra per premiare la tua attività che ho ritenuto efficace e utile per la nostra comunità. Continuerò probabilmente a farlo, ma lasciamo dire che questa volta stai sbagliando di grosso.  

Alcune delle accuse che inserisci nel tuo articolo mi fanno pensare che devo preparare anche con te l'elmetto contro il fango. Spero di sbagliarmi. Non mi sono permesso di dire una sola parola nei confronti delle altre persone che partecipano alle riunioni del Comitato, quelle oneste che hanno veramente a cuore le sorti di Poggio dei Pini. Ho chiaramente sottolneato i buoni propositi che ne hanno caratterizzato la nascita. Alimentare dissidi, come stai cercando di fare anche con me, è una nota e usurata tattica politica per indebolire gli avversari, pero' è anche una bassezza. 
Non è il comitato, non sono i mille firmatari della petizione a fare "manovre politiche". Le manovre sono solo le tue e di altri quattro gatti (ben noti a tutti)  che da sempre alimentano dissidi nella nostra comunità per mettere le mani su qualche poltrona di pregio nel consiglio di amministrazione o, in qualche caso,  semplicemente per "andare contro" l'amministratore di turno. 
C'è un tizio che ho visto contestare (urlando) almeno 19 consigli di amministrazione consecutivi,  ripetendo sempre le stesse tre frasi, per decenni.
 
Lunghissima vita al Comitato anche per il futuro, qualora dovesse occuparsi del ponte e non di altre cose, ma alla riunione di lunedi scorso oltre a un COMITATO, fatto di persone che volevano informarsi e partecipare,  ho visto all'opera anche un VOMITATO che ha spalato fango. Si è parlato  poco del ponte, mentre il leit motiv era la denigrazione, in qualche caso anche ignobile, degli amministratori. Caro Franco non sono ancora sordo e quel termine "delinquenti" che tu hai fatto finta di non sentire, suona ancora nelle mie orecchie. Scrivi che difendo la Cooperariva, di cui peraltro sono socio, verso le quote regolarmente, ho una casa, ne utilizzo i servizi. E ritieni che non sono fedele nei confronti del "Vomitato".  E va bene, mi hai convinto. Rinnego il "vomitato" e mi tengo la Cooperativa, che continuo a difendere.

Rispetto alle altre cose che hai detto dell'incontro con Maninchedda (per fortuna c'ero) penso che il tuo doppio riferimento a Roberto Trudu non c'entri niente con le frasi in cui lo menzioni. Evidentemente ritorniamo alla già citata tattica della delegittimazione personale. 
Roberto, benvenuto nel gruppo. Si parlerà male di te al bar.
Maninchedda non ha rilasciato nessun comunicato stampa perchè evidentemente non lo ha ritenuto opportuno. Che c'entra Roberto e il suo parere tecnico? Guarda, caro Franco, che se tu sei un bravo politico e ormai hai una certa esperienza, Maninchedda è molto, ma molto, più scafato di te.  Quindi era giusto provare a ottenere qualcosa di scritto, ma l'Assessore non lo ha ritenuto opportuno. Che colpa avrebbe la Cooperativa in tutto questo?  

Nel corso della riunione con Maninchedda si è verificata la novità della partecipazione della comuntà (la Coop ha aderito, il comitato no) a quella attività di modifica delle caratteristiche dell'orribile ponte che tu continui a ritenere impossibile. 
Dato che ti stavi sbagliando, credo  che ti stia già preparando a dichiare "orribile" quasiasi modifica venisse approvata.

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