Ho appena ricevuto comunicazione che il CdA avrebbe, con un colpo di mano, annullato il referendum consultivo indetto per domenica prossima.
Chiunque abbia ulteriori notizie in proposito è pregato di scrivere.
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12 commenti:
Con l'annullamento del referendum penso che si sia perso anche l'ultimo filo di speranza per salvare la Democrazia a Poggio e anche per salvare qualcuno del consiglio che in assemblea non era stato troppo criticato ed era stato ascoltato( vedi Presidente e qualche altro, altri avevano solo raccolto la più totale Sfiducia da parte della stragrande maggioranza e si sarebbero dovuti dimettere il giorno stesso ), una decisione incredibile e nello stesso tempo un autogol clamoroso da parte della Cooperativa.
Cordiali saluti
Giacomo Cillocu
vorrei conoscere le motivazioni ufficiali. Si dice che sarebbero stralciate le 2 aree boscate di Sa Birdiera e Pauliara. Ma il referendum, se non sbaglio, si pronuciava contro l'intera variante e non solo contro una parte di essa.
Inoltre, dato che la variante è stata presentata ed è al vaglio della Regione, cosa significa stralciare? Significa fare giurin giuretto e promettere di non vendere i lotti nelle pinete?
VI CONFIDO CHE SONO RIMASTO IO STESSO BASITO: NEMMENO NEMMENO NELL'IMMAGINARIO PIU' VARIEGATO SI POTEVA PREVEDERE UN GESTO SIMILE, IRRISPETTOSO NEI CONFRONTI DEI SOCI E PRIVO DI VALORE GIURIDICO.
Con questa incredibile e impopolare decisione il CdA ha dimostrato chiaramente di non voler tener conto della volontà sovrana dell’Assemblea e dei Soci (che si sono pronunciati in maniera diametralmente opposta) per cui non ha più alcun senso tenere in considerazione questo gruppo dirigente che agisce, evidentemente, a difesa di pochi (e nascosti) interessi privati.
Credo che, a questo punto, sia doveroso, purtroppo, far di tutto per mandarli a casa.
Paolo
Dato che il piano di lottizzazione presentato in comune e al vaglio regionale è cambiato e quindi non più valido, spero che la prossima variante venga approvata dai soci o comunque vengano sentiti in proposito.
spero..
immagino che il nuovo referendum che il consiglio indice per metà febbraio avrà come tema la nuova variante così modificata.
lo immagino solo perchè nella lettera non viene detto cosa questo referdum riguarderà..
ma cosa succede intanto in regione?
va avanti verificando l'attuale variante e a merà gennaio le si dirà che non va piu' bene?
viene avvertita ora e blocca tutto?
faccio notare che le assemblee di cui si parla viene specificato saranno per i soci, cosa vorrà dire.....?
matteo non ho letto questo comunicato. qualcuno può scriverne il contenuto? Hanno indetto un referendum per febbraio?
Francesco per quel che ne so io il piano giace in Regione in attesa di approvazione. Non conosco l'iter autorizzativo ma teoricamente potrebbe essere approvato anche domani, Quello che ci si aspettava è un ritiro da parte della Cooperativa, considerata la volontà espressa dai soci.
Un'altra cosa che vorrei sapere riguarda proprio l'iter autorizzativo in Regione. Mi chiedo se comunque il piano potrebbe essere bocciato in ogni caso. Dico questo perche alcuni esperti di piani paesaggistici nutrono dei dubbi sul fatto che si possa edificare in certe aree previste da questa variante, segnatamente quelle che si trovano a meno di 150 metri dal lago e dal Rio S. Girolamo, nonchè quelle segnate a bosco. Come sapete su queste problematiche ci si perde e il cittadino difficilmente è in grado di capire ciò che è lecito e ciò che non lo è. Altrimenti che ci starebbero a fare gli avvocati?
Filippo Jacazio (Dhago)
Sono un po' perplesso da questa svolta improvvisa, se non altro perchè non riesco a capire da cosa sia originata.
Posto che comunque una "variante alla variante" che rinunci ai lotti a Sa Birdiera e Pauliara incontrerà sicuramente un maggior favore da parte dei soci, questo dietrofront così repentino non contribuisce certo a far chiarezza. Ed era questa, secondo me, la cosa più importante.
Lo dico subito: io sono contento, assolutamente contento, che si possa fare questa modifica, ma mi chiedo: perchè?
Se per la tranquillità economica della Coop. era necessario realizzare e vendere TUTTI i lotti previsti, perchè il CDA, sin dall'assemblea, è sembrato rinunciatario a combattere per difendere la sua idea, abbandonandola ai primi, prevedibili, malumori manifesti?
Viene facile pensare che allora, forse, non era così necessario.
Se ero confuso e dubbioso prima, non possso che esserlo di più adesso.
E l'annullamento del referendum?
E' legittimo? E quand'anche lo fosse, è opportuno?
E il prossimo referendum? Se andasse male anche quello, cosa succederebbe? Un'altra variante?
Vorrei che qualcuno mi spiegasse, spero quindi che ci sia consentito assistere alle future assemblee in merito.
giorgio,
ho sbagliato scrivendo, intendevo referendum previsto per gennaio, non febbraio.
mi riferisco alla lettera che la cooperativa sta consegnando oggi casa per casa.
lettera che da quanto ho capito a molti ancora non è arrivata..me compreso..
Penso che il referendum dovrebbe comunque svolgersi regolarmente, dato che la sua proposta parla del nuovo piano "in toto" e non di abolizione di specifiche nuove lottizzazioni.
Essendo inoltre a carattere consultivo, non vincolerebbe comunque il Consiglio. La sua abolizione è una chiara dimostrazione di "fifa blu" da parte dei nostri sedicenti amministratori.
Fernando
non è chiaro neanche a me in base a cosa questa scelta del consiglio di variare il piano lo legittimi ad annullare il referendum, visto che questo aveva un obiettivo piu' ampio dello stralcio delle pinete dallo stesso...
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