Vi aggiorno sulla situazione del "Ponte di Pauliara", dopo gli articoli che sono apparsi in questo blog il 17 e il 19 ottobre. Sebbene sia stato il primo a dare la notizia su internet nella tarda serata del 17, già durante la mattinata intorno al cantiere si erano formati capannelli di persone che osservavano ciò che era successo. Solo due giorni dopo la notizia è uscita sui quotidiani cartacei che, come al solito, hanno calcato la mano parlando in qualche caso addirittura di "ponte crollato".
Nel mio articolo del 17 esprimevo, invece, preoccupazione per quello che si vedeva chiaramente ad occhio nudo e mi auguravo che non vi fossero eccessivi ritardi nella consegna dell'opera nè tantomeno contenziosi, sempre possibili quando si verificano incidenti.
A una settimana dall'evento le notizie sono confortanti, perchè parrebbe che, seppure un ritardo vi sarà, questo dovrebbe essere contenuto nell'ordine di uno o due mesi.
Gli elementi più preoccupanti si riferivano alla nascita di un possibile contenzioso e alla demolizione e ricostruzione della struttura lesionata. Pare che entrambe queste eventualità saranno scongiurate.
Il contenzioso intanto non vi sarà. La fornitura e il montaggio della struttura metallica che ha subito il cedimento erano a carico di una multinazionale e delle sue imprese che se la vedranno tra di loro senza però intralciare la prosecuzione dei lavori.
Mi sembra, invece, un discorso di lana caprina dichiarare che la struttura danneggiata non è un ponte.
Mi è stato spiegato che la struttura in questione non ha una funzione "portante", ma servirà come base d'appoggio per la fase successiva della lavorazione. In seguito, utilizzando questa specie di "soletta" come base d'appoggio (su cui dovranno transitare solo gli operai e non mezzi), verrà costruita la struttura sovrastante sulla quale passeranno i veicoli.
Credo che tutti avessero ben chiaro che questo "impalcato" non costituisse l'intero ponte, tantopiù che si trova diversi metri più sotto del livello stradale. Sinceramente non capisco come si pretenda che i giornali nei loro titoli menzionino l'impalcato, la capriata, la spalla, la trave maestra, il pilone. E' normale che chiamino "ponte" anche una struttura in costruzione o le sue componenti.
Questa "soletta", ovviamente non potrà restare nelle condizioni attuali, ma non sarà demolita, come invece si temeva. Sarà sollevata e riportata nella sua posizione originale utilizzando tiranti in acciaio collegati alle solide spalle del ponte, pardon del "ponte non ancora ponte". Questa operazione di "sollevamento" provocherà sicuramente danni al cemento, che saranno "aggiustati".
Veniamo ai tempi. Giovedi prossimo il cantiere riapre per lavorare proprio alle preparazione dell'operazione "sollevamento soletta".
Se non si saranno ulteriori intoppi il ritardo provocato da questo insieme di attività impreviste (sospensione, verifica, sollevamento con i tiranti, bonifica della soletta) dovrebbe aggirarsi intorno a un mese. Siccome noi siamo abituati agli annunci e ai ritardi, diciamo due mesi (spero di essere smentito). La mia previsione, perchè ormai tra ritardi, bugie e sfiga qui sul S. Girolamo si possono solo fare previsioni, è che il ponte sarà consegnato dall'impresa a metà febbraio e che sarà aperto al pubblico a marzo.
4 commenti:
Grazie mille, Giorgio, non solo per la notizia confortante, ma anche e soprattutto perché se non fosse per te e per il tuo blog non sapremmo mai nulla. Il Portale della Cooperativa, che tu hai creato e gestito per due anni, e che sotto la tua gestione forniva sempre le notiziae più importanti in tempo reale, anticipando tutti gli organi di stampa professionista, è ora completamente silenzioso. Nei giorni in cui il "ponte" cedeva, ma c'erano anche mille altri temi d'importanza vitale per la nostra Comunità (Assemblea dei soci dell'8 ottobre, cessione dei due laghi all'Ente foreste, conferenze stampa degli organi regionali e comunali sui lavori di messa in sicurezza, etc.) cosa pubblicava il Portale della Cooperativa? Due annunci: uno sulla programmazione della biblioteca, e uno sul "Saluto all'Estate"....! Non è un caso che decine di utenti abbiano abbandonato la lettura del Portale e in gran parte siano totnati a leggere quotidianamente il tuo blog, che, come accadde prima del 2009, costituisce l'unico vero punto di riferimento per chi (non solo al Poggio) vuole sapere cosa succede. (PS: solo grazie ad Angelo Pani che ha inviato delle foto, il Portale si è un po' svegliato i giorni scorsi, e ieri ha pubblicato una critica all'allarmismo dell'Unione Sarda: informazioni zero, firme ancor meno...)
Il ponte nuovo ma revisionato. come lo chiameremo??? "su ponti allicchiriu " mi sembra buona come idea.
Non ci credo, come sempre d'altronde, e non credo neanche ai ponti revisionati, per me la storia è sempre la stessa, di male in peggio semmai, prima di attraversarlo si dovrà pregare forse ?? . Secondo me Appena lo toccheranno si sbriciolerà in tanti pezzi, il numero si dovrebbe attestare in quanti c..... ci sono in zona...quindi immaginate voi
ahahahaha!! risatina per non piangere e se le cose dovessero cambiare in meglio sarò pronto a ridere di nuovo :)
Ciao Giacomo
Non commento la notizia secondo la quale "la struttura lesionata sarà rimessa a posto con tiranti d'acciaio ancorati alle travi portanti del ponte".
So per certo che l'intera opera dovrà superare il collaudo statico che sarà effettuato a norma di legge da un professionista nominato dal Genio Civile che non potrà essere il Direttore dei Lavori.
La soletta lesionata ha certamente perso le caratteristiche di progetto e quindi necessariamente dovrà essere demolita e rifatta proprio perchè il collaudatore non potrà asseverare lo stato dell'arte
dell'intera opera.
Allo stato attuale, siccome è in corso un accertamento tecnico preventivo da parte delle Istituzioni, eviterei ogni previsione circa i tempi di slittamento del periodo di consegna dei lavori.
Sino a quando tali accertamenti tecnici non saranno esauriti e non sarà ufficializzato un documento con i risultati della perizia e con
la soluzione tecnica più opportuna,
ritengo inutile cavalcare con ottimismo notizie che poco hanno a che vedere con la realtà dei fatti.
Personalmente rimango preoccupato come il giorno che ho appreso da questo Blog la notizia del cedimento della struttura di sostegno e della soletta in cemento armato finora realizzata.
Le buone notizie, purtroppo ,a mio parere,sono inattendibili.
Ti ringrazio Gianfranco. Le notizie che ho pubblicato provengono da fonti attendibili, pero' come hai sottolineato tu, potrebbe sempre subentrare qualche nuovo elemento che vada a modificare lo scenario.
Capisco che non è per niente scongiurato lo scenario "negativo", che porterebbe a un ritardo superiore ai due mesi da me indicati. Ho ritenuto corretto riportare le previsioni "ottimistiche" che provengono dai responsabili dei lavori, non da un passante.
Ti diro' che nell'indicare "due mesi" ho raddoppiato il periodo che mi è stato indicato che mi sembra eccessivamente ottimistico. E' chiaro che se si divesse demolire la soletta credo che i tempi si dilaterebbero.
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