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lunedì 3 ottobre 2011

Mors tua, vita mea


Come è noto nel Consiglio di Amministrazione poggino si vive una situazione molto delicata. Il "ribaltone" ha costretto all'opposizione il gruppo di consiglieri che aveva ricevuto il mandato dai soci nel 2009, proponendosi con un programma di rinnovamento che ha raggiunto immediatamente un obiettivo difficilissimo come il pareggio del bilancio ordinario. A parte l'evidente sgradevolezza di una rappresentanza fondata sul cambio di casacca e sul contrasto con la volontà dei soci, esiste anche una difficoltà numerica: 8 contro 7, con un Presidente autonominatosi che funge da ago dalla bilancia e può potenzialmente fare il bello e il cattivo tempo, come ad esempio "suggerire" al Consiglio di nominare un segretario "a pagamento" non residente e non socio, scegliendo una persona che milita nel suo stesso partito politico.

Per tutti questi motivi molti consiglieri e moltissimi soci stanno chiedendo che si ritorni al voto e che siano i soci stessi a indicare a chi vogliono affidare il governo della Coop, sperando che si indichi che cosa si vuole fare, mantenendo la parola data.  Le elezioni consentirebbero di raggiungere il doppio obiettivo di disporre di una maggioranza stabile, non esposta a possibili ricatti, e anche legittimata dal voto. 
Un altro scenario è invece quello di tenersi il "potere", conquistato nel modo che tutti conosciamo, e cercare di rafforzare ulteriormente la consistenza numerica della maggioranza in qualche modo. 

I modi per aumentare di numero non sono molti. Oltre ai soliti "ripensamenti" dei "responsabili" di turno (carta che però è già stata giocata), c'è anche la possibilità di attendere che qualcuno molli collezionando tre assenze consecutive, solitamente per stanchezza o delusione, facilmente comprensibile vista lo scarso livello dei valori che si respirano in quell'ambiente. In questo caso scatta il meccanismo della "cooptazione" grazie al quale la maggioranza, anche se risicata, solitamente elegge in consiglio una persona "di fiducia". Non c'è scandalo in tutto questo, è normale che sia così.

La storia che mi accingo a raccontarvi è, però, decisamente particolare. Non credo, infatti che sia mai accaduto che il comprensibile desiderio di aumentare il peso politico di una maggioranza venisse soddisfatto approfittando della disgrazia che ha colpito un consigliere di amministrazione.
Eppure è esattamente quello che si è verificato venerdì scorso nella “onorevole” sala del Consiglio di Amministrazione poggino. Il protagonista di questa vicenda mi ha autorizzato a raccontare nel blog la sua storia, perchè ritiene che possa rappresentare un utile elemento di riflessione e di conoscenza del triste momento che sta vivendo la nostra Cooperativa.
Uno dei consiglieri, eletto nel 2009 con 320 voti, ha purtroppo dovuto affrontare la tragica esperienza della improvvisa ma gravissima malattia della sua compagna di vita. Le cure e i viaggi lo hanno costretto ad assentarsi periodicamente, spesso con cadenze ben precise. Il consigliere ha quindi chiesto al Presidente (che all’epoca era Cocco) di tenere per quanto possibile da conto queste sue esigenze nell’organizzazione delle riunioni del consiglio, e cosi infatti avvenne regolarmente, consentendogli di partecipare.

Anche in seguito alla nomina del nuovo presidente (il dott. Sanna) il nostro consigliere ha inviato una comunicazione scritta effettuando la medesima richiesta, cioè di essere avvertito sulle date previste per le riunioni in modo da organizzarsi e fare il possibile per essere presente. Il neo presidente ha risposto per iscritto, assicurando al consigliere che, anche considerata la sua situazione particolarmente difficile e dolorosa, lo avrebbe chiamato ogni qual volta si fosse deciso di organizzare una seduta del CdA.
Ebbene, nonostante tutte queste solenni rassicurazioni. il consigliere non è mai stato avvisato, nè con una telefonata, né con una mail, niente di niente, e guardacaso tutte le tre sedute del CdA convocate dal dott. Sanna sono state fissate proprio nei giorni in cui il consigliere era fuori dall'Isola per accompagnare la moglie a curarsi. In questo modo, il consigliere non ha potuto presenziare a tre sedute consecutive “meritandosi” quindi, suo malgrado, il diritto ad essere sostituito, come prevede lo Statuto.

Qualche settimana fa, purtroppo, è accaduto quello che tutti, nonostante la gravità del male, abbiamo sperato (e pregato, per chi crede) non accadesse.
Il consigliere non ha più quegli impedimenti che lo avevano tenuto lontano da Poggio e dal Consiglio. Forse anche per rifarsi di quello che non aveva potuto dare alla comunità durante il suo Calvario, ha deciso, pur conscio di essere decaduto, di richiedere al Consiglio di Amministrazione di essere cooptato e quindi riaccolto all’interno del Consiglio. Una cosa che, storicamente, è sempre stata fatta, quando era evidente che le assenze non fossero dipese da poco interesse.
Sebbene questo consigliere sia forse una delle persone più pacate presenti nella nostra comunità, le ciniche leggi della politica che impregnano l’amministrazione della Cooperativa da ormai un ventennio (prima non era cosi!), hanno spinto la maggioranza dei consiglieri a rifiutare la sua richiesta e a cooptare un'altra persona ottenendo quindi il tanto ambito "incremento" della propria maggioranza.

Questa storia, che volutamente ho raccontato cercando di non esasperare i toni, dovrebbe provocare la nostra riflessione e farci chiedere "dove stiamo andando?".
Come è possibile che siano così forti quei meccanismi che spingono un "branco" a comportarsi in modo così differente da quei valori che ogni suo componente afferma individualmente essere propri? E ancora, come si può parlare di "comunità" quando accadono episodi di questo tipo?

Sarebbe opportuno che tutti prendessimo coscienza del livello di cinismo a cui si è giunti e che si lavorasse per interrompere la spirale di nefandezze che sta portando questo posto (non ha senso chiamarla Comunità) sempre piu in basso.
Qualcuno crede che la soluzione sia il silenzio (e se la prende con me che da anni mi adopero per informare).
Si vuole invece proporre, come valore,  il "mors tua vita mea" o il machiavellico "il fine giustifica i mezzi", ma potremmo anche aggiungere altre belle frasi molto in voga come "così va il mondo" oppure "se non lo faccio io, sarà qualcun altro a farlo". Sono questi i valori che indicano la strada da seguire?
E dopo magari si va tutti in chiesa a sentire gli insegnamenti di colui che, dicendoci "mors mea, vita tua" aveva cercato di indicarci un percorso differente.

Ebbene io continuo a dire che non ci sto. Schifato da quello che ho visto e sentito venerdi sera ho proposto al Consiglio che mi fosse data l'opportunità di cedere il mio posto al consigliere che a mio avviso molto può dare alla Cooperativa. 

18 commenti:

silvio ceccarelli ha detto...

Caro Giorgio, ti fai delle domande retoriche.
Dove c'è di mezzo il denaro e il potere la morale va a farsi benedire.
Purtroppo (forse) abbiamo ancora un patrimonio e finché esiste ci saranno sempre persone voraci come animali selvatici pronte a spolparlo fino all'ultimo centesimo.
Anche il vostro gruppo ha commesso l'errore di ritenere necessario chiedere al Comune di lottizzare aree verdi già estranee alla lottizzazione originaria.
Gli errori si pagano.
Mi auguro per il bene di tutti che gli abitanti di Poggio capiscano che ci sono troppe persone pronte a coglionarli con bugie, suscitando paure irrazionali, minacciando.
Se non si trovano persone che capiscano che l'unica strada da percorrere è quella di cedere al più presto le opere di urbanizzazione e poi fare una seria politica di bilancio utilizzando unicamente le risorse disponibili, continueremo noi a leggere e tu a scrivere articolo di questo tenore.
Hasta la victoria.....

Giampaolo Lai ha detto...

Questo avvenimento supera di gran lunga altri episodi miserevoli accaduti in passato e che avevano avuto come protagonisti altri sciacalli di turno succedutisi nelle strutture della Cooperativa in posizioni diverse. Però, questo così come è stato appena raccontato parla anche di bassezza morale. A me pare che meriti la diffusione massima e pertanto ti chiedo di autorizzarmi:
- ad affigerlo nelle baccheche di Poggio;
- a stamparne un centinaio di copie per divulgarlo fra i Soci;
- a chiederne conto al Presidente Sabato 8 nel corso dell'incontro.

Vorrei però chiederti (dato il persistente silenzio del nostro portale) di farci sapere, sempre con questo mezzo, in estrema sintesi, su quali argomenti discute il Consiglio (ordine del giorno) e quali le decisioni che si assumono. Mi è giunta all'orecchio una proposta veramente oscena che perfino un Consigliere dell'attuale maggioranza ribaltata, avrebbe rigettato. Si possono avere maggiori ragguagli ?
Grazie Giampaolo Lai

Giorgio Plazzotta ha detto...

silvio non capisco una parte del tuo ragionamento. quello che hai scritto alla fine è esattamente quello che è stato fatto negli ultimi due anni, con grandi sacrifici.
la presenza di ulteriori volumetrie è un dato storico della cooperativa certamente non creato di recente. non poteva essere arrestato in questi due anni come tu pretendi e nemmeno i soci (referendum) hanno dato un segnale di questo tipo

Ludovica ha detto...

Ciao Giorgio
stavo scrivendo un pezzo per raccontare del gioco incredibile e ridicolo di quei cretini che tolgono in continuazione il volantino NESSUN DORMA dalle bacheche, quando mi è arrivato il messaggio che ti riporto:
Ciao Lu,
ti aggiorno quasi in diretta, cooptato gianluca murgia,già
buttato fuori a suo tempo per 3 assenze consecutive INGIUSTIFICATE,
lasciato fuori Carlo che invece era giustificatissimo. Nota bene che le
tre in cui Carlo è mancato sono state fatte esattamente nel periodo del
mese in cui lui non poteva esserci, mentre questa , ora che era fuori
per forza, quindi erano ormai tranquilli, è stata fatta in un giorno del
mese in cui lui sarebbe potuto essere presente.
E io ho risposto così:
XXXXX ti giuro che sono sconvolta, mai e poi mai avrei pensato che sarebbero arrivati a tanto
scriverò personalmente a francesco e sul blog non posso tacere
che schifo, che schifo
Chi conosce tutta la storia credo rimarrà sconvolto quanto me; per chi non la conosce faccio un riepilogo molto scarno; lo statuto prevede che per la somma di tre assenze ingiustificate un consigliere decada dalla carica e ne venga cooptato un altro; nella lista di Tonino Sechi era stato eletto Gianluca Murgia che ha appunto sommato tre assenze e nel 2010 è quindi decaduto; in quell’occasione, contrariamente alla prassi, Murgia non è stato invitato a rimanere in consiglio ma è stato escluso automaticamente; al posto di Murgia fui cooptata io, sempre della lista Sechi, con il voto contrario dei miei “compagni?” di lista, perché Tonino (parole sue testuali dette a me al telefono) aveva già promesso il posto a Eugenio Lao.
Quando sono entrata io Carlo Congiu, consigliere della lista Cocco, stava già battagliando al fianco della moglie Gabri contro quella belva che tante vittime ha fatto negli ultimi 50 anni, il cancro.
Naturalmente Giacomo Cocco ha sempre cercato di andare incontro alle esigenze di Carlo, più che giustificate anche perché non voleva deludere chi comunque lo aveva votato e quindi teneva molto al suo ruolo di consigliere.
Quando Francesco Sanna si è autoeletto presidente, era perfettamente al corrente dei problemi di Carlo e sapeva che fissare i CdA nei primi 15 gg di ogni mese gli avrebbe impedito di essere presente perché impegnato ad accompagnare Gabri fuori Sardegna per i noti problemi.
Cosa è successo? I CdA prima di agosto, esattamente tre, sono stati indetti per la prima quindicina del mese registrando così l’ovvia assenza di Carlo; poi circa 20 gg fa Gabri se n’è andata; in questo mese di settembre il CdA è stato convocato a fine mese, oggi, e, nonostante la lettera di richiesta di Carlo di poter rientrare hanno cooptato Gianluca Murgia, proprio quella persona che era stata precedentemente esclusa, con i voti di Francesco Sanna, Tonino Sechi, Aldo Piras, Eugenio Lao, Nicolosa Sirca, Luca Madeddu, Guido Montali.
Ti dico la verità, sono senza fiato, sono annichilita, mi vengono in mente le parole più dure, più offensive, se potessi lapidarli con le parole lo farei volentieri, ma credo non valga neanche la pena cercare di scriverle; mi vergogno profondamente di essere, negli atti della cooperativa, all’interno della lista Sechi, e mi sento talmente in alto rispetto a loro che se adoperassi una sola parola offensiva nei loro riguardi mi sembrerebbe di inabissarmi al loro livello.
Qualcuno amante dei cani tempo fa mi ha detto: più conosco gli uomini e più amo gli animali. Ho due cani e penso che non potrebbe avere più ragione!
(continua...)

Ludovica ha detto...

(segue)
A Francesco una sola domanda? Perché? Forse per vendicarsi del comportamento avuto in precedenza con Gianluca Murgia? Le due situazioni non sono minimamente rapportabili e poi se veramente volevi restituire il favore certamente Carlo era l’ultima persona con cui prendersela; di fatto hai spinto a terra un uomo in ginocchio che, con fatica, tentava di rialzarsi.
Volevi consolidare la maggioranza? Ma la maggioranza di che? Del CdA di Poggio? Credi di governare la Fiat? Dov’è finita la tanto sbandierata “mutualità prevalente”? Dove credi di arrivare con comportamenti del genere, nel cuore di chi? Nella tua lettera scrivi di avere tre figli, e che insegnamento puoi dargli se condividi azioni di questa fatta?
Ho una domanda anche per Gianluca: sapevi che dietro la tua cooptazione c’era tutto questo? Spero di no, lo dico per te, non per me, e spero anche che in questo caso almeno tu riesca fare un salto verso l’alto, un modo c’è, basta che ti dimetta e potrai mostrare con orgoglio di che pasta sei fatto; se poi lo sapevi prendi uno specchio, guardati e chiediti se l’immagine che vedi ti soddisfa; è una questione di coscienza personale e nient’altro.
Chiudo offrendo la mia completa solidarietà a Carlo e a tutto il gruppo di consiglieri che condivide con Carlo la sofferenza per questo fatto; invito tutti coloro che la pensano come me a farsi avanti, non è più il momento di tergiversare, stanno mostrando agli occhi dei più una comunità meschina, vigliacca, amorale, senza dignità e noi dobbiamo protestare, ne va del nostro onore di Uomini, non solo di soci, ripeto, ma di Uomini.
Ricordatevi “Siamo uomini o caporali?”, il film del 1955, diretto da Camillo Mastrocinque; Totò Esposito, protagonista del film, dice al medico che lo visita:
"L’umanità, io l’ho divisa in due categorie di persone: Uomini e caporali.
La categoria degli Uomini è la maggioranza, quella dei caporali, per fortuna, è la minoranza.
Gli Uomini sono quegli esseri costretti a lavorare per tutta la vita, come bestie, senza vedere mai un raggio di sole, senza mai la minima soddisfazione, sempre nell’ombra grigia di un’esistenza grama.
I caporali sono appunto coloro che sfruttano, che tiranneggiano, che maltrattano, che umiliano. Questi esseri invasati dalla loro bramosia di guadagno li troviamo sempre a galla, sempre al posto di comando, spesso senza averne l’autorità, l’abilità o l’intelligenza ma con la sola bravura delle loro facce toste, della loro prepotenza, pronti a vessare il povero uomo qualunque.
Dunque dottore ha capito? Caporale si nasce, non si diventa! A qualunque ceto essi appartengono, di qualunque nazione essi siano, ci faccia caso, hanno tutti la stessa faccia, le stesse espressioni, gli stessi modi. Pensano tutti alla stessa maniera!"
Elio Campana e Ludovica Mulas

Giorgio Plazzotta ha detto...

Giampaolo ti faccio sapere che alcune persone hanno affisso il volantino "Nessun dorma" decine di volte nelle bacheche (libere) di Poggio ma questi fogli sono stati puntualmente rimossi. Sei disposto a fare anche la guardia? magari arresti qualche ladro che si ferma al bar inseguito dai carabinieri.

per quanto riguarda il cda è vero, ci sono molte novità. io faccio quello che posso ma non mi è possibile dedicare un tempo illimitato a questa attività.
inoltre sono spesso situazioni delicate e se poi magari sbagli una virgola vieni anche strumentalizzato.

sappi che la cooperativa intende chiudere l'attuale portale e acquistare (per circa 3000 euro annui) un servizio telematico da una società privata. non si conoscono i dettagli ma è molto probabile che non si tratterebbe di una piattaforma "open" come l'attuale, e che, invece obbligherebbe la cooperativa a rivolgersi per forza a quel fornitore, impedendo anche in futuro ad altri soggetti volontari di occuparsi della sua gestione e di risparmiare un bel po' di quattrini.

ci sono novità sul fronte diga e sul fronte cessione opere urbanizzazione, ma non c'è nulla di concreto, solo ipotesi e supposizioni, un po' di fumo da gettare in faccia ai soci. anzi sulla diga sembra che si riapra lo spettro del mega-canalone davanti alla terrazza, da cui sembrava che ci fossimo liberati.

c'è una costante azione di attacco strumentale nei confronti dello studio di ingegneria che segue le attività e le progettazioni tecniche. circola la voce che l'obiettivo sia la riassunzione di uno dei geometri.

non so a quale "proposta oscena" ti riferisca, io ne sento in continuazione e ormai entro in quei luoghi con la xamamina ..

puoi divulgare il mio articolo come meglio credi

Giampaolo Lai ha detto...

Grazie Giorgio,
quando ti chiedevo di farci sapere novità dal CdA intendevo riferirmi all'odg riportato sulle convocazioni. Successivamente, a consiglio tenutosi, un brevissimo elenco delle cose decise escludendo gli argomenti riservati e naturalmente i voti espressi dai singoli ma specificando solo " approvato a maggioranza" o "all'unanimità".
Del tuo comunicato farò un centinaio di copie da infilare nelle cassette postali in modo che chi legge sappia senza correre il pericolo della miserevole e vergognosa azione degli strappi dalle bacheche. Ieri i giornali raccontavano di comportamenti analoghi ad opera della camorra napoletana che non ha tollerato la vendita di un certo giornale perchè non gradivano certe notizie riferite nelle pagine, come da noi, non far sapere .....

silvio ceccarelli ha detto...

Ciao Giorgio,

forse per necessità di sintesi non sono sato chiaro.

Il referendum è stato una farsa e lo dimostra lo scarsissimo numero di risposte.
La vera domanda sarebbe stata vogliamo ancora costruire?
Si.- segue motivazioni
No. - segue motivazioni

La mancata risposta doveva essere interpretata perchè anch'essa è stata una maniera di esprimersi sull'errore di far proprio un progetto ampiamente contestato da più della metà dei soci.
La gente è rimasta sconcertata.
Il messaggio era chiaro.Quando la nuova amministrazione se n'è uscita candidamente con la farsa del progetto macro e micro è rimasta delusa. Ha concluso questi sono come gli altri.

Dovevate dimostrare di essere diversi. Ma siete dei dilettanti e non siete riusciti.

Dobbiamo ricordarci che abbiamo di fronte veri professionisti.
Il loro progetto non è iniziato nel 2007 ma probabilmente nel 2000 se non prima. Anche se allora era presidente Pittaluga.

Continua

Giorgio Plazzotta ha detto...

dimenticavo un altra decisione.
il comitato tecnico, organo consultivo del Cda sulle tematiche tecniche, è composto da (se non sbaglio) 9 componenti, tutti stimati professionisti poggini. nell'ultimo cda la nuova maggioranza ha deciso di aumentare il numero dei componenti del CT sino al massimo previsto dallo statuto (15) nominando ulteriori 6 componenti dei quali (e questo è molto grave) non è stato comunicato ai consiglieri nemmeno il curriculum (tranne che in 1 caso) e quindi nemmeno io che sono consigliere so chi siano.
la motivazione di questa decisione è fumosa. la realtà invece è che la maggioranza che sta gestendo la cooperativa con i sistemi presi in prestito dalla politica più becera, anche un organo come l'ufficio tecnico. è anche possibile che questa azione sia propedeutica a future azioni che potrebbero riguardare l'estromissione dello studio di ingegneria o le scelte su nuove edificazioni. la politica si sta mangiando questo posto.

silvio ceccarelli ha detto...

Proviamo a fare un escursus degli avvenimenti.

Anno 2002 si abbandona il progetto A2 A3 perchè troppo poco remunerativo,

Anno 2004 viene organizzata frettolosamente una Assemblea Straordinaria per approvare il prolungamento della vita della società di ulteriori 40 anni ( I rimanenti 16 non erano giudicati sufficienti all'attuazione del progetto).
Ne conosciamo i risultati. Il prolungamento fu approvato, senza la maggioranza assoluta, da un'assemblea confusa dalla massa di bugie raccontate ad arte e intimorita dall'arroganza e la prepotenza di calvisi relatore e
e dalla connivenza del presedente dell'assemblea che non ha consentito ne dibattito ne chiarificazioni.

Poi arriva il 2007 e la storia la conoscete.

Mi sembra la vicenda del ponte sullo stretto di Messina.
Non si sa se verrà mai fatto ma è già costato un sacco di milioni ai contribuenti.
Non sappiamo se in sede di approvazione PUC il comune ci darà cubature (speriamo di no) ma già sono stati spesi un mare di soldi dei Soci.

Una chicca per finire.
Nel 2004 quando io con l'amico Morini cercando di mettere in guardia i soci sui loschi maneggi di queste persone esponavamo nelle bacheche i nostri volantini venivano regolarmente strappati

giacomo ha detto...

Che brutta questa storia che vede un socio consigliere che avendo una persona cara ammalata nn viene aiutato a restare in consiglio, una azione degna del peggio del peggio, davvero disonesti e senza scrupoli e per questo anche incapaci a gestire.

Vergognatevi e dimettetevi perché solo così potete dire di avere un mimino di dignità.

Tutti possiamo sbagliare ma l'importante è capire e farsi una analisi della coscienza, per poi rimediare.
oltre ai fautori di queste vicende i soliti secchi e co. , metto in mezzo anche i nuovi entrati, vergognatevi anche voi, ma mi chiedo davvero, ma dove la trovate la faccia per farvi vedere ??.

Brutta storia davvero.

Ciao Giacomo

Giorgio Plazzotta ha detto...

Silvio e Giampaolo spero vi rendiate conto che non è possibile aprire cosi tanti fronti in uno stesso post, peraltro dedicato a un argomento ben diverso dalla variante o dalle tante decisioni che il cda sta prendendo.
Mi rendo conto che siamo in totale black out informativo da parte della cooperativa e ritengo che tale situazione non cambierà. Purtroppo non posso coprire in toto l'intera gamma delle problematiche aperte.

Imamginatevi ... la diga e il lago, futuro urbanistico, lavori zona sportiva, portale, gestione del personale, andamento economico della cooperativa, trasparenza e correttezza nelle azioni amministrative. tutte cose su cui i soci vorrebbero e dovrebbero essere informati, ma come posso farlo io che tra l'altro non sono più al corrente delle strategie della nuova maggioranza?
La situazione informativa dell'ultimo biennio (con il Portale che avete conosciuto) adesso fa parte del passato che forse sarà completamente disattivato. Scusate se ve lo dico, ma ci siamo abituati troppo bene.

Due parole per silvio.
non concordo con te sull'analisi che fai anche se forse ci troveremmo d'accordo su come muoverci in futuro, perche le strategie dipendono anche dagli scenari e qualche cosa è cambiata dal 2007 ad oggi.
L'opzione zero che tu ritieni praticabile per me non lo è e soprattutto non lo era prima che si aprisse la porta alle cessioni delle opere di urbanizzazione per via legale.
Quindi tu ci accusi di non avere fatto una cosa che era impossibile. Inoltre affermi che il tuo obiettivo (zero nuove case, che pure rispetto) corrisponderebbe al desiderio della maggioranza dei soci, cosa che a mio avviso non corrisponde alla realtà. Ti diro' di piu', quello scenario non corrisponde nemmeno al desiderio di quel movimento, di cui entrambi abbiamo fatto parte, che ha portato alle elezioni del 2009. si è protestato per le case nelle pinete, si è detto che non ha senso costruire per buttare i soldi e non avere servizi e difatti lo scenario che abbiamo aperto è quello di meno case, niente schifezze ambientali ma comunque reperimento di fondi destinati alla "chiusura" della lottizzazione dal punto di vista dei servizi, perche qui a poggio ormai siamo al quartiere dormitorio. Quindi basta sprechi. Questo è esattamente ciò che è stato fatto e ti diro' di piu non avrei mai creduto che si riuscisse a fare cosi tanto in cosi poco tempo. Tu sai anche quanto è costato dal punto di vista imana perche abbiamo dovuto fare delle scelte difficili.
La tua INGIUSTA INGRATITUDINE e l'errata valutazione del rapporto esistente tra ciò che è stato realizzato in questi due anni e i naturali errori che chiunque sempre farà quando amministra, testimonia invece che sono proprio le persone come te (e te lo dico con affetto) quelle che remano contro in qualsiasi situazione e si concentrano sempre quello che non va, i maggiori artefici del successo di chi invece spolperà questo posto sino all'osso

Ludovica ha detto...

(...segue)
A Francesco una sola domanda? Perché? Forse per vendicarsi del comportamento avuto in precedenza con Gianluca Murgia? Le due situazioni non sono minimamente rapportabili e poi se veramente volevi restituire il favore certamente Carlo era l’ultima persona con cui prendersela; di fatto hai spinto a terra un uomo in ginocchio che, con fatica, tentava di rialzarsi.
Volevi consolidare la maggioranza? Ma la maggioranza di che? Del CdA di Poggio? Credi di governare la Fiat? Dov’è finita la tanto sbandierata “mutualità prevalente”? Dove credi di arrivare con comportamenti del genere, nel cuore di chi? Nella tua lettera scrivi di avere tre figli, e che insegnamento puoi dargli se condividi azioni di questa fatta?
Ho una domanda anche per Gianluca: sapevi che dietro la tua cooptazione c’era tutto questo? Spero di no, lo dico per te, non per me, e spero anche che in questo caso almeno tu riesca fare un salto verso l’alto, un modo c’è, basta che ti dimetta e potrai mostrare con orgoglio di che pasta sei fatto; se poi lo sapevi prendi uno specchio, guardati e chiediti se l’immagine che vedi ti soddisfa; è una questione di coscienza personale e nient’altro.
Chiudo offrendo la mia completa solidarietà a Carlo e a tutto il gruppo di consiglieri che condivide con Carlo la sofferenza per questo fatto; invito tutti coloro che la pensano come me a farsi avanti, non è più il momento di tergiversare, stanno mostrando agli occhi dei più una comunità meschina, vigliacca, amorale, senza dignità e noi dobbiamo protestare, ne va del nostro onore di Uomini, non solo di soci, ripeto, ma di Uomini.
Ricordatevi “Siamo uomini o caporali?”, il film del 1955, diretto da Camillo Mastrocinque; Totò Esposito, protagonista del film, dice al medico che lo visita:
"L’umanità, io l’ho divisa in due categorie di persone: Uomini e caporali.
La categoria degli Uomini è la maggioranza, quella dei caporali, per fortuna, è la minoranza.
Gli Uomini sono quegli esseri costretti a lavorare per tutta la vita, come bestie, senza vedere mai un raggio di sole, senza mai la minima soddisfazione, sempre nell’ombra grigia di un’esistenza grama.
I caporali sono appunto coloro che sfruttano, che tiranneggiano, che maltrattano, che umiliano. Questi esseri invasati dalla loro bramosia di guadagno li troviamo sempre a galla, sempre al posto di comando, spesso senza averne l’autorità, l’abilità o l’intelligenza ma con la sola bravura delle loro facce toste, della loro prepotenza, pronti a vessare il povero uomo qualunque.
Dunque dottore ha capito? Caporale si nasce, non si diventa! A qualunque ceto essi appartengono, di qualunque nazione essi siano, ci faccia caso, hanno tutti la stessa faccia, le stesse espressioni, gli stessi modi. Pensano tutti alla stessa maniera!"
Elio Campana e Ludovica Mulas

gianleonardo corda ha detto...

Penso che l'unica ed efficace definizione l'abbia già fornita egragiamente tu Giorgio, e calza a pennello: ci si trova di fronte a un branco. La specie animale può essere scelta liberamente da ciascuno di noi. Auguri e...non mollate.

silvio ceccarelli ha detto...

Caro Giorgio, anch'io nutro un profondo affetto per te, per questo accetto il rimprovero.
Il mio commento e la mia analisi sono come sempre provocatori, vorrebbero suscitare un dibattito. A volte mi aspetto smentite.
Ma le smentite non arrivano.
O molti dei lettori del blog la pensano come me, magari senza ammetterlo, o non hanno il coraggio di smentirmi.
Devi comunque ammettere che nel 2004 avevo visto giusto e non era solo un pensar male come diceva Andreotti. C'era già allora un progetto ed un programma e principalmente la frma volontà di attuarli.
Sicuramente anche allora avrò commesso degli errori. Avevo fatto di ogni erba un fascio ed avevo giudicato allo stesso modo le persone perbene, che forse inconsapevolmente ed ingenuamente si erano prestate al gioco di questi personaggi che anche allora ribaltavano il CDA guidato da Pittaluga. Che anche allora strappavano dalle bacheche le locandine degli "indignados"

Giorgio Plazzotta ha detto...

Ok Silvio parliamo anche di urbanistica. Non basarti pero' sui commenti presenti in questo blog. ieri il pezzo "Mors tua vita mea" ha fatto salire il numero di visitatori giornalieri a 140. Molti leggono ma pochi scrivono quindi non possiamo fare statistica. Nella questione, che va affrontata seriamente, sul "costruire, si, no, quanto e perche.." bisogna considerare moltissime cose. Ricordiamo che la nostra lottizzazione partiva con 1.650.000 mc che poi sono state ridotte. E' vero pero' che sono cambiate molte cose e sono passati i decenni, ma ci sono persone che per "inerzia" vorrebbero continuare quel progetto. C'è poi il discorso del "come usare i proventi dei lotti" questo secondo me è cruciale perche io potrei anche essere disposto a barattare una accettabile intensificazione urbanistica in cambio di nuovi e utili servizi, ma sarebbe un vero harakiri e va contrastato in tutti i modi mettere quelle risorse in mano di chi le "consumerà" senza alcun beneficio per la comunità. E' ESATTAMENTE QUELLO CHE è SUCCESSO NEGLI ULTIMI 20 ANNI. allora parliamoci chiaro se poggio sarà ancora nelle mani delle "cicale" allora meglio niente. chiudiamo tutto com'è adesso se possibile. ma esiste anche la possibilità (e sinceramente ho lavorato per questo) che alcune nuove risorse fossero disponibili per fare certe cose veramente utili.

giacomo ha detto...

Ci vorrebbero dei sognatori per il Poggio, al pari di coloro che lo avevano pensato e ideato( Marraccini, Alvito e Lai ), i sognatori e i visionari, mai e dico mai, si comportano in maniera scorretta, in genere hanno altro a cui pensare.

Ciao Giacomo

Ludovica ha detto...

Non voglio monopolizzare il blog, però secondo me parlare di branco non è molto corretto. Quando si parla di branco applicando il concetto agli uomini si intende darne un'accezione negativa, in realtà basta leggere qualche articolo di etologia o guardare qualche documentario magari sui lupi per scoprire che all'interno del branco ci sono regole ferree che nessun componente sogna di violare; e quelle regole servono a a tutto il branco per sopravvivere. Di quali regole si tratta? Semplicemente di comportamenti naturali da attuare in tutte le fasi della vita del singolo animale, qual'è il capo, come si afferma la sua supremazia, quali regole per l'accoppiamento, quali per la caccia, chi e quando mangia per primo, come allevare i piccoli, come procurarsi il cibo, quando attaccare, quando fuggire...Il tutto finalizzato alla sopravvivenza del singolo e del branco. Vi sembra di trovare l'opportunismo, l'ipocrisia, la faccia tosta, la presunzione, la disonestà, il tradimento in un branco? E allora non offendiamo gli animali raffrontandoli con la peggior specie di esseri umani!

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