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giovedì 21 febbraio 2008

Alla faccia del buonsenso e della correttezza

di Maurizio Cadone

Nel forum della Cooperativa c’è un post nel quale corro nel verde, alias Cabitza (… o il contrario …) rievoca Luigi XIII (Franco Magi) e Richeliu che in combutta con l’uomo in nero hanno trattato col nemico (CdA) all’insaputa (?) del Re.
A quel intervento mi vorrei riferire.
Penso che la mia posizione sulle recenti vicende della nostra Cooperativa sia conosciuta. Ma se casualmente interessasse a qualcuno la ribadisco, attribuendo alle mie considerazioni la valenza del voto a cui il giorno dell’assemblea ho rinunciato con assoluta convinzione e non per … timori vari …, rispettando, ma non condividendo, la difficilissima decisione del Presidente:

1) sono contrario alla variante al PdL proposta dal CdA nei contenuti e nel metodo;
2) sono contrario alla segretazione degli atti.

Sono una delle persone che ha “trattato” col CdA.
Non so chi sia l’uomo in nero ma l’accostamento a Richelieu mi sembra proprio eccessivo. Costui era un Cardinale (il massimo), politico, ricchissimo e potente. Ma un uomo di cultura come Lei saprà che è ricordato per ben altre doti. Guardi Cabitza che Lei ha proprio sbagliato il paragone, correndo correndo si è un po’ perso.
Se viceversa, Suo intendimento, come penso, era adombrare atteggiamenti scorretti all’interno e nei confronti del Comitato e di Franco Magi Le dico che l’incontro col CdA è stato frutto di una iniziativa personale, ma concertata, priva di mandato, esplorativa, di riporto in favore del Comitato nell’ipotesi auspicata di aperture. Mi auguro attuata con buon senso e correttezza che Lei, a parole, spende nel Suo intervento. Comunque chieda ai Probiviri.
Iniziativa che non rinnega le ragioni del Comitato, anzi le ha sostenute direttamente “faccia contro faccia”, priva di qualsivoglia interesse personale, in specie a rivestire ruoli nel CdA.
Prima di arrivare alla traumatica spaccatura della Comunità, a cui tengo forse anche più di Lei, ho inteso fare un ulteriore tentativo come, tal volta, persone di buona volontà fanno, ad esempio prima che moglie e marito si separino.
Per usare un altro paragone, che pure si presta, potrei dirLe che quando vado dal dentista preferisco non soffrire. Nelle Sue riflessioni durante la corsa pensi a cosa potrei alludere.

Si è tentato di mettere a disposizione dei Poggini un ulteriore contributo, anche se non richiesto. Se il tentativo è riuscito … bene, diversamente non credo che perderò il sonno.
Le mie valutazioni su quanto accaduto rimangono critiche ed inalterate, per non dire rafforzate dopo la confusa riunione del 16, così come la stima a Magi, il sostegno al Comitato tutto, formato, come i CdA che si sono susseguiti nella storia della Cooperativa, da persone per bene.

Richelieu, maestro di fini congiure, cospiratore, doppio giochista per antonomasia. Non Le sembra di avere esagerato arrivando ad essere anche offensivo ? Valuti meglio e stia attento coi giudizi.
Qui c’è un grande black out di comunicazione, favorito anche dal tipo di illazioni nel quale Lei mostra di sapersi muovere, e non solo, che se non risolto rischia di portare ad un grande sconquasso che ci danneggerà tutti.
Per ragioni fin troppo ovvie l’iniziativa dell’incontro col CdA doveva rimanere più riservata di quanto non è stata.

Cercherò di sopravvivere alle previste critiche, e a certe uscite infelici; ma La invito a non formulare congetture diverse da quelle esposte e a seguire nel trekking percorsi virtuosi e corretti, magari facendosi guidare, se in difficoltà, dal navigatore satellitare.
Complimenti vivissimi per la fantasia: corro nel verde, Luigi XIII, i moschettieri, Richeliu, l’uomo nero …. il nemico etc. etc.

A Sua disposizione per una dimostrazione visiva della inesistenza di code di paglia o estensioni similari. Spero di averLe reso almeno in parte la perfidia utilizzata nel post. Nel caso così non fosse stia pur tranquillo che alla prima occasione rimedierò.

Maurizio Cadone
Immagine: Wikipedia

16 commenti:

Giorgio Plazzotta ha detto...

mi dispiace che proseguino le polemi. Evidentemente è necessario un periodo di "spurgo".
Spero che chiariate

francomagi ha detto...

Ciao Maurizio,
da alcuni giorni sono a milano, per partecipare alla BIT (borsa internazionale del turismo) e pertanto solo raramente, e con molta superficialita`, mi collego al blog.
Non ho fatto caso al post da te citato (a firma di Pasquale Cabizza), e pertanto mi riservo di leggerlo e di commentarlo, ma nel contempo mi limito a ringraziarTi pubblicamente per tutto quello che hai fatto (e che sono sicuro continuerai a fare...) per la nostra Comunita`.
Nel corso di questi mesi e` accaduto di tutto, si e` spesso capovolta con disinvoltura la realta`.
E` infatti successo che gli ambientalisti (non offenderti Stefano...) del Cda, che proponevano la urbanizzazione anche delle pinete di Pauliara e di Sa Birdiera, accusavano il Comitato (che proponeva di ridurre le volumetrie di cui loro stessi chiedevano l`approvazione) di essere cementificatore.
Di cosa Ti stupisci Maurizio!!!
Ma guardiamo avanti.
Il tempo sara` il maggiore arbitro della verita` dei fatti.

Franco Magi

francomagi ha detto...

accusassero, non accusavano.
Franco Magi

Pasquale Cabizza ha detto...

Ciao Maurizio
Un tempo ci davamo del tu e personalmente vorrei continuare così, se sei d'accordo.
Il paragone non voleva essere offensivo nei confronti di nessuno, e fino a ieri io non sapevo neppure chi del Comitato avesse fatto il tentativo di mediazione.
Badiamo alla sostanza, perchè la nostra Comunità non la governiamo nè con i paragoni nè con gli aggettivi.
La sostanza che ho voluto evidenziare è: vedo un'eccessiva eterogeneità di vedute all'interno del Comitato (così mi pare, ma se mi smentisci può solo farmi piacere).
Io non sono un Amministratore, sono un socio come tanti e voglio dare il mio contributo, voglio dialogare e mediare, ma per fare questo tutti abbiamo bisogno di sapere qual'è il vero pensiero delle parti.
Io nei miei interventi, e anche nel Forum, ho sollevato in modo piuttosto deciso perplessità ben più sostanziali circa l'eterogeneità interna del Comitato e circa le azioni individuali portate avanti da qualche suo componente, ma non ho mai avuto risposte da nessuno.
Ti prego Maurizio, non incavolarti, sarebbe meglio rispondere entrando nel merito delle perplessità evidenziate.

francomagi ha detto...

gentile Ing. Cabizza,

la asserita eterogeneita` di vedute all`interno del comitato e` per lo stesso una risorsa.
Solo dal dialogo e dal confronto nasce qual contemperamento di esigenze e di idee che e` posto alla base della pacifica e democratica convinenza.
Infatti, il vero dramma occorre quando all`interno di un consesso non si lascia spazio alle diversita` di opinioni, come avviene all`interno dell`attuale consiglio di amministrazione, nel quale nessuno, e ribadisco nessuno, si era ad esempio opposto alla urbanizzazione delle pinete storiche del Poggio.
Quanto al merito delle perplessita` evidenziate da Pasquale Cabizza, mi trovo pienamente d`accordo con Lui.
Esaminiamo i problemi.
E` ammissibile che ai Soci sia impedito di sapere come vengono spesi i loro soldi?
E` ammissibile che si approvi una variante senza consultare i Soci?
E` consono alla pacificazione giustamente auspicata chiamare i Carabinieri all`assemblea dei Soci e paventare inverosimili segnalazioni al CSM per tentare di contrastare l`elezione di un socio liberamente eletto presidente dell`assemblea?
Se dovessi sconfinare negli atteggiamenti di ogni singolo componente, potrei continuare all`infinito.
Ma una considerazione e` d`obbligo.
Pasquale Cabizza, i cui interventi sono graditissimi, difende le scelte del Cda, pur non essendone componente.
Ma come mai da ormai mesi NESSUN componente del Cda esprime la propria opinione?
Ultimamente, anche nelle cassette delle lettere, sono state recapitate comunicazioni di svariati gruppi, ma mai del Cda.
E sul VERO PENSIERO DELLE PARTI, a cui Lei correttamente si riferisce, ci puo` far conoscere quello del Cda?
Qui tutti si firmano, tutti i componenti del comitato partecipano ad un dibattito sereno.
Attendo di ricevere risposte nel merito, ed attendo di sapere a quale domanda non sarebbe stata data risposta e, se potro`, faro` di tutto per contribuire al dialogo.

p.s.
Giorgio ha pubblicato la nota della Regione che conferma che il piano del 1970 e` (ampiamente)scaduto. Mi farebbe piacere avere un Suo commento, posto che Lei sosteneva l`esatto opposto.

giacomo ha detto...

Salve, rispondo brevemente all'ing. Cabizza, perchè faccio parte del comitato, c'è di sicuro eterogeneità e se usata bene è la vera forza di qualsiasi gruppo, io penso che la stessa ci dovrebbe essere nel consiglio, perchè se tizio decidesse o proponesse una cosa caio dovrebbe avere in buona fede un dubbio, da li nascerebbe una discussione e magari un approfondimento sul tema in corso, nella migliore delle ipotesi dovrebbe esserci un risultato più vicino alla buona riuscita dell'eventuale obiettivo, la cosa più preoccupante invece è quando c'è un passivo comportamento al riguardo delle idee propostee e alle strategie.
Penso infine che oggi il grande problema del consiglio della cooperativa sia questo, il non avere idee diverse e sopratutto il non ascoltare la gente che vive a poggio.

Per superare poi questo discorso che ritengo utile fino a un certo punto, vorrei ricordare che si è proposto un incontro per vedere se esistono nuove idee positive al fine di potersi muovere per il Poggio con spirito costruttivo, e ritengo che se si continuerà ancora con critiche, denunce, e atteggiamenti più degni di ambienti politici che io non amo, non si arriverà da nessuna parte.

Oggi si può sfruttare questa opportunità di essere un bel gruppo eterogeneo creato da Franco Magi, per andare avanti, superare certe posizioni e aprire nuove strade.

Ricordo quindi l'appuntamento di lunedì sera al circolo vecchio, lato pizzeria la terrazza ore 19,00 - per vedere se c'è davvero la voglia di cambiare e di poter gettare le basi forse per una nuova poggio dei pini, in caso contrario personalmente non perderò più il mio tempo proprio perchè non vedo la logica nei fatti.

L'invito è rivolto a tutti i facenti parte del comitato e anche all'ing. Cabizza, dico anche, perchè non fa parte del comitato ma è una persona che usa il dialogo in maniera civle e costruttiva.

cordiali saluti
Giacomo Cillocu

giacomo ha detto...

Pazzesco, con Franco si è fatto un discorso abbstanza simile incredibile!!!!...però dai sforziamoci per pensarla in maniera diversa :) - così c'è più eterogeneità

ciao
giacomo cillocu

Pasquale Cabizza ha detto...

Caro Franco e caro Giacomo
Ho già detto in precedenza che le posizioni sono tutte rispettabili, quelle degli aderenti al Comitato e quelle degli Amministratori.
Purtroppo non si sta litigando (scusate il termine) sulle idee ma sui metodi portati avanti dalle parti, e quindi propongo di non polemizzare più (l'invito è rivolto a tutti, me compreso), e di voltare pagina. Iniziamo a fare proposte, comlpete e coerenti.
Io le farò, e non per difendere le posizioni del CdA, caro Franco, ma perchè ho le mie idee. Io non sono un Amministratore ma neanche un libero professionista, faccio un altro mestiere e non ho alcun interesse da difendere se non quello della Comunità di Poggio.
Vi chiedo una cosa, non usate per me i titoli accademici, mi chiamo Pasquale.

Piergiorgio ha detto...

Salve
e' vero che nel comitato ci sia "un eterogeneità di vedute" e mi sembra sia una cosa sicuramente più costruttiva che un blocco di 15 e più persone che la pensano esattamente nello stesso modo.
Certamente in questo modo può essere più difficile essere tutti d'accordo ma essendo in democrazia ognuno e libero di esprimere opinioni anche diametralmente opposte senza finire in una "blak list".
Ogni tanto leggo il blog del CDA, mi sembra un po spento.
In questa piazza virtuale la discussione è continua, si propongono idee e soprattutto si può esprimere liberamente la propria opinione.
Mi spiace che non partecipi anche qualche consigliere forse...
Piergiorgio

Anonimo ha detto...

Allora avanti con il dialogo.
Ci si vede lunedì alle ore 19:00 al vecchio circolo per concretizzare un nuvo impegno per Poggio e per superare le sterili polemiche.
Io proporrò pubblicamente lo scioglimento del Comitato per far nascere l'Associazione per lo sviluppo sostenibile di Poggio dei Pini.
Saluti
Roberto Trudu

giacomo ha detto...

D'accordo Roberto

Cordiali saluti
Giacomo Cillocu

LIUCCA ha detto...

Credo che ogni buona idea per essere sviluppata necessita di un analisi attenta e ragionata, e deve essere portata avanti lasciando slogan ed interessi personali nel cassetto.
In questi ultimi mesi il clima che si è creato non è stato congeniale ad un analisi attenta e costruttiva di quelli che possono essere i vantaggi per la società e la comunità.
Mi auguro che presto si possa discutere non per incolpare ma per costruire qualcosa da cui tutti ne abbiano giovamento.

Luca Madeddu

Giorgio Plazzotta ha detto...

Sei Luca o il solito che scrive sotto falso nome?

LIUCCA ha detto...

Giorgio plazzotta
Invece di fare lo spiritoso, preoccupati di mettermi la famosa birra in frigo. :-)

Anonimo ha detto...

Per Corro nel verde.
Bene, mettiamo da parte i protagonisti della storia, coinvolti in maniera inopportuna, e cominciamo l'ostico passaggio ai contenuti.
Come ci arriviamo ? Con le parole ? OK. Interpretiamo le parole.
Cosa significa questo concetto ? Leggo testualmente:
il Comitato non mi pare molto limpido e corretto. La sua eccessiva eterogeneità interna lo rende inattendibile, pur avendo tra le proprie fila tante persone dotate di buon senso che otterrebbero un migliore risultato se si muovessero diversamente.
Mia interpretazione:
il Comitato agisce in maniera torbida, poco lineare, scorretta.
Può starci ?
Andiamo avanti.
La sua eccessiva eterogeneità lo rende poco credibile. Nella sue fila c'é una parte dotata di buon senso ed una senza.
Potrebbe essere questo, più o meno, il significato delle Sue affermazioni ?
Allora ci dica Lei chi rientra nella prima e chi nella seconda.
Ho sempre inteso la diversità (eterogeneità) un maggior valore, meglio una garanzia.
Sono le sintesi quelle che contano.
Domando: come può una persona che non ha condiviso un attimo di impegno col Comitato caratterizzarlo in negativo, per di più pubblicamente, come Lei ha tentato di fare ?
Quando parlo di black out mi riferisco anche a questo Suo modo di dire le cose.
Questo é quanto é stato recepito del Suo post, mi sembra anche da altri.
Rimanendo in tema di contenuti spero che il CdA, che ne ha le capacità, riesca nella migliore e più generale interpretazione delle aspettative di questa minoranza di Poggini, accogliendo le istanze presentate, favorendo la demolizione del muro contro muro, nel reciproco rispetto delle Persone e nella corretta interpretazione delle regole. Non una ribellione ma un contributo.
L'organizzazione e gestione delle risorse umane, la Sua attività, ci insegna che non ci sono risultati se non c'é comunicazione, condivisione, chiarezza, coinvolgimento e confronto. Non si tratta di aggettivi ma di sostanza. Almeno quella che conosco io.
Non sono incavolato e credo proprio di essere entrato nel merito.
Cosa ne pensa ?

Maurizio Cadone

Pasquale Cabizza ha detto...

Per Maurizio
Quando ho parlato di eterogreneità nel Comitato non ho usato una brutta parola, e mi riferivo al fatto che, pare, gli aderenti non la pensano tutti allo stesso modo circa la lottizzazione. Non è un'offesa per nessuno, ho detto che le posizioni sono tutte rispettabili, e poichè io voglio dialogare col Comitato, vorrei sapere come la pensa, mi sembra legittimo.
Ho parlato di poca chiarezza, riferendomi al quesito del 9 dicembre, e ho spiegato il perchè; ho parlato di azioni individuali di qualche membro del Comitato, che non condivido, e ho spiegato abbondantemente le ragioni, ma su questo non ho avuto alcuna risposta.
Non fà niente, ho già detto che dobbiamo parlare d'altro e guardare avanti.
La mia ascia di guerra è arruginita, non perchè io l'abbia seppellita, ma perchè non l'ho mai dissotterrata.
La mia attività mi insegna che il dialogo è indispensabile, ma agli accordi si arriva solo attraverso le mediazioni, e per mediare le parti devono mettere sul piatto le richieste, quindi devono essere chiare e note le posizioni.
Ma, caro Maurizio, ribadisco che io non sono il CdA.

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