Questo Blog è stato creato per scambiare informazioni, idee, proposte e materiali tra residenti del comune di Capoterra. Si invitano i lettori a firmare i propri commenti o articoli con nome e cognome. Potete inviare i vostri articoli al seguente indirizzo: giorgio.plazzotta@gmail.com

venerdì 22 febbraio 2008

Cominciamo a entrare nel merito

di Pasquale Cabizza
E' giunto il momento di confrontarci con le nostre proposte. Facciamo una bella tregua, accantoniamo le polemiche ed entriamo nel merito del problema.
Non si tratta di discutere sul fatto che il Piano '70 sia scaduto o meno, è un argomento che non porta ai risultati che ciascuna delle parti vorrebbe.
Se è vero che l'oggetto del contendere consiste nel numero e nella disposizione degli eventuali nuovi lotti, vestiamo i panni da Socio e soprattutto da abitante di Poggio e affrontiamo l'argomento fino in fondo con coerenza.Ciascuno di noi metta in campo le proprie idee e le proprie esperienze e dia il dovuto contributo con spirito costruttivo. Non sono un Urbanista né un esperto di tributi, faccio il dirigente d'azienda da 19 anni, e, per quanto mediocre sia stato il mio operato, ho gestito realtà produttive con oltre mille dipendenti.
La nostra realtà di Poggio è un mix fra un Comune e un'Azienda, e come tale va gestita, definendo, insieme, i parametri e i paletti.
Iniziamo dalle voci più importanti: una struttura di 15 dipendenti di cui uno part-time (comprendendo Amministrazione, Tecnico e Vigilanza), 888 lotti per 850 soci, uno più un meno.
Personalmente ritengo che quel numero di dipendenti sia necessario. In passato, quando la Cooperativa era gestita dagli ex Amministratori che aderiscono al Comitato, il numero era superiore, e non è un demerito; io mi sono opposto quando l'organico è stato ridotto dall'amministrazione di cui facevo parte. A mio giudizio sarebbe necessario almeno un altro operatore fisso che si occupi del verde.
L'acquedotto è da rifare; i materiali utilizzati non garantiscono più, e le perdite sono dell'ordine del 25%. In queste condizioni nessun Comune lo prenderebbe, e io francamente non lo cederei mai (anche questo è un argomento da affrontare).
Molti di noi, me compreso, in passato proponevano di non individuare nuovi lotti, ma proponevano anche di aumentare le quote sociali per far quadrare i conti. Per cortesia evitiamo espressioni demagogiche tipo: dobbiamo risparmiare, evitare gli sprechi, ecc. Non risolviamo il problema nella sostanza.
I costi di gestione, a bocce ferme, superano gli introiti. Io sostengo che i costi di gestione non possono essere ridotti; per aumentare gli introiti occorre aumentare il numero di soci o realizzare strutture/attività che producano reddito. In entrambe le ipotesi occorrono risorse economiche, cioè lotti; si tratta solo di stabilire quanti e dove.Come in tutte le realtà produttive, aumentando i soci (lotti) aumentano i costi di gestione, in modo più o meno consistente a seconda dell'ubicazione dei lotti, e aumentano anche gli introiti, ma questi in modo più rapido rispetto ai costi. Quindi può esistere una condizione di equilibrio, che dobbiamo trovare insieme.Da una prima grossolana analisi si può dire questo: per far quadrare i conti occorre aumentare gli introiti di circa 100.000 euro/anno, vale a dire 160-170 nuovi soci, oppure 15 nuovi immobili che rendano 6500-7000 euro/anno ciascuno (è un'ipotesi); in entrambi i casi occorrono risorse, cioè lotti.
Oppure occorre aumentare le quote sociali del 20%; questa oggi non sarebbe una soluzione felice e non verrebbe accettata dalla maggioranza dei soci.
La prima ipotesi (aumentare il n° di soci) consente di raggiungere l'equilibrio a regime, ma consente anche di avere risorse per le strutture occorrenti (per esempio l'acquedotto). Il problema non è, in questa fase della discussione, se occorrono 20 milioni di euro o se bastano 10 milioni, il problema è che occorrono risorse, che devono essere fornite o dai soci attuali o dai lotti. Questo è il problema.Non credo di fare demagogia con questo mio discorso, sto solo cercando di dare un contributo per arrivare ad una soluzione pacifica del contendere.
Consentitemi anche di dire che non è determinante che questa prima analisi sia perfetta o meno, è comunque questo l'argomento che dobbiamo affrontare. E', a mio parere, la base della discussione.
Ci sediamo intorno a un tavolo esprimendoci con numeri e non con aggettivi?.
Grazie
Corronelverde
Pasquale Cabizza

26 commenti:

Piergiorgio ha detto...

Salve
concordo pienamente su "è giunto il momento di confrontaci", e ma chi noi del comitato con lei o con gli amministratori?
Confrontarci con le proposte significa principalmente essere disposti a ascoltare e prendere in considerazione le opinione altrui,
ed essere disposti ad ammettere i propri errori di valutazione.
Non sono un esperto di urbanizzazione, ne tributario, faccio il programmatore con un passato in gestione e programmazione del lavoro "Tempi e metodi". In entrambi i casi prima si fa l'osservazione del problema(analisi), poi si procede ad una prima elaborazione (versione beta, prima stesura del metodo) e infine si procede alla redazione della versione definitiva(messa in opera del metodo lavoro e verifica con le parti operai/sindacati, versione finale).
In questo momento noi procediamo al contrario, variante approvata, discutiamo come poter limitare l'impatto ambientale e ricostruire il clima, ma in ogni passaggio manca l'altra parte.
Per poterci confrontare abbiamo bisogno dei dati di base, senza quelli come possiamo fare delle proposte.
Incontriamoci (Se può ci porti dei dati reali).
Piergiorgio

Anonimo ha detto...

Da Silvio Ceccarelli
La lettera di Pasqualino è bella perchè esordisce con ottimi e auspicabili propositi.In effetti l'invito a lasciare le polemiche e mettersi intorno a un tavolo a discutere sulle cose concrete è quantomeno auspicabile se non fosse per l'enunciazione di certezze alquanto discutibili. Quella che per prima mi ha fatto inorridire è l'affermazione "i costi di gestione,a bocce ferme,superano gli introiti. Io sostengo che i costi di gestione non possono essere ridotti" Ma allora continuiamo l'andazzo del passato in cui si sono venduti lotti per far fronte ai costi dell'ordinaria amministrazione, inoltre non sono mai state fatte le manutenzioni degli impianti, facendoli precipitare in un'obsolescenza precoce. Così facendo si sono finiti i lotti disponibili senza avere ultimato le opere di urbanizzazione richieste dalla convenzione, e si sta indebitando la Cooperativa senza apparentemente certezze di disporre in futuro dei capitali necessari fare le opere mancanti. L'approvazione della variante all'esame della Regione non mi sembra una cosa certa. Una parte dei lotti sono ubicati entro i 150 metri dal corso d'acqua principale e degli affluenti (che esondano regolarmente quando si superano certe precipitazioni e fanno danni ben visibili), alcuni sono troppo vicini al lago, altri allo stramazzo, altri nelle pinete. Inoltre la retrocessione dei sei ettari dei terreni ceduti al Comune nei pressi delle scuole non mi risulta che sia acquisita.
Anche l'affermazione che i soci non accetterebbero un aumento del 20% delle quote mi sembra drastica e non ponderata. Per un buon servizio, dimostrab ile e dimostrato penso che si possa far accettare: In effetti mi sembra che la media delle quote sia di € 50 a lotto un aumento del 20% le porterebbe a € 60 Non mi sembrano cifre insostenibili. Inoltre valutiamo che se si realizzasse "la comunione" quel 20% sarebbe coperto del non versamento dell'IVA sulle quote sociali. Altre affermazioni sono troppo categoriche. Non è vero che non si può contenere i costi. Proviamo a risolvere definitivamente il problema dell'illuminazione delle strade. Anzichè pagare cinque membri del comitato esecutivo paghiamo un unico amministratore delegato e il presidente si accontenti di godere del prestigio che gli deriva dalla carica. Magari potremmo anche farci pagare per i lavori di manutenzione sulle strade di proprietà comunale.
Mi dispiace di essere polemico. Sono un figlio del dopoguerra e intorno ai miei vent'anni correva l'anno 1968, l'anno delle contestazioni. Probabilmente quell'esperienza mi ha impresso un marchio indelebile. Vi chiedo scusa. Valutatemi per i concetti che esprimo, non per il modo di esprimerli. Arrivederci a lunedì ore 19 vecchio circolo.

Pasquale Cabizza ha detto...

Caro Piergiorgio, io non sono il CdA, sono solo un ex Amministratore che ha molto a cuore le sorti e il futuro di Poggio. Posso mettere sul tavolo quell'esperienza, e discutere pacificamente.
Tu Silvio a quanto pare non sei convinto di voler fare altrettanto, e mi dispiace, ma spero di sbagliarmi.
Ciao a tutti

LIUCCA ha detto...

Mi si dirà fazioso o di parte ma mi viene naturalmente facile accodarmi al discorso di pasquale Cabizza, tranne che in un punto che dirò alla fine!
Le scelte che condizionano il futuro della società devono partire necessariamente da una analisi tecnico oggettiva .
Andiamo nel merito: variante al P.L., numero dipendenti, futuri risparmi e investimenti sono argomenti la cui discussione non può prescindere dal campo economico giuridico.
Piergiorgio, tu giustamente muovi una critica sul metodo. A priori, il tuo, è un ragionamento esatto, invita a seguire un percorso logico per raggiungere uno scopo, una soluzione. Possibilmente condivisa.
Silvio Cecarelli parte da una critica velata, a tratti condivisibile, sul modo di gestire meglio le risorse della società.
A differenza di Cabizza, non credo si possa iniziare un discorso costruttivo senza prima risolvere i dubbi delle parti(validità del piano del 70, opere di urbanizzazione ecc)! Sia perché come dice Piergiorgio ogni analisi deve partire dall’oggetto del problema sia perché come dice Cecarelli le scelte future non possono ripetere sbagli del passato.
Non dimentichiamo però che stiamo parlando di casa nostra. Se restiamo senza tetto, quando pioverà ci bagneremo tutti la testa.
Penso che il problema più difficile da risolvere sarà il metodo di analisi delle questioni.


Signor Cecarelli

Io ritengo che le strade di poggio siano di proprietà della cooperativa, ma poiché lei dice il contrario un dubbio mi viene, mi dice su cosa basa tale affermazione?

Luca Madeddu

giacomo ha detto...

Salve a tutti, io concordo con Pasquale Cabizza, teniamo presente che la Cooperativa 20 anni fa aveva molti meno dipendenti addirittura ne aveva forse in tutto 8, comunque qui bisgnerebbe davvero entrare nel merito e analizzare la cosa in maniera dettagliata senza che la cooperativa sia un ufficio di collocamento, per un responsabile del verde sono d'accordissimo ( botanico o biologo e non taglia legna ), l'acquedotto da gestire in autonomia ( d'accordissimo ), integrerei il tutto però con una massiccia partecipazione dei soci in riferimento ad alcune voci, ( vedi turni antincendio, pulizie varie, organizzazione manifestazioni , e non ultimo contributi tecnico specifici tipo consulenze legali o consulenze di altre materie, come si faceva in passato ), inizierei a valutare la possibilità di poter in qualche modo dare spazio ad un attività di tipo alberghiero/convegni ( visto che manca anche la sala per le assemblee idonea, e affonterei anche il settore ecoturistico, come esempio propongo anche l'area delle vecchie scuole ( caseggiato lato pizzeria ora del comune), potrei anche aggiungere che sarei d'accordo anche con delle attività di tipo museale ( vedi museo sui fenici, vista la zona e museo sulle scienze, mancano) e aggiungerei anche un orto botanico ( progetto esistente ) visto che tutta la costa da qui a teulada ha un futuro legato sopratutto al turismo speriamo sostenibile.

In definitiva sono d'accordo con Pasquale Cabizza ma anche con Silvio Ceccarelli, che propone diverse volte di rilanciare il discorso servizi.

Per i lotti nuovi concordo pienamente, però insisto nel renderli diciamo più preziosi mediante un asta pubblica che darebbe anche più valore a quelli gia esistenti, asta gestita da persone del mestiere.

I punti si incontrano di sicuro e devono essere obbligatoriamente messi insieme.

Infine, dico che tutte queste cose non devono essere gestite da persone che non ne hanno le capacità, altrimenti si finisce come per la poggio sport o altre.

Una cosa che però manca in questa variante,( mi è sembrato di capire ) sono appunto i servizi.

Cordiali saluti e a lunedì sera ore 19.

Giacomo Cillocu

giacomo ha detto...

Per il comitato si sta decidendo di lasciarlo in stand by almeno per il momento, sostituendolo con una associazione per lo sviluppo sostenibile, proposta da Roberto trudu, e penso che sia la strada giusta, altrimenti ci si perderà nella eterna e controproduttiva battaglia contro i mulini a vento che al poggio è di casa.

Giacomo Cillocu

francomagi ha detto...

Pasquale,
al di là dei buoni auspici (condivisibili), nel merito sussistono numerose perplessità:
Il confronto avviene tra due soggetti, in questo caso il dialogo è unilaterale.
Ci sai dare risposte?
Più volte io stesso le ho solecitate, senza ottenerne alcuna, nemmeno da Te.
Quanto agli altri argomenti affrontati (numero dipendenti, bilancio etc...) non ritengo valide le Tue argomentazioni.
Spiegherò più dettagliatamente le mie opinioni in un successivo post, ma Ti ricorda qualcosa, per esempio, POGGIO SPORT SRL?
avventure come quella sono da dimenticare, è facile amministrare i soldi di tutti senza avere responsabilità.
Ti ricordi, a garanzia del mutuo fù messa ipoteca sui beni di tutti i Soci e, nel momento in cui la Poggio Sport è naufragata nei debiti, la Cooperativa ha dovuto accollarsi il mutuo...
Ed è solo un esempio.
Oltre al danno economico (che invero grava su utti i Soci), esiste un danno ancor più difficilmente quantificabile: la distruzione di un patrimonio sportivo trentennale!
Quanto ai lotti, la Tua personale iniziativa è certamente apprezzabile, ma se rimane personale rappresenta solo un esercizio di pensiero: mentre noi discutiamo, il Cda ha già deliberato, fatto approvare etc...
Come già detto giustamente da Maurizio sbagliando nel metodo e nel merito.
E sulla trasparenza, come giudichi i dinieghi formulati ai 128 richiedenti?

Franco Magi

p.s.
ci puoi informare della "disponbilità" del Cda?

Piergiorgio ha detto...

Appendice a Franco "Poggio Sport"
Con altri soci avevamo fatto e distribuito un volantino, perche a seguito del fall. dell PS i nostri fogli si erano trovati senza attività sportiva.
IO e alcuni altri soci si eravamo mossi, avevamo raccolto un ottantina di firme e avevamo presentato un richiesta di chiarimenti al CDA anche perchè allora si paventava la possibilità di costruire una palestra presso le scuole.
Il CAD ci aveva ricevuti, non ci aveva data nessuna spiegazione ci aveva liquidati velocemente.
Nel settembre 2007 si è ripresentato lo stesso problema, la società Beta non aveva raggiunto un accordo economico con gli attuali gestori e siccome la gestione della palestra era stata assegnata ad una terza persona, hanno provveduto (la beta) a sradicare i canestri il tabellone luminoso, con l'aiuto di un fuoristrada o altro mezzo pesante (povero pavimento),
e hanno portato via tutta l'attrezzatura.
Su segnalazione la cooperativa era stata chiamata a verificare il fato e si era scoperto che l'affitto era relativo alla struttura spoglia.
Non so come sia andata a finire.
Mio figlio ha preferito cambiare sport.
Lunedì vi porterò copia del volantino che avevamo distribuito.

Per luca
"A differenza di Cabizza, non credo si possa iniziare un discorso costruttivo senza prima risolvere i dubbi delle parti"
Quali sono i dubbi tra le parti, siccome se così vicino al CDA intercedi per farci avere i documenti con la stessa animosità con cui partecipi a questa discussione e alle assemblee.

Per costruire qualcosa bisogna
soprattutto essere umili,
accettare la contraddizione,
non insultare,
non minacciare di ritorsioni,
non pensare io sono... per cui decido io.
Bisogna fare un passo avanti.
Bisogna soprattutto essere in due..

Piergiorgio

claudio ha detto...

Ciao Pasquale,

prima di " cominciare ad entrare nel merito " dovresti fare una bella riflessione.
I sindacati e la politica lasciamoli da parte, parliamo di cose concrete:
Ti sono state fatte delle domande alle quali Tu non hai voluto/saputo rispondere che secondo il mio parere sono alla base di una possibile collaborazione.

1) Ritieni giusto che il CDA continui a negare l'accesso ai soci ?

2) Ritieni sia un comportamento consono al nostro spirito mutualistico minacciare segnalazioni al CSM, chiamare i carabinieri , e paventare inverosimili denuncie nei confronti dei soci che la pensano diversamente?

3) Alla luce della nota della REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA continui ancora a pensare che il piano del 1970 sia valido ?

4) Come giudichi il persistere del silenzio degli Amministratori ?

5) Eri favorevole all'urbanizzazione delle pinete storiche ?

6) Pensi che le due pinete siano state " salvate " spontaneamente da questo CDA o per la mobilitazione epocale del comitato ?

7) Cosa pensi della “ provocazione “ del presidente della cooperativa di sborsare € 30.000,00 a socio se non passava il piano di lottizzazione? ( ti faccio notare che tanti soci sono stati impauriti da questa affermazione ).

8) È possibile che si approvi una variante senza il parere dei soci? secondo te la variante del 2007 è uguale a quella del piano Pintor del 1997?


Io ho apprezzato molto il tuo invito al dialogo e ho preso positivamente atto che hai modificato il tuo atteggiamento iniziale che, proprio garbato , non era. Potrei fare un copia incolla ( pinocchio,pusillanime, gironzolare e rompere le scatole e tante altre " garbate" affermazioni simili a questa ) ma siccome penso che tu sia sincero voglio guardare al futuro.
Attendo Tue risposte concrete e non generici inviti alla collaborazione.

p.s.

per favore chiedi scusa non tanto a me o mio fratello ma a tutte le persone del Comitato che hai forse involontariamente offeso.


Saluti
Claudio Magi

claudio ha detto...

Scusa Pasquale,

faccio mie anche le domande di chiarimento che ti sono state rivolte da Maurizio Cadone, alle quali forse ti sei dimenticato di rispondere.


Saluti
Claudio Magi

giacomo ha detto...

Salve a tutti, Mi sembra che abbiamo e stiamo prendendo una strada nuova, costruttiva e positiva, invito tutti quanti a voler prendere atto da subito del risultato dell'assemblea, dove si è votato e dove la maggioranza dei soci ha espresso una volontà chiarissima, ovvero non procedere a votazione ( democrazia ) esaltando comunque tutto il lavoro del comitato che ha raggiunto dei buoni risultati grazie sopratutto a Franco.

Voglio invitare Claudio ad abbandonare certi argomenti e a comprendere questa situazione, l'ing. Cabizza è di sicuro persona ragionevole e valida che conosco da diversi anni e può contribuire come molte altre ( anche tu Claudio ) al raggiungimento di tale scopo.

Concludo e dico che per me questa è la via maestra nonchè unica via per qualsiasi futuro obiettivo che sia positivo per il Poggio, e siccome si sta lottando per questo motivo c'è urgente bisogno che ci si rinnovi sia nelle idee sia nei comportamenti.

Per il comitato può anche continuare ad esistere io personalmente penso che sia meglio invece costruire questa nuova associazione per lo sviluppo sostenibile e il mio tempo lo utlizzerò solo in questo senso.

Cordiali saluti
Giacomo Cillocu

claudio ha detto...

Ciao Giacomo,

concordo con te riguardo l'associazione per lo sviluppo sostenibile, ma sono anche del parere che due verità non possono esistere.
Il comitato ha fatto una battaglia sul piano di lottizzazione e sulla trasparenza degli atti, senza offendere mai nessuno.( guardare tutti i comunicati ).Il mio invito a Pasquale vuole essere quindi costruttivo , non distruttivo.
Io non sarò mai d'accordo come lui alla costruzione delle pinete e dei lotti vicino all'ex sede GRUSAP, ma in democrazia rispetto il suo parere.Contariamente a lui sono per la trasparenza degli atti.
Sono per fare una " battaglia" per Poggio dei Pini e non per offendere personalmente i sostenitori del comitato.(Giacomo leggi il forum della cooperativa e gli interventi di Pasquale e capirai a cosa mi riferisco).
Non si può lanciare il sasso e nascondere la mano...., nella vita bisogna riconoscere gli errori.
Le mie domande vogliono quindi essere un apertura a pasquale per una collaboazione per il bene di Poggio dei Pini.


Ciao
Claudio Magi

LIUCCA ha detto...

Piergiorgio

Semplicemente vanno risolti tutti i dubbi che sono stati motivo di contrasto in questi mesi.
Mi riferisco allo statuto, alla variante al piano di lottizzazione ecc.
Non posso che concordare con te sul metodo da seguire,bisogna essere in due e fare uno e speriamo anche più, passi in avanti.
Lunedì avrete una riunione del comitato, magari nei giorni successivi potremo incontrarci e parlare serenamente, poi si vedrà cosa saremo capaci di fare.

Claudio

Se vuoi creare un dialogo per smettere questo clima di conflitto, forse formulare delle domande in modo meno tendenzioso e conflittuale sarebbe di beneficio.


Luca Madeddu

giacomo ha detto...

Ciao, ok siamo d'accordo, quello che ci deve differenziare però dev'essere il fatto che noi siamo aperti al dialogo e che ci sappiamo rinnovare, inoltre oggi si deve passare dalle parole ai fatti, tutti abbiamo sbagliato chi più chi meno, ma è inutile stare a perdere tempo in questo senso, si farebbe solo il gioco di chi non la pensa come noi ( vedi qualcuno nel cda ), il poggio ha bisogno di persone che siano operative in questo senso.

ciao a tutti
giacomo cillocu

Pasquale Cabizza ha detto...

Vedo con piacere che il dibattito è aperto, ma si continua a polemizzare. Tutti noi abbiamo fatto domande,anche io le ho fatte al Comitato e non ho avuto risposte. Ma ora non mi serve la risposta, ho proposto di accantonare le polemiche e affrontare il merito, perchè il tempo passa.
Franco, sulla POGGIO SPORT con me sfondi una porta aperta, e ovviamente sono per la trasparenza degli atti.
Claudio, se vuoi alle tue domande posso rispondere in una pubblica riunione, perchè sono tante.
Non ho offeso nessuno del Comitato, ho ricordato solo alcuni episodi di qualche anno fà, documentati, che avevano per protagonisti qualche membro del Comitato, ma non c'è niente di offensivo.
Ricordatevi che io sono Pasquale, non il CdA.
Claudio, se mi dici che devo chiedere scusa significa che stiamo tornando indietro anzichè guardare avanti. Tutti abbiamo da ridire sul passato.

giacomo ha detto...

Ciao a tutti, sostengo sempre la via dell'andare avanti in maniera costruttiva, e una delle priorità massime è quella di coinvolgere il più possibile la gente del poggio, ritengo che la trasparenza sia uno degli ingredienti alla base della buona riuscita di ogni gestione ( anche economicamente parlando ), tuttavia non posso nascondere che sono rimasto perplesso quando nel sito della cooperativa in data odierna 24.02.2008 alle ore 9.00 ho trovato quanto segue: alla voce http://www.poggiodeipini.it/?p=variante - e alla voce verbali d'assemblea di seguito : Verbale n.425 del 04.02.1997 Incarico a Pintor, viene reso pubblico un verbale con incarichi e somme dovute per interventi professionali.

Vorrei sapere se questi dati sono coperti dalla privacy oppure no, perchè la cooperativa ha detto a 128 soci di non poter far vedere appunto tali simili dati.

Se così fosse si starebbero usando due pesi e due misure nella gestione delle cose, ritengo questo comportamento a mio giudizio non idoneo e di parte, pertanto considerando prioritaria la strada della distensione e della costruttività dei dialoghi che ricordo ancora una volta, ritengo che tale accaduto debba far riflettere e debba ancor di più motivare tutte le persone benevole e mature del fatto che il nostro luogo necessita urgentemente di un rinnovo sostanziale delle persone nelle attività di gestione, questo vuole essere un messaggio per le prossime elezioni future, ritengo inoltre che la strada per contrastare un certo tipo di mentalità sia da percorrere senza denunce o atti simili ma con dimostrazioni palesi e continue di professionalità basate su fatti costruttivi.

Ritengo che per la par condicio sia utile a questo punto mettere tutti i verbali online con accesso riservato ai soli soci ( protetti da password ), compresi quelli relativi agli incarichi dell'ultima variante e relativi alle ultime consulenze.

cordiali saluti
Giacomo Cillocu

Anonimo ha detto...

Da Silvio Ceccarelli.
Riguardo al mio commento del 23.2 ho ricevuto due critiche. Una da Luca ma non mi fa ne caldo ne freddo perchè quando lo sento parlare mi sembra di sentire Emilio Fede quando parla del suo datore di lavoro.
Quella che invece mi indigna è quella di Pasqualino. Si presenta con la credenziale di dirigente d'azienda da tanti anni e mi esce con le affermazioni che ho già criticato e alla mia legittima reazione mi redarguisce come se io sia il cattivo della situazione,il che sottenderebbe che gli amministratori della Cooperativa siano tutti delle mammolette.
Ma mi vuoi prendere in giro?!
Quando io faccio delle considerazioni è perchè ho analizzato il problema con il massimo delle mie modeste capacità ed ho raccolto tutte le informazioni e notizie che posso avere sull'argomento.
Dici di andare sul concreto. Andiamoci.
Il bilancio della Società non è ancora stato reso pubblico. Per questo è oggi difficile fare delle analisi tuttavia a me basta fare il ragionamento della "casalinga di Voghera" per capire che o si cambia registro o la Società non avrà avvenire.
Facciamo due calcoli a spanne: La Cooperativa ha 888 lotti che potrebbero rendergli, calcolando una media per eccesso di € 60 ciascuno, € 640.000.= c'è poi qualche negozio, il supermercato e forse gli impianti sportivi, aggiungiamo perciò altri € 20.000, si ottiene un totale di € 660.000Con questi introiti dobbiamo pagare: ben 5 sindaci, chi conosce le tabelle fissate dall'albo sa che non sono bruscolini, ci sono poi cinque membri del comitato esecutivo (chissa se i loro emolumenti sono protetti dalla privacy), ci sono i consulenti (questi sono sicuramente protetti dalla privacy), c'è un direttore coadiuvato da tre ragionieri e due geometri,di cui uno a part-time infine, infine e li ho lasciati per ultimo perchè sicuramwente i loro stipendi saranno i più modesti che si possano pagare, un certo numero di guardie e operai (ma non abbiamo in organico neppure un giardiniere con tutto il terreno che ci circonda).
Se è vero come hai affermato tu che gli introiti non riescono a coprire i costi della gestione ordinaria vuol dire che, avendo venduto tutti i lotti disponibili, o avevamo in passato avanzi di gestione, e li stanno spendendo, oppure stanno indebitando la Società in attesa del verificarsi di eventi aleatori.
Se fossi un amministratore comincerei a preoccuparmi perchè potrebbe asserci qualche socio, più cattivo persino di me, che pottrebbe muovere azione di responsabilità nei suoi confronti e non nei confronti della Società.
Malgrado la diversità di opinioni continuo ad avere stima di Pasqualino e sono sicuro che se lascia i panni di ingegnere e rivede un poco alcuni concetti di economia poi verrà dalla mia parte.
Cordialità

LIUCCA ha detto...

Signor Cecarelli

Leggo, non senza un certo rammarico, la stima che nutre nei miei confronti paragonandomi al “leccaculo” dello psiconano! Grazie, ma vorrei che si soffermasse su quanto segue.
La mia, non era per niente una critica, al più, poteva essere intesa quale stima nei suoi confronti visto il dubbio nascente in seguito alla sua affermazione sulla natura giuridica delle strade di interesse comunale avendo io un opinione differente.
Le rammento la mia domanda “ma poiché lei dice il contrario, un dubbio mi viene,”.
Ad ogni modo le critiche sono sempre ben accette, anche se preferisco quelle costruttive alle offese gratuite.

Saluti

Luca Madeddu

Pasquale Cabizza ha detto...

Per Silvio
Io ho proposto di mettere da parte le polemiche e di discutere, ma continuo a sentire espressioni quali "indignato", oppure "chiedi scusa (Claudio)", che mi lasciano un pò perplesso.
Ciascuno di noi, me compreso, ha, dal proprio punto di vista, le sue ragioni per sentirsi indignato con qualcun altro, per questo ho chiesto di seppellire l'ascia, per tentare di andare avanti.
Silvio, forse non sono stato chiaro: facciamo i conti, facciamoli dall'inizio, e le situazioni contingenti lasciamole da parte. Non conosco le indennità degli Amministratori e dei Sindaci (?) e non mi interessa conoscerle.
Ho parlato della mia esperienza; quando ero Amministratore i Sindaci non avevano indennità e il Comitato Esecutivo era composto da tre persone, eppure nel 96 tu ed io abbiamo firmato un documento distribuito a tutti i soci dove proponevamo un aumento delle quote sociali del 15-20% per far quadrare i conti di Poggio. Se ne è parlato anche in una seduta del Consiglio.
Mi rivolgo un pò a tutti: io ci sto provando, in modo pacato, corretto ed educato.
Ciao

P.S. Ricordate che c'è scritto in alto in questa pagina: Comprimi i commenti.

Anonimo ha detto...

Da Silvio Ceccarelli.

Per Luca. Da un certo punto di vista mi fa piacere che ti sei offeso perchè vuol dire che almeno su questo siamo dalla stessa parte e me ne compiaccio Da un altro me ne dispiace ma a volte non so controllarmi e a posteriori devo scusarmi. Spero che questo episodio rimanga fra te e me e si possa considerare chiuso con le mie scuse.

Per quanto riguarda le strade ho una mia idea in proposito. Quando prima della costituzione della Cooperativa i fondatori acquistarono l'azienda agricola non acquistarono le strade che la attraversavano che erano e sono rimaste pubbliche. Vista la tua vicinanza con i vecchi del CdA ed anche la facilità con cui potresti accedere a tutti i documenti, dai più antichi ai più recenti, ti dovrebbe essere facile appurare quali sono le strade comunali che attraversano la lottizzazione e sono illuminate e raramente riparate a nostre spese. Che in seguito, per poter lottizzare, la Società abbia fatto un gran numero di strade e se le sia tenute per i motivi che ben conosciamo, non vuole assolutamente dire che le strade sono tutte nostre. Io riterrei, visto che sono aperte a chiunque, nella più ampia eccezione del termine, voglia passarci sarebbe opportuno avviare la procedura di cessione al comune così come si è fatto per i parcheggi antistanti la pizzeria e il vecchio circolo e le vecchie scuole.

Cordialmente. Silvio

Pasquale Cabizza ha detto...

Per Silvio
Mi riferisco alla risposta che hai dato a Luca (ma non hai risposto a me, e sono geloso).
Sono d'accordo per la cessione al Comune delle strade e relativa illuminazione, e questo prima o poi avverrà.
Tu non hai parlato dell'acquedotto ma ne hanno parlato altri del Comitato. In questo caso non sarei assolutamente d'accordo per la cessione, e ne ho spiegato i motivi.
Dubito però che si possano fare cessioni parziali e questo significa, guardando bene le cose, e viste le condizioni della rete idrica, che forse dovremo tenerci tutto per almeno dieci anni ancora.
Consoliamoci, perchè secondo me la quadratura dei conti non passa solo attraverso queste cessioni.
Ciao
Pasquale

LIUCCA ha detto...

Signor Cecarelli

La capisco, a volte è facile lasciarsi prendere la mano, mi succede spesso!
Scusi lei se non mi sono espresso in un modo che non lasciasse spazio ai fraintendimenti.

Una piccola precisazione per tutti.

Se con vicinanza al cda si vuol far credere che non sono capace di farmi una opinione personale o che non sia in grado di analizzare criticamente il merito delle questioni, chiunque lo pensi si sbaglia di grosso. Chi mi conosce un po’ potrà confermare che non mi accontento ne di una veloce lettura ne di sentire una sola campana.
Non basta. Non solo non mi accontento di sentire entrambe le campane ma testardo come sono ho la pretesa di far sentire anche la mia di campana, e non mi sottraggo di suonarla, anche forte, sia non piaccia ad una parte sia non piaccia ad ambedue le parti.
Avendo sentito sia il comitato che il cda, ho analizzato il dettaglio degli argomenti attraverso le mie modestissime conoscenze in ambito economico giuridico e ho colmato le mie lacune studiandomi la legislazione urbanistica.
Non ho mai avuto accesso a nessun documento della società se non quelli che sono alla portata di tutti: bilanci, che avevo a casa, e convenzioni scaricabili dal portale della cooperativa. Per il resto ho utilizzato i notiziari del poggio dal 1970 ad oggi, le leggi consultabili dal sito del parlamento, i miei libri universitari.

A proposito delle strade io ho un’opinione differente che esporrò quanto prima in un articolo.
Spero che potremo confrontarci su quanto scriverò.

Cordialmente

Luca Madeddu

Pasquale Cabizza ha detto...

Per Claudio
Passa il tempo e qualche risposta vorrei dartela. Alle prime due domande ho già risposto in altri commenti e in un mio precedente Post.
Per la terza domanda (Convenzione) rispondo col linguaggio da campagnolo perchè non sono un urbanista.
La convenzione è scaduta, la nota che citi è chiara e non può che essere così.
Le Convenzioni scadono perchè il legislatore ha posto un termine (dieci anni), per realizzare le opere. Se queste non sono ultimate, il comune può chiedere opere diverse in quando sono cambiate le esigenze della popolazione, oppure il comune ha provveduto in proprio se il lottizzante è inadempiente, fermo restando il debito del lottizzante. Quindi quest'ultimo, se dopo dieci anni vuole andare avanti, deve rifare il contratto col comune (Covenzione), nel quale il comune può inserire cose diverse se ritiene che quelle precedentemente indicate non siano più attuali.
Non si può parlare di Piano scaduto perchè il vecchio piano non è mai stato tradotto in lottizzazione convenzionata, e quindi esiste solo potenzialmente ma non nei fatti. Ma certamente restano fermi i doveri (debiti) e i diritti, ciè i mc disponibili; questi non sono scaduti, perchè se lo fossero la variante sarebbe carta straccia, e il comitato avrebbe perso un sacco di tempo.
Il resto alle prossime puntate.
Ciao
Pasquale

francomagi ha detto...

Bene Pasquale,
prendo atto che hai preso atto che la convenzione è scaduta, e che dunque le volumetrie del 1970 (grattacieli, urbanizzaizone della motagna etc...) sono oggi irrealizzabili.
E' un passo molto importante.

Franco Magi

Pasquale Cabizza ha detto...

Per Franco
Non ho detto che i mc sono irrealizzabili, anzi ho detto non sono neppure scaduti. Quel che è scaduto è il contratto stipulato nel 1970 (convenzione), perchè il legislatore ha fissato il termine di dieci anni per l'esecuzione delle opere, decorso il quale le opere vanno ricontrattate in quanto sono cambiate le esigenze.
Quindi il contratto è scaduto, ma gli obblighi restano almeno nel loro valore economico, anche i diritti (mc potenziali) restano, ma chiaramente dovranno adeguarsi alle nuove norma urbanistiche intervenute.

Ciao
Pasquale

Pasquale Cabizza ha detto...

Per Claudio

Io SONO per la trasparenza degli atti, come fai a dire "a differenza di Pasquale io sono per la trasparenza degli atti"? Guarda che è offensivo, ma ti perdono, forse hai travisato qualcosa.
Per tutto il resto, pinete, piano, ecc.. si tratta semplicemente di discuterne democraticamente, con un programma completo e responsabile.

Per Giacomo:

La tua idea dei verbali on-line mi piace.


Pasquale

Post più popolari