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mercoledì 20 febbraio 2008

Referendum, pozzi e .... denunce

di Pasquale Cabizza

Innanzitutto un ringraziamento a Giorgio per il suo Blog, che è diventato un efficace strumento di comunicazione, per certi versi meglio di un’assemblea.
Con la mia precedente lettera ho introdotto due argomenti: il primo riguarda il referendum e il Piano, e qui si dicono sempre troppe cose con tanta facilità (la Convenzione è scaduta dopo dieci anni, il Piano del 1970 è scaduto…ecc.). Non sono un bugiardo se dico che ho seguito la cosa dal 1994 al 2000 e il Comune continuava a chiederci conto degli impegni assunti, perché quelli non sono scaduti, o al più possono essere modificati, e non nel loro valore economico. Ne riparleremo…
Ma vedo che l’argomento denunce ha riscosso maggior successo.

Se mi consentite vorrei parlarne ancora perché non è da sottovalutare, e tocca temi che vanno oltre il semplice dissenso di un Poggino: per esempio il nostro Regolamento Edilizio.
Ho citato il caso del pozzo N.8 sperando in una smentita, ma al contrario Franco Magi non solo ha confermato ma ha anche ribadito la sua missione di crociato giustiziere.
Quel che voglio dire è questo: c’è una differenza sostanziale tra il denunciare un abuso, sia pure lieve, commesso da un Socio, e denunciare la Cooperativa per aver realizzato opere utili alla collettività.
Se Poggio è bella ed è particolare, lo è anche grazie ad un Regolamento Edilizio interno, più restrittivo rispetto a quello adottato dal Comune di Capoterra; ma la Cooperativa non ha strumenti coercitivi nei confronti di chi non rispetta il Regolamento interno.
Se il mio vicino non rispetta le distanze dai confini, o le altezze previste, o i volumi, o le tipologie, danneggia me e tutta la comunità, e come socio esigo che la Cooperativa intervenga, e, poiché questa non ha potere sanzionatorio, è costretta, per tutelare me, ad adire le vie legali nei confronti del mio vicino, qualora questo non sia disposto a rispettare il Regolamento. In questo caso non esiste la “lieve irregolarità” ma la sola “irregolarità”, perché solo il rispetto integrale è una garanzia. E’ con le piccole tolleranze che si è arrivati a dover modificare il Regolamento Edilizio autorizzando il terzo piano fuori terra, a cui mi sono sempre opposto.
A me risultano solo casi di questo genere, e se a qualcuno i conti non tornano sia più esplicito.
Diversa è l’irregolarità nell’eseguire un lavoro che riguarda un bene comune, come il pozzo o la tettoia per gli automezzi. In questo caso non c’è danno per la Comunità, non c’è interesse privato da parte degli Amministratori. Ovvio che ci vogliono le autorizzazioni, ma non condivido l’attività da “Giustiziere delle 11 del mattino” portata avanti da Franco Magi, perché non ne vedo l’utilità, ma un semplice danno, tutto qui.
Non so quanti ricordino che fino a dodici anni fa la nostra Chiesa poteva essere raggiunta solo attraverso l’attuale strada asfaltata che passa dietro gli uffici. Esisteva però un sentiero pedonale, tracciato sulle carte, che consentiva, dal parcheggio antistante la Chiesa, di andare verso il grande sterrato ove un tempo stava il prefabbricato-scuola. Col compianto Pasqualino Cossu abbiamo deciso di trasformarlo in strada carreggiabile, per consentire alle auto di uscire dalla piazza della Chiesa senza dover fare l’inversione. Chieste le autorizzazioni a chi di dovere abbiamo proceduto, ed il sentiero è diventato strada sterrata carreggiabile, con gioia dei fedeli e di Don Alberto.
Se in quella circostanza qualcuno avesse mandato una semplice segnalazione alle Autorità denunciando la strada io avrei dovuto lavorare tre mesi per giustificare il mio operato e dimostrare di essere in regola, e magari avrei avuto anche dei guai e chiedere assistenza legale perché probabilmente avevo anche dimenticato qualcosa o qualcuno.
Ma che interesse privato potevo avere a migliorare la viabilità per la Chiesa? Non ho mica chiesto il pedaggio ai fedeli…
Quindi miei cari, le differenze ci sono…Io sono un ammiratore di Voltaire, che diceva “non sono d’accordo con quel che dici ma sono disposto a morire affinché tu possa continuare a dirlo”.
Io mi associo, ma, caro Franco, per te farei volentieri un’eccezione.
Grazie
Corronelverde

24 commenti:

francomagi ha detto...

Procediamo con ordine: prendo atto con molto piacere che lo stesso Socio Cabizza riconosce la grande utilità di questo blog, creato e gestito gratuitamente da Giorgio, che si è sostituito a quello ufficiale della Cooperativa (… e pagato con le risorse di tutti i Soci).
Non è mia abitudine dare del bugiardo a nessuno, e non lo ho fatto nemmeno questa volta: mi sono limitato a ribadire che il vecchio piano di lottizzazione è scaduto ed è oggi irrealizzabile, portando a sostegno della mia tesi le comunicazioni intercorse tra Comune e Regione dalle quali si evince che la normativa fissava (e fissa!!!) in 10 anni il termine per completare le opere di urbanizzazione, decorso il quale il piano andrebbe interamente riesaminato.
Questo è un dato di fatto, assolutamente inoppugnabile, conosciuto a chiunque abbia una generica infarinatura in materia urbanistica, che non può essere smentito. Comunque, come detto dal Socio Cabizza, … ne riparleremo …
Per quanto riguarda le altre affermazioni, mi consenta di esprimere alcune opinioni:
- Non corrisponde al vero che la Cooperativa non ha strumenti coercitivi per imporre il rispetto del regolamento edilizio interno (come da Lei giustamente evidenziato ben più stringente rispetto a quello del Comune): infatti, qualora un Socio non rispetti detto regolamento, la Cooperativa può far valere le proprie ragioni in quanto il socio, all’atto dell’adesione, si obbliga a rispettare tale regolamento interno, ma tali ragioni non possono e non devono essere fatte valere con esposti alla polizia giudiziaria;
- Questa pessima “consuetudine” di denunciare i Soci è stata inaugurata da questa Amministrazione. Infatti ho potuto riscontrare che mai fino al 2000 sono pervenute al protocollo della Polizia Municipale lettere dal tenore “verificate abuso edilizio del Socio XXXXX, firmato UN AMMINISTRATORE”; come detto più volte prima a Poggio è sempre prevalso il buon senso, e di questo Lei stesso – essendo stato Amministratore – non potrà che darmi atto;
- Quanto alle altre Sue considerazioni, mi creda, non sono per nulla un giustiziere: ma non sopporto un mondo nel quale alcuni si fanno forti con i deboli, e deboli con i forti, profittando magari degli incarichi istituzionali ricoperti.
Ed è francamente inaccettabile che gli stessi Amministratori che denunciavano il Socio XXXXX per la realizzazione di una modesta tettoia per il ricovero di una autovettura, facendogli subire conseguenze penali oltreché economiche, realizzassero poi essi stessi una ben più poderosa tettoia in assenza di qualsivoglia autorizzazione.
E posso garantire che le denunce ai Soci in questi anni sono diventate una consolidata prassi, e qualora lo desiderasse sarà mia cura farle visionare (in questo caso omettendo a ragione il nominativo dei soci denunciati) la ampia rassegna di esposti presenti in Comune.
Ed in gran parte dei casi le stesse denunce degli Amministratori ai Soci si sono poi concluse con l’accertamento della totale regolarità dei lavori eseguiti dai Soci stessi.
Concludendo, pur nella consapevolezza che Lei non morirà per consentirmi di esprimere la mia opinione (facendo eccezione al detto di Voltaire), la rassicuro che continuerò a parlare lo stesso.
Ma, continuo a ribadire, spero di tornare a vivere in una Comunità in cui NESSUNO DENUNCI NESSUNO, in cui prevalgano il dialogo ed il buon senso.
Franco Magi

Giorgio Plazzotta ha detto...

Pasqualino,
il BLOG (o il forum) è una riunione permanente che ci consente di sviscerare i problemi. Ci da inoltre la possibilità di intervenire quando vogliamo e anche di riflettere o documentarci su quanto leggiamo. Hai ragione per certi versi è meglio di una riunione anche se a queste ultime non rinuncerei mai per il piacere di incontrare le persone e di assistere a certe scene.

Vedere come questi ultimi dialoghi con te siano stati costruttivi mi fa ovviamente piacere, ma mi provoca anche un po di tristezza nel pensare come tanti problemi si sarebbero potuti risolvere, tante incomprensioni chiarire, tanti "spigoli" smussare se, prima di questa fastidiosa e dannosa "guerra della variante", si fosse provveduto ad attivare strumenti di dialogo come questi, invece di irrobustire sempre più gli strumenti di "chiusura" e di allontanamento dei soci dalla vita della Cooperativa.

Sono d'accordo con te sulla dannosità di una azione di controllo e denuncia esasperata ed eccessivamente "pignola" come quella effettuata da Franco su questioni come la piattaforma del pozzo, la tettoia e aggiungerei la strada di Calvisi. Come hai sottolineato anche tu sono iniziative personali.
Questi eccessi vanno attribuiti a chi ne è responsabile ma anche a chi ha contribuito a creare questo clima di chiusura. Sono difatti molti i danni indiretti causati dalla mancanza di trasparenza nella nostra cooperativa, ognuno si deve assumere le proprie responsabilità. A tutt'oggi non noto alcun segno in tal senso, forse perchè in Cooperativa va molto di moda il dopobarba Denim, quello dell'uomo che non deve chiedere ... mai. :-) E' un atteggiamento che va benissimo tra i litigi dietro il muretto a secco ma non mi sembra adatto a una amministrazione con la nostra storia.

Quando scrivi "il Comune continuava a chiederci conto degli impegni assunti", prima di accettare la tesi secondo cui "non possiamo fare la guerra dei 30 anni con il Comune", io vorrei invece sapere quali opposizioni, quali controproposte, quali mediazioni possono essere effettuate con il Comune. Mi interesa relativamente quali "potevano" perchè ormai quel che è fatto è fatto, ma la questione mi sembra attuale. Capisco che il comune "chieda" ma come ampiamente dimostrato la normativa è complessa e può anche darsi che un buon legale possa ottenere una transazione a noi più favorevole.
Mi spiace dovere aggiungere che su questa problematica del contenzioso o diciamo del "dialogo" con il comune sarebbe opportuno che non ci fossero conflitti di interessi. Stiamo parlando di milioni di euro che potrebbero essere risparmiati, non di una piattaforma in cemento.

Le tue citazioni su decisioni prese in passato sono utili per rafforzare la convinzione, che tra l'altro penso tutti già avessero, che siano state fatte molte cose buone e altre meno buone nelle passate amministrazioni. Posso però aggiungere una cosa. In tutte le amministrazioni, anche in quelle a cui hai partecipato, è mancata la trasparenza e la comunicazione è stata scarsa. Non era ovviamente compito tuo che come noto ti occupavi di ben altre questioni.
Non è però giusto oggi chiedere il silenzio a chi "non è a conoscenza dei fatti" dopo che questi sono stati detenuti da una ristretta minoranza di persone.

LIUCCA ha detto...

Franco

In tutta questa vicenda tu hai affermato diverse tesi portando a sostegno delle stesse, futili argomentazioni che sono poi state pubblicamente smentite.
Lascia stare le infarinature urbanistiche, privacy ecc perché hai dimostrato di fare molta molta confusione.
Inoltre per i tuoi problemi personali con la cooperativa non trovo giusto che tu debba coinvolgere una comunità intera
Come ti dissi al tempo le bugie hanno le gambe corte,galoppano veloci ma poi si fermano.
Ti inviterei per il futuro, ad evitare attacchi personali.

Luca Madeddu

Piergiorgio ha detto...

Volevo fare una domanda a Pasquale Cabizza:

durante l'assemblea si è parlato di giovani che partecipano al
consiglio di amministrazione e che con la revoca avrebbero avuto una brutta esperienza.
Questi giovani sono soci o no?

Piergiorgio garavello

LIUCCA ha detto...

Signor Garavello

Quei giovani, non sono soci. La formula “partecipano al consiglio di amministrazione ”non è corretta in quanto in seguito alla riforma dello statuto una parte del CDA può essere composto anche da non soci. Essi sono amministratori della cooperativa a tutti gli effetti.
La vorrei inoltre invitare ad una riflessione: se si fosse proceduto con la revoca, il giorno seguente sono sicuro che il noto giornale avrebbe dato ampio spazio alla vicenda con nomi e cognomi degli amministratori revocati. Alla luce di tutto questo,secondo lei quali sarebbero state le conseguenze future per questi giovani ?

LIUCCA ha detto...

liucca sono io.


Luca Madeddu

francomagi ha detto...

Luca,
non siamo nel forum della Cooperativa: qui si può discutere, si può dissentire, si possono avere diverse opinioni, senza che nessuno parli di bugie, attacchi personali etc...
E nessuno ha il monopolio della verità. Ne io, né tantomeno Tu.
Esprimi liberamente le Tue opinioni, ma - se davvero vuoi dare un contributo al dialogo, evita affermazioni così eccessive.
Anche perché sono Tue personali.
Mi hai chiesto la norma che stabiliva che il vecchio Pdl era scaduto, io la ho citata.
Non capisco come Tu - senza alcuna conoscenza specifica in materia - possa affermare che la Regione Sardegna abbia torto.
Se sei di diverso avviso, ed è questa la bontà di questo blog, porta le tesi a Tuo sostegno, e discutile serenamente.
Ciao

Franco

p.s. la storiella degli attacchi personali e della demonizzazione è vecchia come il mondo. a questa davvero non crede nessuno! viene fatta per evitare di discutere dei problemi reali. Che sono solo e soltanto variante al pdl, trasparenza nella gestione della Cooperativa e rapporto tra abitanti del Poggio.

Giorgio Plazzotta ha detto...

Luca, mi sembra che tu abbia effettuato un attacco personale che concludi così: "ti inviterei per il futuro, ad evitare attacchi personali". Ti sembra coerente?

Stefano Fratta ha detto...

Intervenire con un attacco personale contro gli "attacchi personali? Giorgio, scusa ma dov'è il problema? E' lo stile perfetto per Poggio, dove si vota per non votare e si prevede un bello scrutinio palese sulla possibilità del voto segreto! Il loop cattivo è sempre in agguato nella foresta di inutili Pini che ci circonda, cosa ne dite se la sfoltiamo con qualche bella casetta?
Stefano Fratta

Anonimo ha detto...

Da Silvio Ceccarelli
Per Pasqualino Cabizza che afferma di conoscere solo casi di denunce per irregolarità edilizie. Io e un altro socio abbiamo ricevuto una denuncia oer diffamazione per i volantini che avevamo fatto circolare a nostra cura e nostre spese che miravano unicamente ad informare i Soci che sarebbero stati chiamati a votare per il prolungamento di altri 40 anni di vita della società ed alcune modifiche statutarie. La nostra preoccupazione, espressa in quei volantini, che comunque erano informativi ma anche molto propositivi, era che le due proposte messe all'approvazione dell'assemblea provenivano da un CdA formato da 8 persone dopo che 13 componenti, fra cui il presidente i due vice gli A.D. e persino il segretario si erano dimessi a seguito non solo per dissenso sui progetti futuri ma principalmente per le angherie , l'arroganza e l'inciviltà che ha regnato in quel consiglio, per un certo periodo, ad opera della minoranza di consiglieri composta da quegli otto membri che, rimasti soli hanno confezionato quello che ho chiamato in altro post IL GRANDE IMBROGLIO.
Non so se scriverò ancora su questo blog, anche se resterò un assiduo lettore, perchè un socio, di cui ho una profonda stima, sostiene che i miei interventi siano inopportuni, vista la mia decisione, condivisa anche da altri, di aprire una vertenza individuale per recedere da socio di questa società di cui non condivido la gestione.

LIUCCA ha detto...

Giorgio

Sono sicuro che franco ha capito perfettamente il senso di ciò che ho scritto a proposito degli attacchi personali.“Bacchettare” chi fa il furbetto non lo ritengo un attacco personale. Ma posso sbagliare.
Avrò modo di informarti in privato.


Carissimo franchino


Privacy: ti ostini a parlare di dati sensibili quando invece trattasi di dati personali.SE lo vuoi capire bene,altrimenti affoga nella tua ignoranza. Ti avrei smentito pubblicamente alla riunione del comitato di venerdi’ ma con un abile mossa hai chiuso la riunione senza lasciarmi il diritto di intervenire sebbene lo avessi domandato e tu avessi risposto in senso favorevole ad un mio secondo intervento. Devo con tristezza constatare che lo stile non è una dote che ti appartiene. Credo che le parole dell’ing Cabizza, di seguito ai tuoi commenti sul suo intervento, siano sufficienti, almeno per le persone serie, a comprendere come le tue promesse di dialogo e compromessi siano solo una dichiarazione d’intenti che non vuole portare a nulla.

Ti faccio notare che, sebbene la regione abbia scritto nel maggio 1985 ( ma la finisci di riportare solo stralci di documenti usati strumentalmente?), nell’agosto dello stesso anno fu firmata una convenzione integrativa a quella del 70. presidente il dott Pibiri.

Non è una questione di forum o di blog, ma di persone se si scivola in attacchi. Specie se le bugie e le strumentalizzazioni sono il pane quotidiano delle argomentazioni. Fai meno il furbo, ne avrai di che guadagnare.

Ti consiglio di colmare le tue lacune prima di fare certe affermazioni. E’ inverosimile che una persona possa affermare che il P.L. sia scaduto sulla base dell’ art 28 della legge urbanistica del 1942. ( piano di lottizzazione si abbrevia cosi’ P.L. PDL al massimo sarà il nuovo slogan pubblicitario di qualcuno!)


P.S.
La realizzazione delle opere di urbanizzazione è funzionale al rilascio delle concessioni, non alla proroga della convenzione.

Comunque come già in passato è accaduto per altre materie, sarò ben lieto di spiegarti anche la legislazione urbanistica.

Luca Madeddu

francomagi ha detto...

Ciao Luca,
veramente non capisco come possa assurgere al ruolo di "docente" di urbanistica, oltreché di privacy, di architettura etc...
Continuo a dirti che in questo blog siamo tutti uguali, ognuno di noi ha diritto di esprimere liberamente il suo pensiero.
Ma non è accettabile apostrofare chi non la pensa come Te (e sono tantissimi) come ignorante.
Anche perché così facendo offendi tutti, ed ottieni il risultato opposto.
Con riferimento allo stralcio della lettera della Regione, ho inviato a Giorgio l'intero documento affinché tutti possano consultarlo e discuterlo.
Ma con serenità e con modestia.

p.s. non capisco poi il riferimento alla legge del 1942, che non ho mai fatto, così come tutte le altre argomentazioni che sono completamente inconferenti.

LIUCCA ha detto...

Caro franchino


Che tu debba documentarti meglio lo si evince anche dal tuo precedente commento.
Se parli di infarinatura di urbanistica e non sai che la durata decennale per la realizzazione delle opere di urbanizzazione è sancita dalla legge urbanistica del 1942 non è colpa mia.tu scrivi senza prima documentarti!non dimenticare cosa ti dissi nel forum:nei blog le cazzate vengono subito sputtanate.

Non mi sono mai permesso di definire ignorante chi non la pensa come me,ti inviterei a lasciare questi giochini da politico da quattro soldi ad altri luoghi.

Ti faccio notare che la corrispondenza epistolare tra enti locali, non produce normativa .

Le persone che scrivono in questo blog, non hanno bisogno di un pseudo difensore. Ho avuto modo di constatare che sono più che capaci di argomentare le proprie posizioni,a differenza di te.

Non avendo letto alcun riferimento alla legge sulla privacy, ne devo dedurre che hai capito e che non si tratta di dati sensibili ma personali?

Attendo notizie

francomagi ha detto...

Premesso che sono molto sorpreso dal modo scurrile con il quale Ti proponi, proverò a dare una risposta alle Tue perplessità:
- innanzitutto dovresti sapere che la Regione Sardegna non è un Ente locale, in quanto gli enti locali per la carta costituzionale sono province, comuni e comunità montane. Non si tratta dunque di corrispondenza tra Enti locali;
- quella che Tu citi come "corrispondenza che non produce normativa" in realtà è una formale comunicazione dell'Assessorato Regionale agli Enti locali della Sardegna, che si richiama evidentemente alle normative di legge (voglio augurarmi che il dirigente firmatario conoscesse le stesse meglio di me e di Te); comunque qualora avessi delle obiezioni puoi liberamente citare Tu stesso le norme che sanciscono un diverso termine (ma mi sembra molto difficile che le possa rinvenire all'interno della normativa della Repubblica Italiana!);
Quanto alla privacy non capisco chi Ti abbia riferito che i dati da me citati sono sensibili: io non lo ho mai detto. E' paradossale che mi trovi a dovermi giustificare per cose mai dette (E NEMMENO PENSATE...).
Spero di non dover arrivare a fare come hanno già fatto altri pubblicamente, e cioé a prendere atto della inutilità di proseguire un discorso con Te.

Franco Magi

Giorgio Plazzotta ha detto...

Luca,
l'invito fatto a Franco lo estendo anche a te. Sotterrare l'ascia di guerra.
Le votazioni sono finite e da più parti mi sembra di cogliere un desiderio di ricostruzione. Lungi da me l'intenzione di fare la predica (per la birra inviterò però anche Don Alessandro eh eh). Lasciami però dire che certi atteggiamenti e certe esternazioni verbali non sono tollerabili.
Ti invito amichevolmente a sforzarti di riuscire a contenere la tua irruenza e interloquire in modo rispettoso con chi non la pensa come te. Ritengo che così facendo anche le tue ragioni ne uscirebbero rafforzate.
A prescindere del tuo rapporto dialettico con Franco però vorrei farti notare che il veleno di cui sono imperniati i tuoi interventi infastidisce e offende anche gli altri lettori, che mi sento di dovere rappresentare.
Riesci a portarci le tue considerazioni, le opinioni e soprattutto le tue proposte?
Sono per tutti noi tanto più preziose in quanto sei l'unico "rappresentante" del CdA che ha il coraggio di partecipare a questo confronto "alla luce del sole".
Gradirei, e il mio è un invito sia amichevole che ufficiale, che la stessa educazione che usi quando intervieni nelle riunioni, tu la utilizzi quando scrivi nel mio blog.
Mi sembra di capire che vi sono altri luoghi anche telematici dove questo genere di linguaggio e questi atteggiamenti provocatori costituiscono la regola.

Piergiorgio ha detto...

Per Luca Madeddu
Siccome non li conosco potrebbe per cortesia indicarmi nome e cognome, se come dice lei "Essi sono amministratori della cooperativa a tutti gli effetti." non dovrebbe esserci nessun problema di privacy.
E' un diritto del socio conoscere gli amministratori.
Grazie

giacomo ha detto...

Salve a tutti intervengo per cercare di proporre qualcosa di costruttivo, direi per questa primavera che è alle porte di incominciare ad organizzare alcuni incontri simpatici, al fine di conoscerci tutti di persona per stemperare gli animi, in questi giorni mi sono saltate alcune cose in testa, le dirò qui su questo blog di Giorgio.

Si potrebbero organizzare: un piccolo palio dei rioni, una giornata di leggero treking magari salendo nella vetta del monte di Santa Barbara, un pranzo al rudere, una festa alle piscine e altre cose ancora che altri possono proporre....di sicuro ci si divertirà come una volta e si avrà l'occasione per creare forse un'atmosfera positiva e costruttiva....per l'oganizzazione incominciamo tutti quanti a metterci in gioco, dandoci degli impegni mirati a gruppi, senza che questi gruppi siano da una parte il comitato e dall'altra i simpatizzanti del cda, mischiando anche le persone nei gruppi stessi....cose ne pensate.???

Un altra cosa che vorrei proporre a tutti è quella di raccogliere le firme per fare un circuito ciclabile che unisca tutto il comprensorio capoterrese, non è facile ma si inzia oggi e di sciuro si raccoglierebbero moltissime adesioni.... così lasciamo stare le chiacchere anche se utili anch'esse.


cordiali saluti
Giacomo Cillocu

Giorgio Plazzotta ha detto...

Franco,
un invito puramente formale: riusciamo, anche in presenza di polemiche, a non chiamarci "il socio Cabizza", "il socio Piras" etc? Questo come aggiunta al "figlio di socio, moglie di socio etc.".

Per quanto riguarda il fatto che Luca scriva di urbanistica, privacy, architettura e origami, io lo trovo del tutto lecito. Se così non fosse, io che sono idraulico non potrei occuparmi di una pubblicazione telematica.

Giorgio Plazzotta ha detto...

Piergiorgio mi sembra che i nomi dei Consiglieri di Amministrazione siano pubblicati nel sito della Cooperativa.

Stefano Fratta ha detto...

Bravo Giacomo, prendiamo fiato: Poggio- e anche Capoterra, naturalmente- città ciclabile? Forse è una utopia, ma mi piacerebbe sognare anche una cosa del genere.
Forse con qualche (pochi) sensi unici e utilizzando piste ciclabili in suolo naturale si potrebbe fare qualche esperimento con pochissima spesa anche a Poggio. Lo so che ci sono salite e discese etc. ma ormai quasi tutti usano bici ben rapportate..
Un altro argomento sarebbe quello di una ciclabile da disegnare assieme alla nuova statale per Cagliari. E' anche questa una utopia, ma sono stato in Svezia qualche tempo fa, e si può percorrere tutta con la bici su strade separate. Se si fa in paesi dove c'è la neve per 6 mesi l'anno perchè non qui? Non è facile ma bisognerebbe iniziare anche su piccola scala.
Stefano Fratta

giacomo ha detto...

Bene Stefano, allora creiamo un bel gruppo di persone che elaborino un progetto di massima, so di sicuro che ci sono stati finanziamenti per i comuni in questo senso, inoltre si potrebbero anche raccogliere degli sponsor, se poi vi capita di passare dalle parti di Arborea, fate caso a quella di pista ciclabile, bellissima e lunghissima ( lato strada ) l'unica degna di nota in Sardegna......una pista ciclabile che potrebbe essere anche a tratti una pista per i cavalli, l'deale sarebbe farla senza asfalto almeno in alcuni tratti...muoviamoci in fretta ...direi di vederci al massimo in questa settimana o i primi della prossima...se qualcuno può procurare una planimetria del territorio comunale di capoterra farebbe cosa ottima, poi si partirebbe con una raccolta di firme...il tutto chiaramente in chiave apolitica.

cordiali saluti a presto
giacomo Cillocu

Stefano Fratta ha detto...

A proposito di finanziamenti ed esempi "virtuosi", ho notizia di interventi che hanno trasformato linee ferroviarie dismesse in ciclabili in tutta Europa. Credo che esistano anche fondi specifici. Non so se Capoterra è stata sede di qualche linea ferroviaria (una specie di strada ferrata mi sembra che esistesse dalla miniera di S.Leone al mare, a Maddalena Spiaggia -ma è vera archeologia industriale), di certo il sud Sardegna ha linee ferroviarie in disuso (una si vede nel tratto Iglesias-Carbonia, verso Nebida) e di sicuro ha un reticolo di strade sterrate vastissimo anche il comune di Capoterra.
Stefano Fratta

Giorgio Plazzotta ha detto...

La ferrovia passava lungo quella che oggi viene chiamata la strada dei Genovesi. Una parte è oggi chiamata strada 3 di Pauliara. Un pezzo del tracciato è stato occupato dal lago, poi ritorna sulla strada 24 Sa Birdiera e quindi oggi il tratto meglio visibile di quella ferrata si trova sotto le scuole sino all'Hydrocontrol, quindi presegue nella strada per S. Girolamo e il sentiero che porta alla vecchia stazione della ferrovia che oggi è un rudere diroccato e si trova lungo il Rio poco prima che la del S. Girolamo curvi verso sud in direzione Bacchialinu. La parte verso Su Loi è invece la strada che costeggia Le case del Sole.

francomagi ha detto...

Ciao Giorgio,
accolgo volentierissimo l'invito. Per me anteporre "socio" al nome o cognome non era certo irriverente.
Ma non trovo nessunissima difficoltà ad aderire al Tuo invito.

Franco Magi

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