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martedì 30 dicembre 2008

Traliccio Telecom: saldi ... di fine stagione

Con riferimento al mio precedente articolo, dal quale abbiamo dovuto tutti con rammarico prendere atto che il Presidente pro tempore della Cooperativa Poggio dei Pini Giovanni Calvisi violando lo Statuto, disattendendo la volontà plebiscitaria dei Soci e la stessa deliberazione del Consiglio di Amministrazione che si conformava all'esito referendario - ma soprattutto senza sentire nemmeno la necessità di informare i soci - acconsentiva alla realizzazione di un poderoso impianto per le telecomunicazioni sulla testa degli abitanti della 58° strada, ho avvertito l'esigenza di approfondire la tematica inerente il rapporto costi/benefici, con particolare riferimento alla congruità dei 6.000 euro annui concordati dal Presidente Calvisi nel contratto di locazione del 2005 (scarica) per l'occupazione della strategica area sovrastante la 58° strada.

Ribadita comunque la più ferma contrarietà nel metodo e nel merito di tale infelice scelta, desta non poco imbarazzo e stupore l'importo - oserei dire veramente ridicolo - concordato per la realizzazione di un "impianto per telecomunicazioni, comprensivo di strutture, antenne, parabole, apparecchiature radio ed apparati accessori" per la diffusione del segnale radio.

Infatti in qualità di Consigliere comunale di Capoterra ho affrontato, nell'espletamento del mio mandato e nell'esercizio dei poteri connessi a tale carica, un raffronto tra quanto percepisce il Comune di Capoterra e quanto ha richiesto la Cooperativa.

E per l'ennesima volta sono solo le carte ed i numeri a parlare.

Dai numeri sotto forniti si evince con chiarezza come l'importo di 6.000 euro sia assolutamente inadeguato, considerato che per le stesse medesime concessioni (e per la verità addirittura in aree molto meno strategiche!) il Comune di Capoterra si assicura somme addirittura triple!

Infatti la concessione alla società BLU Spa - oggi confluita in TIM (scarica) - firmata nel 2002, fruttava al nostro Comune ben 16.526,00 euro (oggi sono di più, considerato l'aumento dovuto per gli adeguamenti ISTAT previsti nel contratto!), il contratto con la H3G (scarica) 16.530,00 euro, e quello con la WIND ? 16.526,00 (scarica).Di più.

Nel 1998 venne concesso alla Vodafone di posizionare 2 antenne sul palo di proprietà comunale esistente e adibito a illuminazione dello stadio, ma con atto del 2002 "per motivi di equità rispetto alle condizioni praticate per questo genere di concessione agli altri gestori operanti nel territorio" il Comune di Capoterra ha chiesto ed ottenuto (scarica) l'adeguamento del canone di concessione ad ? 16.526,00!

Davvero inspiegabile come nel 2005 la nostra Cooperativa, per concedere una area paesaggisticamente di pregio, dalla quale si domina l'intero golfo di Cagliari e nel quale andavano realizzate strutture fisse ben più impattanti si sia accontentata di soli 6.000 annui!

Ho inoltre verificato gli importi praticati dagli altri comuni della nostra isola e della Repubblica italiana.

Ovviamente è stato molto facile, in quanto sono tutti dati rinvenibili da chiunque sul globo disponga di una connessione internet ed abbia un minimo di dimestichezza con il web.

Finanche inutile e superfluo ribadire che la privacy non c'entra assolutamente nulla.

E voilà: il Comune di Serramanna (scarica) riceve 10.000,00 euro annui, la Città di Montesilvano (scarica) ne ottiene 15.000,00 e, sempre ad esempio, il Comune di Oggiono (scarica) ne pretende (ed ottiene) ? 16.500,00.

Ho inoltre assunto ulteriori elementi contattando le società operanti nel campo della telefonia mobile, ed ho ottenuto la univoca risposta che il minimo che viene corrisposto per il posizionamento non di un traliccio, ma di una "cella" in una pubblica via è di 8.000,00 euro!

I dati si commentano da soli.

Vorrei infine precisare che non è in discussione l'onestà e la buona fede di nessuno, ma ciò che sconcerta è la leggerezza e la superficialità nel comportamento di soggetti che ricoprono incarichi istituzionali di così rilevante importanza.

Ciò che stupisce è ancora una volta l'inadeguatezza e la mancanza di preparazione gestionale, giuridica, culturale ed aziendale e la scarsissima capacità nel tutelare gli interessi della nostra Cooperativa.

Anche se davvero in questo caso colui il quale ha firmato il contratto per soli 6.000 euro avrebbe fatto bene a non firmarlo anche se ne avessero proposti 20.000!


Franco Magi
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immagine: HenriBlock

12 commenti:

giacomo ha detto...

Ciao, forse e dico forse, i soldi dati sono in relazione al numero degli abitanti, io domando.

I ripetitori sono da posizionare sicuramente in un altra area e da unificare, quindi un ripetitotre che funga sia per vodafone che per tim.


Ciao Giacomo

francomagi ha detto...

Anche se il canone fosse riferito al numero di abitanti (nel nostro caso comunque elevati, considerato che al Poggio risiedono 1.800 persone!), sarebbe una cifra ridicola.
Teniamo poi conto che - vista la posizione strategica e la poderosa dimensione dell'antenna - il segnale radio emesso dall'antenna non si limiterà alla sola Poggio dei Pini, giungendo certamente a coprire anche le zone a mare.
Anche a Capoterra, ad esempio, esistono più ripetitori dello stesso operatore, per mera semplicità ho inserito solo quattro contratti.
Comunque dai dati tecnici allegati al progetto della antenna potrò desumere ulteriori dati, di cui Vi renderò edotti.

Franco Magi

Giorgio Plazzotta ha detto...

direi che a noi delle problematiche degli operatori telefonici non ce ne frega un fico secco e penso che gliene freghi ancor meno agli amici della 58. strada.
L'aspetto economico legato a questa vicenda è secondario. Di soldi buttati al vento ne abbiamo visti a vagonate, vogliamo forse dimenticare i 150 mila che si stavano per spendere per il consulente? E i 400 mila per la Poggio Sport?
L'aspetto principale è la conservazione del valore paesaggistico di questo luogo e subito dopo viene il rispetto, in questo caso violato, della volontà espressa dai soci con un regolare referendum.

gianleonardo corda ha detto...

Questo è un'esempio di cosa, e come, si deve fare per informare correttamente i cittadini e i soci della Cooperativa. Sostengo, non da oggi, che è necessario sempre scavare per scovare, scusate il gioco di parole, al fine di poter spiegare successicanente le ragioni, anche di una opposizione a decisioni non condivise e discutibili. Meglio utilizzare le proprie capacità ed energie per mettere in rete tutto quello che si trova. Si farà un servizio utile a tutti. Concordo ovviamente con Giorgio sulla tutela ambientale.

Giorgio Plazzotta ha detto...

Gianleonardo l'informazione a Poggio è gravemente alterata dal fatto che il soggetto che maggiormente dovrebbe occuparsene resta invece in silenzio e in pratica, volente o nolente, agisce quasi "di nascosto".
Per molti anni questo meccanismo ha funzionato: cooperativa silente e residenti menefreghisti, un binomio perfetto.
Da 14 mesi il giocattolo si è rotto. Molte persone si sono stancate di questo gioco che sa molto di "vecchio", vecchio sistema, vecchia prima repubblica, vecchio ciclostile etc.
parliamoci chiaro: a Poggio non c'è stata una epidemia di idealismo e democrazia. Molte persone hanno capito che stando zitti ci hanno rimesso soldi, hanno perso la possibilità di avere servizi utili (vedi sport), vedono a rischio la qualità dell'ambiente che li circonda e anche il valore economico delle loro proprietà rischia di colare a picco.

francomagi ha detto...

Ciao Giorgio,
sono pienamente d'accordo con Te.
Ho solo messo l'accento sul fatto che dopo il danno c'è anche la beffa!

Franco Magi

Anonimo ha detto...

Caro Franco,

come sempre dovresti informarTi bene prima di scrivere cose non vere.Pensaci.

giacomo ha detto...

Gentile Sig. Anonimo, il problema non sta nelle cose non vere o vere, sta nel fatto che la gente civile parla, scrive, informa, valuta, condivide e agisce nel pieno della democrazia, questa è la pura differenza, non facciamo i difficili dandoci arie da onorevoli dei miei calzini, facci sapere le cose vere visto che tu le conosci e che non sono soltanto tue.

ciao Giacomo

Giorgio Plazzotta ha detto...

questi anonimi sono patetici più che fastidiosi.
L'assenza del nome nasconde evidentemente qualche parentela o legame di altro tipo.

gianleonardo corda ha detto...

La mia opinione verso gli anonimi è nota: non nutro alcuna stima verso chi non ha il coraggio civile di firmarsi, tuttavia se si desidera segnalare cose "scomode" senza che il nome sia di pubblico dominio, si faccia pure. L'amministratore e proprietario del Blog saprebbe certamente esercitare, con il consueto equilibrio, adeguata protezione nei confronti dell'anonimo che dice, dice, ma poi non scrive nulla che possa essere utile alla collettività. Altrimenti, a mio avviso, meglio sarebbe tacere o cancellare.

Stefano Fratta ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Stefano Fratta ha detto...

CARO ANONIMO: Tu che sei, a differenza di Franco Magi, così bene informato, perchè non sveli a noi poveri soci come stanno esattamente le cose? O sono vere ma magari sono da interpretare?
O forse è meglio rimanere nascosto, comodamente riparato dal muretto a secco dell'anonimato, e sparare vaghezze e allusioni non circostanziate, magari sottilmente minacciose -cosa già vista- contro chi si firma con il proprio nome e cognome?
Cosa c'è di diverso che noi non sappiamo e tu sì? Sai qualcosa che potrebbe gettare una luce diversa su una operazione che definirei "grave errore amministrativo" in mancanza di meglio?
Mi chiedo e Ti chiedo, o Anonimo portatore di dubbi, se non proprio di verità:
1) E' corretto, da parte del Cons.di Amministrazione -PRO TEMPORE- di un società Cooperativa o da parte dei suoi organi decisionali, sottoscrivere accordi per la installazione di impianti CONTRO la volontà MANIFESTAMENTE espressa dai soci, e senza informarli o consultarli?
2) E' corretto aderire a proposte economiche -che riguardino impianti o qualsiasi altra cosa- che paiono essere MOLTO AL DI SOTTO delle quotazioni correnti?
Aspetto un Tuo illuminato/illuminante parere.
Stefano Fratta

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