Il sentiero dissestato, sullo sfondo l'arco montano de Is Sennoras
L'alta Valle del Rio S. Girolamo à uno spettacolo naturale che si trova a pochi passi da Cagliari ed è praticamente dietro casa nostra. Fa parte del più ampio compendio montano del cosiddetto Parco del Sulcis, un parco mai nato nella realtà, ma ricco di meraviglie naturalistiche.
Come si può ben notare da questa immagine la valle è un anfiteatro naturale a cui si accede dalla strada che dall'Hydrocontrol porta verso la chiesetta di S. Girolamo. Chi non è dotato di fuoristrada può lasciare la macchina presso il ponticello (punto 2) e proseguire a piedi.
Prima dell'alluvione si aveva la possibilità di giungere al punto 1 percorrendo una carrareccia che costeggiava il fiume oppure una seconda via (linea gialla) che seguiva un percorso più elevato, attraversando il costone denominato Gennaeraboni. Oggi esiste solo questa seconda possibilità anche se nulla vieta di camminare, seppur con qualche difficoltà, sul letto del fiume che ha travolto ogni cosa nel suo vorticoso passaggio.
Formazioni rocciose nel versante occidentale del M. S. Barbara
L'alta Valla del Rio S. Girolamo non è isolata, ma comunica con il resto del comprensorio montano attraverso due passi: S'Arcu S'Antoni (punto 4) e S'Arcu S'Olioni (punto 3). Ovviamente si sta parlando di attraversamenti disponbili solo per i camminatori. Il bivio per S'arcu S'Antoni parte da una radura che si trova proprio nei pressi della piccola cascatella che ho utilizzato come punto di riferimento segnalandola con il punto 1.
Arcu S. Antoni (al centro) e M. Conchioru ( a sinistra).
S'Arcu S. Antoni consente di giungere dall'altra parte del crinale dove si trova la Miniera di S. Leone o di percorrere il crinale stesso in direzione nord, sino a giungere nella zona di Is Olias (Comunità Montana). E' un percorso molto lungo ma veramente stupendo anche per la possibilità di ammirare sia il paesaggio che si apre ad Est (la valle, S. Barbara, Poggio e il mare) che quello rivolto ad Ovest (San Leone, Gutturu Mannu, M. Lattias, M. Arcosu).
Proprio nella confluenza tra il Rio S. Girolamo e s'Arriu de sa Figu era stato costruito un capanno per gli spuntini dei cacciatori che è stato completamente demolito dalla piena (già ricostruito poco più in là)
Proseguendo invece lungo il ruscello mi avvio verso le "sorgenti del S. Girolamo". In realtà non esiste nessuna sorgente ma semplicemente il rio si forma dal confluire di alcuni impluvi montani molto scoscesi, in quello che viene denominato Canale Bacchialinu. Oltre la cascatella (punto 1) il sentiero è andato completamente distrutto per alcune centinaia di metri e si cammina a stento tra un masso e l'altro. Più avanti si riprende a camminare più agevolmente percorrendo il lato ovest dell'alveo.
M. Conchioru (m. 740) Il Rio S. Girolamo nasce qui
Si giunge a S'Arcu S'Olioni (m. 521). Volendo proseguire si raggiungerebbe la carrareccia della forestale che attraversa tutto il Parco del Sulcis collegando S'Ena 'e sa Craba con Is Cannoneris-Pta Sebera, molti km più sud verso Teulada. Salendo verso il passo il sentiero attraversa una zona boscata molto fitta.Subito al di là di s'Arcu S'Olioni, nella discesa che porta a S'Arcu Varzia si trovano numerose tracce dell'attività dei carbonai.
Volendo si può anche seguire una lungo itinerario che attraversa entrambi i passi, piuttosto impegnativo in termini di tempo e fatica.
2 commenti:
ciao giorgio,
ho l'impressione che nella cartina che accompagna l'articolo siano stati invertiti i contrassegni 3 e 4 relativi agli archi di s'antoni e s'olioni
matteo
si grazie. ho corretto il testo.
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