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martedì 22 gennaio 2008

Il Comitato dice NO al referendum del 27

Due giorni dopo la riunione del 19 il Comitato emette un nuovo comunicato.
I lettori del BLOG possono scaricarlo cliccando qui.
La novità principale è l'invito a non recarsi a votare per il prossimo referendum del 27 gennaio.
Il referendum viene considerato inutile in quanto mette in relazione l'ultima variante approvata con il piano di lottizzazione del 1970 che è irrealizzabile. Così facendo il socio elettore deve scegliere tra l'approvazione di questa variante e l'edificazione della montagna. Una vera e propria trappola mirante a ottenere una fiducia che non c'è giocando con le parole. E' un'altra delle pagine oscure di questa amministrazione che offende l'intelligenza dei soci e non prende atto delle loro richieste di cambiamento, non solo nei contenuti, ma anche nei metodi.

I soci si trovano a prendere atto che in 40 anni di amministrazione, pur con tante cose buone fatte, ci sia stato un grande deficit di efficenza, capacità e lungimiranza e non si sia riusciti a realizzare quello che andava fatto pur avendo a disposizione l'ingente risorsa costituita da 900 lotti venduti. Oggi ci si chiede di vendere il territorio, un pezzo del cuore di questo luogo, per rimediare agli errori fatti. Anzi non lo si chiede, lo si fa e basta: zitti e muti.
Il vero quesito, la vera scommessa davanti alla quale ci troviamo è invece un'altra: un piano di lottizzazione prossimo al massimo dell'edificabile (come quello approvato dalla Cooperativa), oppure un incremento più contenuto, che cerchi di limitare i danni ambientali realizzando ciò che è indispensabile?
Nel primo caso arriverebbe una quantità di denaro maggiore, ma la Poggio che conosciamo diventerà un'altra cosa che a molti di noi non piacerà. E tutti quei soldi saranno spesi bene? Come in passato?
Di questo volantino del comitato mi sono piaciute molto le foto aeree dei cosiddetti "siti identitari". Spero davvero che un giorno non si debba guardare questa pagina con una lacrima di rimpianto, come quelle fotografie del Poetto con la sabbia bianca, i casotti o il tram.
Quello che mi è piaciuto meno sono invece i troppi avverbi, aggettivi e sostantivi rafforzativi usati da Franco che rendono più difficile la lettura e sanno di slogan alla Bondi o Schifani (mollali).
Il comunicato riporta per la prima volta alcuni dati della riunione del 1 dicembre, immagino che provengano dal verbale: soci presenti 414, voti contrari alla mozione del CdA 384 (81%).

1 commento:

L'OROLOGIAIO ha detto...

Come avevo facilmente previsto (senza sfera di cristallo)nel mio intervento dello scorso 17 sul Blog, nel quale, prima di conoscere il quesito referendario, avevo pronosticato un bel "pacco" perfetto da parte del CdA, ora vorrei azzardare un'altra previsione sull'interpretazione che verrà ufficilmente data al risultato del referendum del 27.

1) VITTORIA DEI SI:
Il CdA ha agito in maniera perfetta, i soci l'hanno capito ed gli hanno confermato la loro fiducia.

2)VITTORIA DEI NO:
I soci sono sostanzialmente dei cementificatori irresponsabili; meno male che il CdA ha saggiamente già provveduto a tutelare almeno le pinete.

3) VITTORIA DELL' ASTENSIONE:
I soci hanno una fiducia talmente smisurata nei confronti del CdA da non avere ritenuto necessario esprimersi in merito alle decisoni prese dal medesimo.

Chi vivrè vedrà......
Fernando

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