8. RINNOVAMENTO CdA
In gennaio si è tenuta l'assemblea per la revoca del CdA che, come noto, non ha poi portato ad alcun esito. Si è chiesto ai lettori se ritenessero opportuno che un eventuale nuovo CdA fosse composto da un gruppo di amministratori completamente rinnovato e se dovessere essere guidato da amministratori della vecchia guardia. Il risultato, mostrato dal seguente grafico, evidenzia una quasi totale preferneza per un rinnovamento del CdA. Per il 65% dei votanti questo rinnovamento dovrebbe essere totale, mentre il 28% dei lettori si sentirebbe garantito da un cambio nella guida dell'amministrazione.
7. RIFIUTI CAMPANIA
Sebbene molti sondaggi siano dedicati alla nostra comunità poggina, desidero conoscere il parere de lettori anche su questioni che esulano dal nostro contesto territoriale. Si tratta soprattutto di stimoli che provengono dall'attualità. Nel gennaio 2008 un argomento di discussione riguardava il trasferimento via mare in Sardegna di rifiuti provenienti dalla Campania.
Il risultato mostra un certo equilibrio con una prevalenza dei contrari all'operazione.
6. TRASPARENZA (gen 2008)
Quesito: Trasparenza: gli atti, eventualmente privi di informazioni sensibili, devono essere pubblicati nel sito della Cooperativa ad accesso esclusivo dei soci?
Il risultato del sondaggio parla da solo e stride con la realtà. Il sondaggio si è tenuto nel periodo in cui era forte la polemica a cause del rifiuto del CdA di far conoscere alcune informazioni contenute negli atti della società.
5. GRUSAP (sabotato - gen 2008)
Questo sondaggio conferma i risultati di quelli precedenti indicando che chi è contrario alla variante è anche contrario alla permanenenza in carica di questo Consiglio di Amministrazione. Solo il 3% ha dichiarato di essere pronto a riconfermare la propria fiducia al CdA in caso di ritiro della variante.
Aggiungo anche che gli strumenti software di cui sarebbe possibile dotarsi e che erano previsti nel "Portale del Poggio" consentirebbero l'attivazione di sondaggi dotati di una accuratezza superiore a quelli messi a disposizione da questo blog di Google.
Il risultato del sondaggio ha dato un esisto netto, così come, d'altronde, anche gli altri 2.
In seguito a questa decisione ho cercato di capire se la "variante della variante", cioè una lottizzazione imponente, ma priva dei lotti nelle pinete incontrasse un maggiore favore rispetto a quella "integrale".
A cavallo tra la fine di dicembre 2007 e la metà di gennaio 2008 ho pubblicato un sondaggio dedicato all'ANONIMATO nel blog. Qualcuno ha difatti criticato la mia decisione di obbligare i partecipanti a dichiarare la propria identità. Sebbene riconosca la possibilità di esprimersi in modo anonimo in talune situazioni, come ad esempio quelle legate alla creatività e al gioco oppure nelle pesanti situazioni in cui le dichiarazioni potrebbero causare ritorsioni della malavita, ho invece sempre considerato negativa l'applicazione di questa regola in una comunità come la nostra, dove per fortuna i timori di ritorsioni dovrebbero essere nulli e la estrema localizzazione geografica del contesto del blog dovrebbe invece favorire l'incontro anche fisico delle persone rendendo preferibile il riconoscimento dei propri interlocutori.
2 commenti:
5 motivi per essere favorevoli alla VARIANTE al piano di lottizzazione:
1. A tale riguardo nell’anno 19__ era stato fatto un referendum in cui la maggioranza dei soci aveva espresso parere favorevole alla variante al piano di lottizzazione così come in buona sostanza è stata predisposta dall’attuale C.d’A.
2. Purtroppo e questo è causa di grande preoccupazione per il sottoscritto, questa nostra Coop. Ha avuto una gestione economica dove una parte del patrimonio viene consumato per il ripianamento del deficit di bilancio che ogni anno si ripresenta puntuale. Pertanto ritengo che nel nostro sistema finanziario possa essere disastroso un cambiamento eccessivamente repentino e drastico della gestione. Ma ciò a mio avviso deve avvenire “step by step” e per questo occorrono le risorse economiche necessarie.
3. Non condivido affatto il paragone proposto da Franco Maggi tra la nostra Soc. e il lottizzante di Santa Rosa di Capoterra. Infatti come detto da Franco Maggi, Quell’imprenditore era fallito e scappato lasciando i lavori incompiuti e soprattutto nessun capitale aggredibile per poter far fronte alle spese e ai debiti da esso lasciati. Per nostra fortuna la nostra Società è ancora ricchissima in base al suo capitale Terra e soprattutto al suo capitale di mc. Edificabili che sono in sostanza la nostra vera ricchezza. Secondo me se dovessimo abbandonare di punto in bianco il nostro percorso e quello tracciato dalla variante al piano di lottizzazione, il comune per accollarsi gli oneri relativi al rifacimento della rete idrica, alla messa a norma dell’impianto di illuminazione, della rete fognaria e delle strade, potrebbe benissimo pignorare il nostro capitale ed seguire le opere con il ricavato.
4. Dal punto di vista tecnico ritengo che la variante proposta non stravolga oltre modo il paesaggio poggino e anzi riducendo le aree verdi tra i lotti consentirebbe su quelle rimanenti un maggior controllo sia per le numerosissime piccole discariche abusive ad opera di molti di noi soci e soprattutto una maggiore pulizia e prevenzione degli incendi, di conseguenza una maggiore fruibilità da parte nostra.
5. Ritengo inoltre che la rinuncia alle ingenti cubature edificabili sia stata da parte dei nostri Amministratori un po’ eccessiva in cambio di ciò che abbiamo ottenuto, io al posto loro mi sarei tenuto ancora una certa scorta. In ogni caso tra l’approvazione della variante e la sua attuazione vi è sempre la possibilità per altri auspicabili illuminati Amministratori di rinunciarvi e proporre delle alternative altrettanto valide senza intaccare il nostro patrimonio verde. In poche parole, a rinunciare c’è sempre tempo. Invece una volta che abbiamo modificato il nostro piano rinunciando alle nostre cubature edificabili, queste non potrebbero essere più recuperate.
Per i cinque motivi suesposti, io personalmente spero proprio che la variante possa raggiungere l’approvazione e attuata secondo i programmi previsti; spero inoltre che alla guida della nostra Cooperativa seguano Amministratori più lungimiranti e illuminati e possano con le ingenti risorse economiche a disposizione creare un ambiente ottimale dove a fronte di “spese condominiali ridotte“ si possano ottenere servizi eccellenti.
Guido Montali
Guido,
ti dico come la penso sui tuoi punti
1. la variante approvata nel 1997 è molto differente da quella del 2007. I lotti aggiunti sono decine. Ci sono le mappe, ognuno puo scaricarle dal blog o andare in cooperativa per verificare come stanno le cose. Non penso di dovere dire a te che la geometria e la matematica non sono una opionee.
Inoltre la sua approvazione senza il consenso dei soci e in difformità con quanto stabilito dallo Statuto rappresenta il punto fondamentale da cui parte gran parte della protesta.
2. la revoca del CdA è un passo che andrebbe evitato in tutti i modi per la negatività generale che questo comporta. Non penso che il motivo possa essere quello da te citato. Se ci fossero terremoti ad ogni cambio di amministrazione allora non si cambierebbe mai, li eleggeremmo a vita. A mio avviso il Consiglio deve essere revocato qualora avesse violato le leggi statutarie o quelle dello stato. Se le colpe del CdA riguardassero la normale amministrazione la revoca sarebbe inopportuna. La "variante" è sempre il centro della questione. Se questa iniziativa è stata effettivamente illegittima allora deve essere ritirata immediatamente e si deve ritornare alla legalità stabilita dal nostro Statuto. Inoltre il Piano di Lottizzazione "disegna" il nostro territorio per gli anni a venire quindi è impensabile attendere 1 anno e mezzo, sarebbe troppo tardi.
3. tu dai credito allo scenario dei pignoramenti etc. Io ascolto sempre con attenzione, ma per dare credto a qualsiasi scenario a questo punto non bastano le parole o delle supposizioni, sono necessari dei documenti piu concreti. E' ormai da tempo comparsa una revisione del 1985 degli accordi cooperativa-Comune che riporta, su un atto depositato in comune, una situazione molto diversa da quella che descrivi. E' necessario che i rapporti con il comune vengano chiariti al più presto ma oggi, affinchè noi soci possiamo decidere, è necessario capire quali sono gli scenari reali e di affermazioni motivate adeguatamente.
4. sull'impatto ambientale non condivido la tua visione. La drastica riduzione delle aree verdi "di respiro" modificherebbe notevolmente l'armonia della Poggio che conosciamo. A ciò si aggiunga che si va a modificare il disegno urbanistico originario di questo luogo e che manca il piano economco che giustifichi questo intervento.
5. non sei l'unico a preferire le "cubature" agli spazi verdi. A prescindere dalla riduzione del valore ambientale che mi sembra molto sentito dalla maggior parte delle persone che vivono qui, temo che sia una chimera l'idea che in cambio di questo sacrificio potremo avere un vantaggio economico. Al contrario più case costruiremo, minore sarà il valore delle stesse. Avremo quindi perso in tutti i campi.
Non nascondiamoci dietro un dito: qualcuno sicuramente ci guadagnerebbe, tutti quelli che operano nella filiera delle costruzioni.
Poichè questi soggetti sono una esigua minoranza, seppur molto motivata, confido sul fatto che la maggioranza di soci che ritengono prioritara la qualità della vita non si faccia incantare.
La soluzione è semplice: informiamoci bene e scegliamo democraticamente, dopo possiamo tutti insieme anche di decidere di costruire una discarica al posto del lago, se sarà questa la volontà della maggioranza.
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