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giovedì 17 gennaio 2008

Niet del CdA: gli atti restano segreti

Come già riportato in questo blog, un gruppo di 128 soci ha presentato oltre 1 mese fa in Cooperativa una richiesta formale di accesso ad alcuni atti. Si trattava di vari documenti, tra cui, in particolare, le convenzioni stipulate tra la Coop e alcuni consulenti esterni.

Di queste convenzioni si voleva conoscere soprattutto l'impegno economico. In pratica: quanto hanno speso i soci per queste attività.

Dopo alcuni tentativi di temporeggiare e ostacolare questa richiesta, invocando a sproposito la legge sulla privacy e minacciando i richiedenti di azioni legali qualora avessero divulgato le notizie eventualmente apprese, ecco arrivare finalmente il responso. Niente da fare. Gli atti NON VERRANNO MOSTRATI.

Tra i documenti richiesti, è stato reso disponibile solo il libro dei soci. I verbali delle delibere sono ancora oggetto di trattativa in quanto non sono chiare le modalità con cui le informazioni ivi contenute potranno essere divulgate ai soci. Il legale ingaggiato dal CdA con i soldi dei soci è difatti in agguato per colpire i soci stessi, qualora commettessero qualche irregolarità. Tanto per fare un esempio in un sondaggio presente in questo blog, il 100% dei votanti desidera che questi verbali (eventualmente filtrati da informazioni sensibili) siano resi disponibili per i soci nel sito internet della Cooperativa.

Gli altri atti richiesti resteranno ben nascosti negli archivi segreti degli amministratori.

Non si saprà quindi quanto è costato il progetto di variante al Piano di Lottizzazione che pure il CdA propone come estremamente positivo per la nostra comunità (perche occultarlo quindi?).

Non sapremo quanto ci viene a costare la consulenza del legale ingaggiato dal CdA e non si saprà neanche quanto è costato il rifacimento di un tratto della strada 3 che è di proprietà e gestione comunale. Non sapremo neanche quanto è costata la bitumazione della strada che porta all'abitazione del socio e presidente Calvisi, anche se, sinceramente, io ho sempre ritenuto poco significativo questo intervento e strumentale l'attacco ad esso relativo.
E' però a mio avviso palese che il diniego all'accesso agli atti non sia legittimo. Perchè allora? Non credo che ci sia niente di clamoroso dietro questi atti secretati. A mio avviso la richiesta di consultare gli atti viene vista dal CdA come un atto di guerra, una lesa maestà e quindi, come quei bambini che litigano per i soldatini, si risponde "no, non te li do". Non sappiamo se questi atti contengano rivelazioni imbarazzanti oppure no. Forse quello a cui stiamo assistendo è solo un gioco di potere dannoso e pericoloso per la nostra comunità.

Sempre a proposito di informazioni "non trasmesse", il verbale della riunione del 1 dicembre non è stato ancora redatto e non si conosce il motivo di questo ritardo. Cosa potrà mai contenere? Forse il numero dei soci partecipanti (oltre 400) e l'esiguo numero di voti raccolti dalle mozioni presentate dal CdA (15% dei voti).
Io personalmente vedo con molta tristezza questa escalation. Il CdA forse ha compiuto un solo grosso errore (anche se grave) a cui poteva porre rimedio subito dopo avere constatato che un così grande numero di soci non aveva apprezzato quel provvedimento (la nuova variante) e, soprattutto, il modo in cui era stata presentata al Comune (senza consultare i soci).
Invece si è scelto di partecipare a un conflitto e sono state effettuate diverse azioni molto discutibili, sia sul piano dell'opportunità che di quello della legittimità. Sembra uno di quei treni che corre verso il precipizio. Domanda: come si può fermare questa folle corsa salvaguardando, prima di tutto, la legalità e gli interessi della comunità?

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Salve è la prima volta che entro in questo blog ed ho avuto il piacere di leggere molti dei vostri interventi.
Purtroppo o per fortuna certi tipi di atti non possono essere consultati per legge salvo autorizzazione esplicita della persona interessata. I documenti che leggo sono stati proposti sono gli unici che a norma di legge sono e devono essere mostrati. Bello o brutto purtroppo in italia la legge dice questo. Mi incuriosisce il verbale delle assemblee che in tutte le società è disponibile nel giro di qualche giorno.
Mi permetto di citarla Giorgio :” Domanda: come si può fermare questa folle corsa salvaguardando, prima di tutto, la legalità e gli interessi della comunità?”
Con il dialogo. Unica arma delle persone civili e della democrazia.
Io avrò diverse domande da fare questo sabato e il prossimo, grazie anche agli spunti che sono nati dai vari comunicati e giornalini inviati.
Spero di trovare risposte adeguate .


Simone Mancini

Giorgio Plazzotta ha detto...

Benvenuto Simone,
non ho capito bene la tua posizione sulla questione degli atti. Potresti approfondire?
Sulla tua risposta alla mia domanda mi trovi estremamente d'accordo.
Tu dici dialogo, ma penso si potrebbe dire, come si è detto, anche: confronto, comunicazione, condivisione, partecipazione, informazione.
Questo blog è nato proprio per questo, ma forse se uno spazio di confronto ci fosse stato prima non si sarebbe arrivati a questo punto.

Giampalo Lai ha detto...

Su questo argomento avrò, fra qualche giorno, l'opportunità di informarvi dettagliatamente su quanto è accaduto e vi riporterò il testo di importanti lettere che ho ricevuto e che ho scritto. E' tutto illuminante su cosa si intende, da una parte, per informazione. Ciao Giampaolo Lai

Giampalo Lai ha detto...

Eccomi, come promesso vi aggiorno sulla esatta situazione dell'accesso agli atti e vi trascrivo le cose più importanti che risultano scritte su corrispondenza protocollata.
Dunque in data 3/1/08 prot. n. 6 la Soc. Coop.va mi scrive dicendomi che sarà possibile vedere le carte ma solo quelle che indica il codice civile e cioè: libro Soci, verbali CdA, verbali Comitato Esecutivo. Aggiunge però:
" ...ELLA ED OGNI ALTRO SOCIO SOTTOSCRITTORE SIETE RESPONSABILI DELLA RISERVATEZZA DEI DATI DEI QUALI POTRETE PRENDERE CONOSCENZA E DELLA LORO EVENTUALE DIVULGAZIONE" (testuale).
Mi spavento, letteralmente, e mi precipito a scrivere a mia volta invitando la Società ad oscurare tutte quelle notizie di cui non dovrò sapere nulla. Risposta della Cooperativa priva di alcuna ulteriore indicazione, rispetto a quanto già dettomi precedentemente.
A questo punto mi ricordo che noi Soci (tutti) ci siamo arricchiti avendo, tra gli esperti, anche un Consulente Legale che recentemente è stato cooptato nella struttura Societaria ed Aziendale, col preciso incarico di assistere l'organo deliberante (cioè il CdA).
E scrivo una ulteriore lettera chiedendo che questo consulente "MI FORNISCA UN PARERE SCRITTO CIRCA LE NORME A CUI DOVRO' ATTENERMI NEL TRASFERIRE AI 128 SOCI RICHIEDENTI LE INFORMAZIONI CHE RICAVERO' DALLA VISIONE DEGLI ATTI SOCIALI". Questa richiesta derivava dalla riflessione: se abbiamo un Consulente, che noi, forse, retribuiamo, evidentemente non dovrebbe avere difficoltà a fornire le indicazioni richieste. Infatti l'accesso agli atti corrisponde ad un'azione istituzionalmente prevista dallo Statuto (e meglio regolata dal Codice Civile). La cooperativa risponde con lettera protocollo del 18/1 spiegando che il Consulente Legale non è a disposizione dei Soci ma a lui si è ricorsi "PER I NUMEROSI ED IMPORTANTI IMPEGNI SOCIETARI ED AZIENDALI E PER TUTTI GLI ADEMPIMENTI ANCHE DI CARATTERE ISTITUZIONALE .. E TRA QUESTE NON RIENTRA L'ASSISTENZA LEGALE AI SOCI DELLA COOPERATIVA.." Intuisco che il CdA si sia spogliato delle sue competenze Istituzionali ed abbia, forse, incaricato il Consulente di provvedere alla bisogna. La lettera della Cooperativa, però, prosegue con un'apertura insperata in quanto. "IN OGNI CASO FACCIAMO PRESENTE CHE A MENTE DELL'ART. 2545 bis DEL C.C. IL SOCIO CHE E' STATO DESIGNATO RAPPRESENTANTE ESERCITA I DIRITTI IN NOME E PER CONTO DEI SOCI RICHIEDENTI, I QUALI HANNO DIRITTO DI ESSERE INFORMATI DA QUEST'ULTIMO CIRCA IL CONTENUTO DEGLI ATTI ESAMINATI". Finalmente !
Detto questo quanto prima mi attiverò per esaminare quanto richiesto.
Una riflessione ancora la farei. Tutto questo ambaradan di lettere che vanno e che vengono contenenti intimidazioni di cui non afferro il profondo significato, tutte queste occultazioni dell'organo Societario nei confronti di Soci di una Cooperativa che vorrebbero qualche informazione più profonda (vista la superficialità e fumosità di quella data, quando viene data), il periodico ricorso a norme del codice civile (forse in quanto i Soci sono affiliati di una centrale spionistica internazionale che muove interessi giganteschi e si occupa di rilevanti eventi che attengono alla sicurezza dei popoli), tutto questo caos il nostro CdA avrebbe potuto ricondurlo alla sua insignificante valenza. Avrebbe potuto aprire i libri e dire: guardate tutto perchè qui di segreto, nascosto non c'è nulla i beni sono di tutti ed il bene futuro appartiene a tutti. Avrebbe potuto agire, cioè, come aveva fatto il precedente CdA che ad una analoga richiesta fatta singolarmente dall'Ing. Franco Nateri non aveva esitato di mostrargli tutto quanto chiedeva di vedere, fino all'ultima fattura o ai certificati di analisi sulla qualità dell'acqua o anche alla corrispondenza, ed alle offerte economiche, o agli appalti per forniture e/o servizi. Queste carte, è stato già detto, noi non le vedremo, il nostro sguardo si fermerà al libro dei Soci ed ai verbali del CdA e del Comitato Esecutivo, con buona pace per il Codice Civile che, speriamo, venga in futuro lasciato in... pace, o, meglio, venga addirittura interrato, come facevano gli indiani d'America con l'ascia di guerra quando volevano conquistare la pace.
Giampaolo Lai

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