Questo Blog è stato creato per scambiare informazioni, idee, proposte e materiali tra residenti del comune di Capoterra. Si invitano i lettori a firmare i propri commenti o articoli con nome e cognome. Potete inviare i vostri articoli al seguente indirizzo: giorgio.plazzotta@gmail.com

giovedì 27 novembre 2008

Poggio ancora divisa in due

Innanzitutto un annuncio: Venerdi 28 Novembre alle 17 in Parrocchia a Frutti d'Oro il Parroco Don Battista Melis e il Presidente della Regione Sarda Renato Soru incontreranno tutti i cittadini di Capoterra per parlare dei provvedimenti che si intendono adottare per la messa in sicurezza idrogeologica del territtorio.
I lettori del blog ricorderanno che 5 giorni dopo l'alluvione mi lamentavo del fatto che il collegamento stradale tra una sponda e l'altra del S. Girolamo non fosse stato ancora ripristinato. Da semplice cittadino ho sempre considerato noiosi quei filmati con le esercitazioni per le varie calamità e sinceramente ho anche dubitato che si trattasse soprattutto di "gazzosa", sbagliavo? Terremoti, alluvioni di fiumi imponenti, ponti a molte arcate crollati, frane e smottamenti. No problem, intervengono gli eroi con i loro potenti mezzi acquistati dai contribuenti. Si, le tasse sono alte in Italia, però guardate che risultati.

Beh sarò forse pessimista però non avrei mai immaginato che dopo oltre 1 mese la situazione sarebbe stata identica: il rione Pauliara è ancora incredibilmente isolato dal resto di Poggio dei Pini. A che santo dobbiamo rivolgerci? Dobbiamo interpellare Don Alessandro?

La nostra Cooperativa in due mesi ha organizzato due assemblee per parlare dei tanti problemi. Questa comunicazione è sufficiente? I poggini vorrebbero sapere cosa avviene intorno al loro lago, come procedono i lavori relativi alle reti idriche e fognaria e vorrebbero anche sapere quando finalmente verrà ripristinata la viabilità interrotta da oltre 2 mesi. I poggini, come al solito, si sono fidati e sono stati traditi.

I motivi di questa mancanza di comunicazione? Penso i soliti: la Cooperativa da una quindicina di anni ha scelto la strategia del silenzio e della mancanza di trasparenza. Anche in quest'anno così travagliato, a parte il maldestro tentativo di imitare questo blog, non abbiamo visto alcun segno di cambiamento. Tra poco anche il verduraio avrà il suo satellite personale ma in questa enclave dei seguaci di Gutenberg si continua a usare il foglio-ciclostile e i foglietti affissi in bacheca.

Oggi intorno a Poggio, a causa dell'alluvione, operano molti soggetti: il Genio Civile, la Protezione Civile, la Forestale, il Comune, Abbanoa, altri Enti regionali etc. Ovviamente non è il singolo cittadino che deve cercare di avere le informazioni da questi enti. E' la Cooperativa che deve rappresentarci. Lo sta facendo? Forse si, forse no. Come al solito, noi siamo i "servi scemi" e non dobbiamo sapere ciò che accade. Nel 2009 che è ormai alle porte, ci saranno le elezioni per il rinnovo del Consiglio di amministrazione. Ho l'impressione che qualcuno stia pensando di indossare la maglia di Superman e presentarsi ai soci dicendo "ho fatto questo e quello" e nascondendo ovviamente le informazioni "scomode". Funzionerà?


Tornando alla strada. Franco Magi ha inviato al comune di Capoterra una interrogazione per cercare di fare chiarezza e richiedere un intervento. Vi riporto il testo qui sotto.


COMUNE DI CAPOTERRA
TIPO ATTO: Interrogazione
DATA PRESENTAZIONE: 12-11-2008
PRESENTATORE: Franco Magi
DESTINATARI: Sindaco, Assessore ai Lavori Pubblici

IL SOTTOSCRITTO

CONSIDERATO che a circa 3 settimane dal tragico evento alluvionale del 22 ottobre la viabilità comunale, grazie soprattutto all’intervento del Genio militare, è stata pressoché integralmente ripristinata, seppure per alcuni casi in condizioni precarie in attesa dei progetti definitivi di sistemazione;
VISTO che ad oggi soltanto la viabilità connessa al ponte di collegamento tra il quartiere di Pauliara ed il resto della lottizzazione Poggio dei Pini è rimasta completamente inaccessibile, creando potenziali fattori di rischio agli abitanti ivi residenti;
VALUTATO che non è stata neppure fornita adeguata informazione sugli intendimenti dell’Amministrazione con riferimento a questo tratto di viabilità;
VISTO che quotidianamente gli abitanti di Pauliara, per raggiungere il resto della lottizzazione o il Comune, sono costretti a percorrere un tragitto estremamente più difficoltoso e rischioso in considerazione della tortuosità ed insufficienza del pavimento stradale;
CONSIDERATO che la diga di sbarramento sul lago grande non assolve oggi ad alcuna funzione di tenuta, essendo quest’ultimo stato svuotato temporaneamente ed il percorso del fiume deviato impedendo il riempimento;
VALUTATO dunque che nelle more del progetto di ripristino e messa in sicurezza della suddetta diga – che dovrà avvenire quanto prima e la cui realizzazione consentirà il ritorno alla normalità del lago – la viabilità di collegamento tra Pauliara ed il resto del Poggio non risulterebbe esposta a rischi di sorta;
CONSIDERATO INFINE che a Pauliara risiedono numerosi bambini in età scolare, le cui scuole di riferimento si trovano alla Residenza del Poggio o a Sa Birdiera, e che quindi il loro raggiungimento è particolarmente disagevole in assenza della strada di collegamento del vecchio ponticello;

TUTTO CIO’ PREMESSO E CONSIDERATO

INTERROGA IL SINDACO E L’ASSESSORE CON DELEGA AI LAVORI PUBBLICI
AL FINE DI SAPERE, CON RISPOSTA URGENTE E SCRITTA

- di chi sia la competenza al ripristino della sopradescritta viabilità;
- nel caso che la competenza sia comunale quali azioni abbia intrapreso o intenda intraprendere nell’immediato per il ripristino della stessa;
- nel caso la competenza appartenga ad altri soggetti istituzionali, se abbia già provveduto e intenda comunque provvedere a richiedere alle stesse – con carattere di massima urgenza – ogni intervento a ciò rivolto;
- se non ritenga indispensabile, nelle more del ripristino della predetta viabilità, mettere in sicurezza il percorso pedonale già esistente che conduce da Pauli Ara a Residenza Lago costeggiando il lago grande.

.
immagine: SardTrekk

13 commenti:

giacomo ha detto...

Ciao, hai perfettamente ragione Giorgio, purtroppo penso che per il ponte ci sarà da aspettare molto in quanto la strada sotto la diga non la faranno mai più proprio per il fatto che è sotto la diga, noi eravamo abitutati a questa anomalia, facendo la strada di nuovo li sotto in pratica si da l'autorizzazione a passarci, figurati che ancora adesso non si sa cosa fare della diga e non si sa chi si prenderà le responsabilità, secondo me la Regione dovrebbe dare in carica il collaudo sia di questa diga sia di altre nel territorio ad esterni, questa ritengo sia l'unica strada da percorrere anche per una ragione di chiarezza.

Si sta parlando del ponte nel vallone, opera sicura ma i soldi dove si trovano, qualcuno ha detto che unirebbe le zone A2 E A3, io invece penso che quelle zone non saranno mai edificate in quanto troppo vicine al fiume, se poi invece qualche stupidotto vuole continuare ancora con questa strada sbagliata vuol dire che si perderanno capra e cavoli ( ponte ed eventuale nuova variante ), penso che con gli eventuali nuovi lotti ben studiati si troveranno i soldi per costruire questo ponte, cerchiamo di essere un pochino intelligenti tutti quanti, magari ci si mangia prima un kiletto di sardine con un bicchierino 1 di vermentino e poi ci si mette a ragionare ( sono anche dietologo ).

Questa volta se si sbaglierà sarà il caso di riconoscere a qualcuno le responsabilità, errare è umano, perseverare è diabolico, e la variante dovrà essere messa all'attenzione di tutti i soci da prima e in fase di realizzazione.

Poi per le prossime elezioni i nuovi eletti saranno persone che informeranno costantemente i soci tutti in quanto si auspica che siano persone giovani serie e aggiornate, è questa dovrà essere una certezza e un punto fermo durante la prossima campagna elettorale.


ciao Giacomo

Filippo ha detto...

Due mesi? Giorgio, credo che nel post ci sia un errore, oppure la datazione fa riferimento a qualcos'altro.

Giorgio Plazzotta ha detto...

hai ragione filippo. è passato solo 1 mese e rotti. avevo in testa due mesi per un'altra storia personale. correggo

Piergiorgio ha detto...

Per giorgio,
siccome la cooperativa tace, cosa ne diresti di installare un paio di webCam per dare la possibilità a tutti noi di vedere i lavori attorno al laghetto in diretta?
I problema è trovare un socio che abiti in una buona posizione, ci permetta di usare la sua ADSL e ci fornisca la corrente per alimentare l'apparato.
Per l'ADSL si potrebbe ovviare utilizzando un ponte wireless.

Meglio sarebbe se la cosa fosse fatta dalla cooperativa.

Se l'idea interessa ci organizziamo.
Piergiorgio

Anonimo ha detto...

Ciao a tutti
ma la riunione di questo pomeriggio è confermata? non mi pare sia stata molto pubblicizzata sui canali "ufficiali"...
Tommaso Atzeni

giacomo ha detto...

In effetti hai ragione Tommaso, si sarebbero dovute chiamare delle persone in rappresentanza dei luoghi a rischio, utilizzare magari questo blog, comuqnue io direi di andarci.

Posso anche sbagliarmi e spero di davvero di farlo, però mi sembra una riunione che ha qualche altro scopo, per adesso non mi sbilancio, se qualcuno ci va lo faccia sapere che ci troviamo al centro magari e poi andiamo...alle 17 giusto??

ciao Giacomo

giacomo ha detto...

C'è stata una alluvione in Baronia, si potrebbe andare a dare una mano, sarebbe giusto visto che tanti volontari sono venuti anche da quelle parti, bisognerebbe sapere sa c'è bisogno di aiuto.

ciao Giacomo

Giorgio Plazzotta ha detto...

io ho ricevuto la comunicazione dal "famoso" consigliere comunale del partito democratico che ha insultato i residenti di Poggio dei Pini su questo Blog. Ho ricevuto l'invito sia prima che dopo le dimissioni di Soru e l'incontro era annunciato ache sull'Unione Sarda. Mi aspetterei che se fosse rinviato ne verrebbe data comunicazione perlomeno nella mailing list, quindi secondo me è confermato.

giacomo ha detto...

Ciao volevo sapere chi deve andare a questa riunione, grazie, ciao Giacomo

Anonimo ha detto...

Hanno rinviato l'incontro a domani, 17:45
http://www.capoterra.net/news_singola.asp?IDNews=827
tommaso

Giorgio Plazzotta ha detto...

c'è scritto 17.15 domani sabato
sembra una comunicazione attendibile anche per via della nuova alluvione nella sardegna orientale

Rita ha detto...

La riunione indetta a Frutti d’Oro per domani pomeriggio alle 17,15 riguarda, secondo quanto riportato dal consigliere di maggioranza Giacomo Mallus, la messa in sicurezza idrogeologica del Rio S.Gerolamo.
Sembrerebbe che oltre al Presidente Soru debbano intervenire alcuni assessori regionali, prima si è parlato di Gianvalerio Sanna (Urbanistica) e di Morittu (Ambiente) poi oggi è venuto fuori il nome di Mannoni (Lavori Pubblici).
Vorrei far notare che, secondo quanto risulta dalla lettura dell'Ordinanza n. 2 del 10 Novembre u.s., tutte le opere idrauliche sul Rio S. Gerolamo devono essere programmate dall'Autorità di Bacino, ossia dall'Agenzia di Distretto Idrografico della Sardegna, previo un apposito e completo studio del bacino idrografico, da monte fino a valle, eseguito da veri esperti e persone competenti in materia, che tra l'altro stanno già lavorando per conto dell'Agenzia stessa dal giorno dopo l’alluvione. Spero che domani ci dicano a che punto sono arrivate tali indagini o quando si prevede che salteranno fuori i risultati e, soprattutto, quando i vari assessori prenderanno una decisione sul da farsi.
Ribadisco, inoltre, quanto ho già scritto qui sul blog a proposito del bacino montano e sopratutto degli impluvi di tutti i corsi d’acqua affluenti del Rio S. Gerolamo. E’ indispensabile che gli interventi sugli impluvi siano affrontati unitariamente ed organicamente a livello di ogni singolo bacino idrografico, infatti non si può pensare di risolvere il problema dell’asta principale del S. Gerolamo senza considerare anche tutti gli impluvi minori (Rio S. Barbara, Rio Tinitiaus, Rio Sa Menta, Rio Pauliara, eccc.).
Inoltre non si può pensare di risolvere i problemi di questi impluvi e degli altri minori che attraversano tutti i quartieri di Poggio, con microinterventi fatti dai singoli soci "che si mettono d'accordo tra di loro" come suggerito da qualche amministratore nella riunione del 16 novembre. La cooperativa deve premere affinché la Regione finanzi adeguatamente tali interventi, ciò per evitare che ciascun socio si improvvisi ingegnere idraulico o peggio ricorra al muratore di fiducia facendosi fare un pozzetto più ampio o facendosi cambiare i tubi delle scoline presenti nel terreno. Penso che alcune modeste situazioni possano essere momentaneamente risolte con interventi minimi, a cui però dovranno fare seguito interventi più massicci sulle aste fluviali (dimensionamento opportuno dei ponti, realizzazione di briglie e scolmatori, casse di espansione, deviazioni delle linee di flusso per evitare che entrino dentro i giardini delle case, sistemazione delle strisce tagliafuoco, ecc.) tutte cose che la cooperativa non può realizzare autonomamente perchè, vista l'estensione dei problemi a monte della lottizzazione e dentro la lottizzazione stessa, costaneranno milioni di euro.
Penso che dovremo batterci tutti insieme per ottenere un preciso impegno da aprte della regione, chiedendo alla cooperativa un impegno in questo senso, se vogliamo che questo posto diventi nel futuro più sicuro e vivibile.
All’incontro di domani di Frutti d'Oro dovremmo partecipare in massa anche da Poggio per far sentire la nostra voce e ciò di cui abbiamo bisogno anche noi, compresa la questione del ponte per Pauliara che non può più essere rimandata.
Noi dobbiamo farci sentire subito, per evitare che i nostri problemi passino in secondo piano rispetto a quelli, certamente più importanti, di chi ha perso la casa e tutte le sue cose.
Cerchiamo di partecipare alla riunione in tanti!
A presto Rita.

giacomo ha detto...

Ciao, Sono d'accordo con tutto, però penso che tutti sti baroni e tutti sti enti che mi fanno anche un pò di paura mista a tenerezza non dovevano agire dopo l'alluvione, ma 10 anni prima.

C'è da stare attenti invece al metodo che verrà utilizzato per sistemare il Rio a monte della diga, sperando che non se ne occupino i soliti cementificatori o simili.

Aggiungo anche che n. 2 dighe sono crollate ( Masoni Ollastu e Piccolo lago di Poggio ), che una diga ( S. Antonio ) è pericolosamente piena ed è anch'essa abbandonata, con probabile scarico di fondo intasato.

Tutti i laghi del circondario andebber considerati come risorsa per l'ambiente ( incendi , vita della fauna e della flora ), come una risorsa turistica ( immaginiamo un approcio tipo Svizzero o simili )la diga di S. Antonio crea un lago bellissimo che si potrebbe anche usare per attività di ristoro e relax sempre in chiave ecoturistica.

I laghi poi andrebbero considerati SOPRATUTTO come risorsa per uso civile e agricolo per le situazioni di siccità future, insomma le alternative e le potenzialità sono innumerevoli e andrebbero sfruttate.

Purtroppo in Sardegna come in altre regioni del sud Italia si crede sempre che con le opere faraoniche si risolva tutto, non si guarda mai quello che si ha gia in casa, partendo dalle piccole manutenzioni e dalla gestione delle risorse esistenti, è per questo che a volte mi chiedo cosa servano certi uffici, tipo uffico dighe, ufficio delle miniere, uffico dei bulloni svitati, uffico della coltivazione dei cachi etc etc....

in Sardegna ricordiamoci sempre una cosa, che il turismo ( risorsa importante ) nelle sue migliori realtà è gestito da esterni ( non per colpa loro anzi meglio quello che niente ) ma per colpa di un sistema storico di gestione delle cose che è un pò arcaico e padronale e che ha come fine quello di dire : siamo noi i padroni!!! perdendo sempre l'obiettivo principale che è quello di gestir bene le cose, idem dicasi per le dighe, per i fiumi e per i laghi.

Poi invece diciamo che l'unica diga non crollata era fatta e gestita da dei privati che la controllavano q.b., e se non fosse stato così se il Poggio non fosse esistito chi avrebbe fatto la manutenzione ?? nessuno e quindi si sarebbe dovuta abbattere o peggio sarebbe crollata e allora sarebbe successa una catastrofe ben peggiore a valle.

Allora bisogna far luce sul cosa devono fare gli enti preposti per legge, su chi deve gestire le dighe abbandonate, su chi deve gestire i corsi d'acqua, perchè se nessuno le deve gestire perchè di fatto è così è meglio che di conseguenza si abbattano.

Tanti saluti dal paese dei laghi ( Capoterra, ops!! dal paese che era dei laghi.

SUGGERIMENTI E MOSSE INTELLIGENTI

Non ci resta che andare a Peschiera del Garda, dai nostri gemelli che hanno il lago, in alternativa gemelliamoci con la Regione Sardegna.

Ciao Giacomo

Post più popolari