Innanzitutto ringrazio l’amministratore del blog, per avermi dato la possibilità di intervenire su Poggiodeipini.blogspot.
Ho letto con rammarico le parole e il tono utilizzato dal consigliere Franco Magi sul Vostro blog : ‘Mi risulta che nel corso di una intervista radiofonica un Consigliere comunale di maggioranza abbia individuato nel lago di Poggio la responsabilità dell'accaduto e proseguito affermando che va "risolto" il problema. Ho chiesto all'editore della radio di acquisire l'audio dell'intervista”
Non e’ necessario che il Consigliere Franco Magi acquisisca agli atti la mia intervista telefonica a RadioEmmede2, con fare minaccioso che lascia presagire chissà quali azioni nei miei confronti per aver espresso una opinione.
In linea con i nobili principi democratici che ispirano il Vostro blog, ripeto quanto già affermato riguardo il futuro della Diga in terra di Poggio dei Pini. Il mio non vuole essere un parere tecnico, ne mi sognerei di ritenerlo tale. E’ solo un parere politico – amministrativo ispirato dalle richieste pressanti di centinaia di cittadini, la cui esigenza di sicurezza conta quanto l’esigenza di salvare il simbolo del vostro “essere poggini”.
Queste persone non sono degli abusivi invidiosi come riportato sul Blog. Sono persone che hanno edificato nel rispetto di tutte le leggi in Lottizzazioni Convenzionate approvate negli anni 70 da tutti gli organi regionali competenti.
Quello che rattrista è il constatare che per Voi il lago e la fauna lacustre sono piu’ importanti della sicurezza e serenità degli esseri umani che hanno subito questo evento tragico. E non soddisfatti dell’egoismo di tali affermazioni, puntate il dito su presunti nostri sentimenti di rivalsa sociale. Ma di cosa parlate? Noi abitanti di Frutti d’Oro e di Rio S.Girolamo siamo orgogliosi dei nostri quartieri e delle nostre povere case devastate dalla furia della alluvione.
L’invaso artificiale di Poggio dei Pini ha dato lustro ed è stato motivo di orgoglio per tutta la comunità capoterrese. La prova evidente di questa mia affermazione è contenuta nel depliant distribuito dalla Amministrazione Comunale all’ultima bit di Milano, che riporta in copertina l’immagine del bellissimo lago .
Ma dopo il 22 Ottobre 2008 le cose sono cambiate. La piena massima del Rio S.Girolamo attesa in futuro non è piu’ la anacronistica piena degli ultimi 500 anni pari a 150 mc/sec, ma la realistica piena di 600 mc /sec che ha determinato cio’ che è agli occhi di tutti.
La mia semplice analisi contenuta nell’intervista parte da una constatazione: una diga in terra percorsa dall’acqua sul punto di colmo, subisce una lesione alla base, che ne pregiudica la stabilità. Non è una opinione, ma il contenuto di testi tecnici e scientifici.
Questa nota scientifica è confermata dalla realtà. Basta recarsi ai piedi della diga in questi giorni e chiedere ai tecnici del Genio Civile il perché dei lavori di consolidamento posti in essere. La cosa era risaputa fina dalle prime ore agli Ingegneri Idraulici del Registro Italiano Dighe e allo stesso Ing. Bertolaso.
Per questo motivo il Sindaco, a seguito del sopralluogo in elicottero nelle ore immediatamente successive al disastro, ha ordinato lo sgombero dei quartieri di Rio S. Girolamo e Frutti d’Oro sino al raggiungimento della quota di sicurezza dell’invaso.
Per le stesse ragioni in questi giorni è in corso una modifica che vedrà il setto scolmatore abbassarsi di circa 4 metri, in un punto in cui è presente una massa granitica.
In parole semplici nell’intervista ho sostenuto che nessun puo’ affermare che simili eventi atmosferici non potranno ripetersi e conseguentemente non si puo’ correre una seconda volta un simile rischio.
Quindi il problema non è quello di capire se nella dinamica degli eventi la diga abbia avuto un ruolo positivo o negativo (i tecnici affermano che sia stata del tutto ininfluente), ma prevenire il rischio che si ripresenti un simile scenario: una diga in terra lesionata con 250000 mc d’acqua che si possono riversare in pochi minuti sulle popolazioni a valle.
Nella mia intervista ho concluso affermando che solo il Registro Italiano Dighe potrà assumere decisioni tecnico- scientifiche, non geologi o ingegneri intervenuti nel dibattito (soprattutto residenti a Poggio dei Pini), la cui opinione per quanto autorevole e interessante conta quanto il parere di tutti i cittadini di Capoterra.
Ringrazio per l’ospitalità
Giacomo Mallus
Consigliere Comunale
Ho letto con rammarico le parole e il tono utilizzato dal consigliere Franco Magi sul Vostro blog : ‘Mi risulta che nel corso di una intervista radiofonica un Consigliere comunale di maggioranza abbia individuato nel lago di Poggio la responsabilità dell'accaduto e proseguito affermando che va "risolto" il problema. Ho chiesto all'editore della radio di acquisire l'audio dell'intervista”
Non e’ necessario che il Consigliere Franco Magi acquisisca agli atti la mia intervista telefonica a RadioEmmede2, con fare minaccioso che lascia presagire chissà quali azioni nei miei confronti per aver espresso una opinione.
In linea con i nobili principi democratici che ispirano il Vostro blog, ripeto quanto già affermato riguardo il futuro della Diga in terra di Poggio dei Pini. Il mio non vuole essere un parere tecnico, ne mi sognerei di ritenerlo tale. E’ solo un parere politico – amministrativo ispirato dalle richieste pressanti di centinaia di cittadini, la cui esigenza di sicurezza conta quanto l’esigenza di salvare il simbolo del vostro “essere poggini”.
Queste persone non sono degli abusivi invidiosi come riportato sul Blog. Sono persone che hanno edificato nel rispetto di tutte le leggi in Lottizzazioni Convenzionate approvate negli anni 70 da tutti gli organi regionali competenti.
Quello che rattrista è il constatare che per Voi il lago e la fauna lacustre sono piu’ importanti della sicurezza e serenità degli esseri umani che hanno subito questo evento tragico. E non soddisfatti dell’egoismo di tali affermazioni, puntate il dito su presunti nostri sentimenti di rivalsa sociale. Ma di cosa parlate? Noi abitanti di Frutti d’Oro e di Rio S.Girolamo siamo orgogliosi dei nostri quartieri e delle nostre povere case devastate dalla furia della alluvione.
L’invaso artificiale di Poggio dei Pini ha dato lustro ed è stato motivo di orgoglio per tutta la comunità capoterrese. La prova evidente di questa mia affermazione è contenuta nel depliant distribuito dalla Amministrazione Comunale all’ultima bit di Milano, che riporta in copertina l’immagine del bellissimo lago .
Ma dopo il 22 Ottobre 2008 le cose sono cambiate. La piena massima del Rio S.Girolamo attesa in futuro non è piu’ la anacronistica piena degli ultimi 500 anni pari a 150 mc/sec, ma la realistica piena di 600 mc /sec che ha determinato cio’ che è agli occhi di tutti.
La mia semplice analisi contenuta nell’intervista parte da una constatazione: una diga in terra percorsa dall’acqua sul punto di colmo, subisce una lesione alla base, che ne pregiudica la stabilità. Non è una opinione, ma il contenuto di testi tecnici e scientifici.
Questa nota scientifica è confermata dalla realtà. Basta recarsi ai piedi della diga in questi giorni e chiedere ai tecnici del Genio Civile il perché dei lavori di consolidamento posti in essere. La cosa era risaputa fina dalle prime ore agli Ingegneri Idraulici del Registro Italiano Dighe e allo stesso Ing. Bertolaso.
Per questo motivo il Sindaco, a seguito del sopralluogo in elicottero nelle ore immediatamente successive al disastro, ha ordinato lo sgombero dei quartieri di Rio S. Girolamo e Frutti d’Oro sino al raggiungimento della quota di sicurezza dell’invaso.
Per le stesse ragioni in questi giorni è in corso una modifica che vedrà il setto scolmatore abbassarsi di circa 4 metri, in un punto in cui è presente una massa granitica.
In parole semplici nell’intervista ho sostenuto che nessun puo’ affermare che simili eventi atmosferici non potranno ripetersi e conseguentemente non si puo’ correre una seconda volta un simile rischio.
Quindi il problema non è quello di capire se nella dinamica degli eventi la diga abbia avuto un ruolo positivo o negativo (i tecnici affermano che sia stata del tutto ininfluente), ma prevenire il rischio che si ripresenti un simile scenario: una diga in terra lesionata con 250000 mc d’acqua che si possono riversare in pochi minuti sulle popolazioni a valle.
Nella mia intervista ho concluso affermando che solo il Registro Italiano Dighe potrà assumere decisioni tecnico- scientifiche, non geologi o ingegneri intervenuti nel dibattito (soprattutto residenti a Poggio dei Pini), la cui opinione per quanto autorevole e interessante conta quanto il parere di tutti i cittadini di Capoterra.
Ringrazio per l’ospitalità
Giacomo Mallus
Consigliere Comunale
15 commenti:
Signor Mallus mi permetto di risponderle per primo sia perché autore dell’articolo che ha suscitato la sua reazione, ma anche perchè, mi spiace dirlo, alcune delle sue affermazioni e, soprattutto, lo spirito del suo messaggio li ritengo non adatti al ruolo di Consigliere comunale che lei ricopre. Mi scuso se nella mia replica non riuscirò ad essere più cordiale, ma il suo atteggiamento aggressivo e provocatorio non mi consentono di utilizzare la gentilezza che mi è solita.
Le voglio comunque ricordare o puntualizzare che:
- nell’articolo che ha suscitato la sua reazione mi sono lamentato della presenza di voci false e tendenziose secondo le quali i danni alle abitazioni e le morti delle vittime sarebbero stai causati da un crollo della piccola diga di Poggio dei Pini o addirittura, secondo un’altra versione ancor più fantasiosa, dall’apertura di fantomatiche “paratie” della diga (in terra!) eseguita dagli abitanti di Poggio dei Pini per salvare le proprie case, inondando quelle delle altre frazioni;
- sebbene potrebbe essere comprensibile che voci false e incontrollate fossero circolate nei primi confusissimi giorni che hanno seguito l’evento calamitoso, appare assai strano che queste voci continuino a circolare nella frazione in cui lei risiede anche a un mese di distanza. Questo fatto, oltreché disdicevole, è assai dannoso per la coesione sociale nel nostro Comune, e può essere spiegato solo dalla presenza di soggetti che continuano ad alimentare queste falsità o che comunque non contribuiscono alla conoscenza della verità;
- poiché queste voci calunniose circolano all’interno della frazione in cui lei risiede la invito ad adoperarsi, in quanto consigliere comunale, affinchè la verità sulla ininfluenza del lago in questa tragedia, anche da lei sostenuta, venga conosciuta anche dai cittadini che sono rimasti vittime di questa disdicevole campagna di disinformazione;
- il fenomeno calunnioso è chiaramente limitato a singoli soggetti e non a intere comunità. Mai in questo blog ci sono stati riferimenti, attacchi o invettive indirizzate alla comunità dei Residenti di Frutti d’Oro. Il giudizio di spregevole valore umano che ho dato e che confermo è rivolto a quei singoli soggetti, tuttora ignoti che, ignorando la corretta informazione data su stampa e TV e dagli esperti che anche lei ha citato, continuano a perseguire l’attività calunniosa con fini a me sconosciuti ma certamente riferiti ad istinti molto bassi dell’animo umano. Mi sembra di capire che nel suo intervento invece lei abbia erroneamente ritenuto che queste accuse fossero rivolte all’intera comunità di Frutti d’Oro e mi sembra anche di capire che lei addirittura giustifichi e difenda questi atteggiamenti calunniosi che minano intere comunità seminando divisioni, rancore ed odio;
- prendo atto del fatto che lei dichiara di essere l’autore della intervista che un altro consigliere comunale, nostro lettore, ha ritenuto contenesse affermazioni false circa una presunta responsabilità del lago o degli abitanti di Poggio dei Pini nel determinare le distruzioni del 22 ottobre scorso;
- prendo atto e mi rallegro della sua dichiarazione secondo cui la diga o il lago di Poggio dei Pini sono stati ININFLUENTI nella dinamica degli eventi;
- nonostante le sue dichiarazioni sarei comunque interessato all’ascolto della sua intervista, considerato che il tono del suo messaggio non mi sembra per nulla coerente con quanto da lei affermato. Basta accendere la Tv ogni giorno per vedere politici ben più famosi di lei fare affermazioni contraddittorie per poi affermare di essere stati “fraintesi” ;
- non mi interessa sapere se le sue affermazioni violino la legge. Non sono il tutore dell’onore di Poggio dei Pini e il campanilismo, a differenza sua, non appartiene alla mia cultura come neanche alla mia visione di una società progredita (derivano semmai dagli istinti tribali). Voglio però conoscere le azioni di tipo politico che i rappresentanti eletti nel Consiglio Comunale, tanto più se eletti nella coalizione cui ho affidato la mia fiducia (ahimè) e quindi ho interesse a conoscere in dettaglio, signor Mallus, quali sono effettivamente le dichiarazioni che lei ha pubblicamente rilasciato;
- la sua frase: “Quello che rattrista è il constatare che per Voi il lago e la fauna lacustre sono piu’ importanti della sicurezza e serenità degli esseri umani che hanno subito questo evento tragico. E non soddisfatti dell’egoismo di tali affermazioni, puntate il dito su presunti nostri sentimenti di rivalsa sociale. Ma di cosa parlate? Noi abitanti di Frutti d’Oro e di Rio S.Girolamo siamo orgogliosi dei nostri quartieri e delle nostre povere case devastate dalla furia della alluvione" dimostra chiaramente come lei sia pervaso da campanilismo, astio e spirito di divisione. I sentimenti di rivalsa sociale se li è inventati lei, cosi come lei si è inventato l’affarmazione che attribuisce al blog “Queste persone non sono degli abusivi invidiosi come riportato sul Blog”. L’invidia è un sentimento che ovviamente non mi permetterei mai di attribuire a tutti i cittadini della sua frazione ne tantomeno ai più colpiti dall’alluvione. Lei travisa e strumentalizza volutamente il mio pensiero. La mia reprimenda era senza dubbio rivolta a quei pochi che seminano zizzania e che lei dovrebbe condannare, invece che giustificare. Guardi, signor Mallus, io le parlo come uomo che crede in una società imperniata su alcuni valori fondamentali come l'armonia e la solidarietà tra le persone che ci vivono ed il rispetto per l'ambiente che ci circonda . Penso anche, nel mio piccolo, di impegnarmi e fare qualcosa per realizzare quello in cui credo. Di questi valori non vedo alcuna traccia nelle cose che lei mi ha scritto.
- Si rende conto signor Mallus che la sua frase è piena di Voi e di Noi? Si rende conto del suo ruolo pubblico di consigliere comunale. Al suo campanilismo rispondo dicendole che i miei due figli hanno trascorso i 10 giorni successivi l'alluvione spalando fango dalle case di Rio S. Girolamo, Frutti d'Oro e Poggio dei Pini; Le assicuro che questi ragazzi non sono, come direbbe lei, i NOI che sono andati ad aiutare VOI. Sono invece i NOI che sono andati a dare una mano ai NOI e questo anche grazie al fatto che la mia casa non ha subito gravi danni.
- La informo che anche a Poggio dei Pini ci sono "esseri umani che hanno subito questo evento tragico". Capisco, per i motivi che a me appaiono chiari come il sole, il suo disinteresse per le abitazioni lesionate (le ville dei ricchi di Poggio), ma è vergognoso che lei ignori le due persone decedute nella nostra comunità.
- Lei preferisce occuparsi dell’eventuale collasso della diga di Poggio, invece di adoperarsi per cercare di rendere l'alveo del fiume più sicuro e piu ecocompatibile nei pressi della foce, dove lei vive. Spero che qualcun altro si preoccupi di migliorare quella zona al posto suo allora, perché veramemte merita e necessita di attenti interventi di ripristino ambientale. Il futuro assetto idrogeologico dell’intera area, ivi compresi i laghetti di Poggio e non dimentichiamoci dell’alta valle del S. Girolamo, e’ un tema di sicuro interesse anche per me e quindi non ci vedo niente di strano che lo sia per lei. Ritengo che sia del tutto legittimo che i cittadini di Frutti d’Oro vogliano delle rassicurazioni, dopo quello che è accaduto e nonostante la totale tenuta della diga esistente, sulla tutela della propria incolumità. La diga, qualora dovesse un domani contenere ancora un lago e non una pozzanghera, dovrà essere sicura.
- Si prenda una mappa topografica e mi dica cosa trova a 100 metri a valle della diga. Trova Frutti d'Oro? Nossignore, c'è il rione di Pauliara di Poggio dei Pini che sarebbe invaso e devastato dall'onda di piena se la diga cedesse di schianto come lei teme. Cosa crede che gli abitanti di Poggio dei Pini accetterebbero di vivere ai piedi di una diga che può crollare da un momento all'altro travolgendo prima le case dei NOI e poi investendo quelle dei VOI? Lei si è recato presso gli ex campi sportivi di Poggio? Se l'immagina un'onda di piena causata dalla diga in quel quartiere? Cosa racconta lei signor Mallus agli abitanti della frazione in cui vive? Racconta che a Poggio dei Pini vivono i ricchi egoisti che giocano con le paperelle del lago e se ne fregano se la diga crolla sulle proprie case? Racconta queste assurdità che ha scritto a me?
- Vuole davvero che le dica cosa dovrebbe fare, a mio avviso, con il depliant raffigurante il lago di Poggio dei Pini, che lei ha portato al BIT con i soldi dei contribuenti?
Considerando il veleno che a quanto pare è stato seminato sarei veramente molto lieto di ricevere dalle frazioni di Frutti d’Oro e di Rio San Girolamo messaggi che, a differenza dell’intervento di Mallus, siano improntati alla costruzione e all’unità, al desiderio di lavorare assieme, al progetto di passeggiare in aree verdi comunali, sui monti, in collina, presso i laghi, o la foce, dove la natura sia veramente rispettata e protetta., senza assurde divisioni tra i NOI e i VOI.
Ciao intanto condivido la giusta analisi di Giorgio in risposta del Sig. Mallus che in effetti ha sbagliato totalmente nella sua valutazione delle cose e nel lasciare la sua intervista piena di cosa inesatte.
Allora la diga è in piedi, se si fosse rotta sarebbe stata una tragedia, questi sono i fatti reali, tutto il resto sono fantasie, si sta lavorando per metterla in sicurezza, invece per le case lungo il fiume purtroppo non vi sarà mai sicurezza anche senza diga e questa la dura realtà.
Il lago di Poggio è gestito dalla Cooperativa, è un bene universale, è tenuto pulito e la natura viene rispettata il più possibile da tutti, la cosa che non quadra è che lei ( comune ) lo utilizza per pubblicizzare giustamente il turismo e la località, però le vorrei dire che magari voi del comune potreste fare una gestione diciamo più lungimirante su tutto il territorio coinvolgendo la popolazione locale, è un territorio che fa pena dal punto di vista naturalistico ( rifiuti e totale incuria di tutto ), cioè vede non vorrei cadere nell'equivoco ma in pratica lei utlizza una situazione curata da privati con le loro forze e sopratutto da una grande collaborazione per dar lustro a una località pubblica, della serie guardate che bello !! come se fosse lei che lo gestisse, sia un pò più umile nella vita e cerchi magari di darsi da fare per portare allo stesso livello altre zone, guardi gliene cito una tra le tante, il laghetto dei gabbiani dove nidifica anche il pollo sultano ( rarissimo ) è un immondezzaio da far schifo ai cani, da consigliere comunale lo faccia pulire e utilizzi anche quello che farebbe la sua bella figura.
Dico anche che i laghi sono un bene di tutti, la natura tutta è un bene di tutti, però l'uomo la deve salvaguardare con impegno e questo impegno dovrebbe partire dalle amminsitrazioni e invece guarda caso parte sempre dai cittadini e non viene mai ascoltato da chi governa, la campagna ( naturalisticamente parlando ) capoterrese è un vero traino economico per tutta la comunità, che il comue incominci ad accorgersene e a lasciare la miope politica di unire tutti con il cemento.
Le ho scritto per riprendere a collaborare tutti insieme e la prego di dare un segno tangibile che vada in questo senso.
ciao Giacomo
Per il Sig. Giacomo Mallus
Signor Consigliere Comunale, una prima replica al Suo post è stata data da Giorgio Plazzotta. Ampia, esaustiva e, se mi posso permettere, con quei contenuti sociali che a Lei sono gravemente mancati nel Suo intervento, firmato Consigliere Comunale.
Afferma di non essere un tecnico ma formula soluzioni, fa richiami a testi (sacri ?) e cita “risapute valutazioni” di ingegneri, giudizi già disponibili solo poche ore dopo l’alluvione.
Neanche io sono un tecnico ma, come ha fatto Lei, ho riportato sul blog il parere di un anziano ingegnere, non solo molto qualificato, ma sicuro conoscitore del nostro territorio, non foss’altro perché qui vive, e la diga la conosce molto, molto bene.
Non espongo gli aspetti tecnico progettuali perché tanto a Lei non interessano, ma una frase di questa Persona si: la diga, che ha tenuto, ha salvato San Girolamo.
Diffonda questo messaggio ai Concitadini.
Una lettura più approfondita del blog da parte Sua Le avrebbe consentito una migliore analisi del drammatico evento.
Comunque, giustamente parla di prevenzione di fronte ad effetti così devastanti.
Forse Le è sfuggito che la complessiva attività di prevenzione è di competenza del Comune di cui Lei è Consigliere quindi, anche Sua.
Nel Suo scritto, in vero paradossale, si potrebbe sostituire per assecondare giustificabili esigenze di tranquillità dei nostri più sfortunati vicini, l’incolpevole diga, la cui stabilità non é stata pregiudicata, con le pinete.
Il Suo intervento reggerebbe più o meno così:
per prevenire gli incendi che possono arrivare a San Girolamo e a Frutti d’Oro bisogna tagliare quei pochi alberi che ancora rimangono al Poggio dei Pini.
Suggerisca questa bella pensata ai Suoi Colleghi di Los Angeles e dintorni.
Circa i pareri qualificati dei tecnici (soprattutto se …) residenti al Poggio dei Pini, che Lei discrimina, sappia che in sintesi (così non sta a perdere tempo nelle lettura) trattano principalmente di politica del territorio, di prevenzione, dei tanti incendi che hanno irrimediabilmente sfregiato il Poggio dei Pini che, se anche questo Le fosse sfuggito, fa parte del territorio di Capoterra.
A proposito, non ricordo di aver letto un Suo scritto ad indirizzo pseudo solidale per nessuna delle numerose occasione che ci sono state.
Quegli interventi parlano, ad esempio, di controllo delle acque, che sempre A Lei, Consigliere Comunale, compete. Dalle montagne, a prescindere dalla valanga d’acqua (5 milioni di mc.), è venuta giù una vera e propria gigantesca slavina di macigni, pietre, alberi, terra, sabbia e detriti di ogni genere (altri milioni di metri cubi) perché una gestione del nostro territorio, più Suo che mio, non esiste.
Una base per lavorare glieLa posso proporre: le alluvioni stanno avendo una cliclità decennale, gli incendi (con più episodi) annuale.
La saluto.
Maurizio Cadone
spalatore
Ciao Giorgio, come sai io abito a Frutti d'Oro e la lettera del Signor Mallus ha offeso e indignato anche me sia come cittadino (di Capoterra o di qualsiasi parte non c'entra) e come elettore di centro sinistra, dove (credo ancora) debba prevalere la solidarietà e non la lotta di classe (che forse andrebbe meglio sviluppata verso chi si è veramente arricchito sulla pelle di chi ha le case sull'alveo di un fiume).
Non voglio aggiungere altro sul Signor Mallus perché la tua risposta è molto esauriente...
Voglio invece dirti che io credo che solo uniti (el pueblo unido...), anzi, solo unendoci, solo confrontandoci possiamo dare un contributo costruttivo cercare di fare in modo che eventuali nuove alluvioni non causino i danni che hanno sempre causato (neanche fossimo nel medioevo). Un po' ci stiamo riuscendo con il gruppo di tecnici (di poggio, di Frutti, di Rio San Girolamo di Maddalena, ecc) che stanno dando il loro contributo professionale gratuito per le domande di rimborso per i danni agli immobili.
La prospettiva dovrebbe essere un coordinamento permanente, e io sarò tra quelli che si spenderà anima e corpo affinché ciò avvenga.
P.S. Anch'io ho sentito decine di volte dal 22 ottobre che la colpa di tutto era del lago (e prima di salire a poggio ci credevo anch'io) ma dopo aver constatato che il lago aveva tenuto l'acqua e i detriti che poteva contenere, continuo a spiegare a tutti (anche "mettendo in mezzo" a discorsi di altri) quello che è successo. Una signora addirittura mi voleva convincere che a casa sua era arrivata l'acqua del lago perché l'odore del fango era lo stesso e che il fango si trova sul fondo dei laghi...Le ho spiegato che la "terra" contiene il fango e che il fiume ha depositato a monte la parte più grossa e a valle la parte più fine e (forse) sono riuscita a convincerla che il lago non centrava nulla.
Ciao ma poi volevo dire un altra cosa che non ha nulla a che fare con Il Sig. Mallus ma che ha a che fare con tutto il governo di Capoterra, chi avvalla l'esistenza di una scuola a mt. 15 da un fiume per me non ha i requisiti fondamentali per gestire un paese, immaginiamo che in quella scuola ci fossero stati dei bambini, cosa sarebbe successo, un casino enorme di dimensioni spaventose, immagino che gli amministratori starebbero ancora correndo inseguiti dai genitori, eppure molti me compreso lo avevano detto in più occasioni.
Penso che a Capoterra ci sia bisogno di un grande ricambio sia generazionale sia qualitativo al governo, le risorse umane penso che non manchino ed è forse il caso che alle prossime elezioni ci si muova bene scegliendo persone serie lungimiranti colte e oneste.
Ciao Giacomo
Gentile sig. Mallus,
non entro nel merito dei toni che ha usato e delle etichette che ha distribuito qua e là.
Personalmente ho diversi amici che abitano a Rio S.Girolamo, così come a Frutti d’oro 1 e 2, così come a Residenza del poggio o alla residenza del sole, abito a Poggio dei pini ma potrei tranquillamente abitare in uno qualsiasi dei villaggi che ho citato o in altri ancora, a Capoterra e non.
Questo per dirle che non ho simboli da salvare, come lei non sono un tecnico e quindi lascio che i tecnici, non io o lei, valutino, ponderino, decidano e, possibilmente, informino, “poggini” e non, sul destino del lago. Credo che lei concordi con me sul fatto che il lago svolga almeno due importanti funzioni: comparire sulle brochures al BIT e rifornire i mezzi antincendio che d’estate operano su tutto il territorio (non solo a Poggio dei pini).
Concordo con lei anche nel ritenere fondamentale “la sicurezza e la serenità degli esseri umani che hanno subito questo evento tragico”; purtroppo non ho sull’argomento “un parere politico-amministrativo” (confesso che non sono sicuro neanche di aver capito cosa sia), però le posso raccontare una storia.
Davide ha cinque anni, è mio figlio, e sino al 21 ottobre ha frequentato la scuola materna di Rio S.Girolamo. Quel maledetto 22 ottobre gli ha praticamente portato via la scuola, mi è stato riferito che nella sua aula la forza dell’acqua ha divelto il termosifone dal muro e credo proprio che se quella montagna di acqua, fango, sassi e detriti vari si fosse abbattuta sulla scuola soltanto un’ora e mezzo dopo nessun bambino si sarebbe salvato. Da quel giorno Davide è a casa e io, anche quando lo meriterebbe, non trovo la forza di sgridarlo perché non riesco a non pensare che lui è ancora con me soltanto per un caso. Da domani Davide potrà frequentare la sua nuova scuola a Capoterra, la sua nuova aula è ormai pronta: c’è la cattedra, le sedie, i banchi. E basta ! Perché della sua vecchia aula nulla si è salvato (una risma di carta, un pennarello, un gioco, niente !) e perché a nessuno è venuto in mente di provvedere.
Domani non manderò Davide a scuola (peccato, pare ci sarà anche il Sindaco…), andrò invece a comprare acqua, merendine, carta, colori, pennarelli, giocattoli e li porterò alle maestre; gli altri genitori credo faranno altrettanto e in tal modo cercheremo di aiutare i bambini al ritorno alla normalità (si fa per dire..).
Perché le ho raccontato questa storia ? Perchè vede, non me ne voglia, ma approfitto di questa occasione per fare a lei, così attento “alla sicurezza e alla serenità degli esseri umani” una domanda che da quel maledetto 22 ottobre ho in testa come un chiodo fisso, una domanda che mi viene in mente ogni volta che ho davanti Davide e penso a quante centinaia di bambini (e non m’importa dove abitassero) abbiano frequentato in tutti questi anni la scuola di Rio S.Girolamo, una domanda che vorrei rivolgere a tutti i consiglieri comunali e a tutte le giunte comunali che tanto si sono preoccupate della sicurezza dei cittadini dal giorno dell’inaugurazione di quella scuola a oggi:
ma voi (perdonatemi la licenza poetica), dove c…. eravate ?
Cordialmente
Nanni Olla
Sig. Mallus
Forse non si è accorto che dicendo
"Quello che rattrista è il constatare che per Voi il lago e la fauna lacustre sono piu’ importanti della sicurezza e serenità degli esseri umani che hanno subito questo evento tragico. E non soddisfatti dell’egoismo di tali affermazioni, puntate il dito su presunti nostri sentimenti di rivalsa sociale." ha offeso un intera comunità.
"E’ solo un parere politico – amministrativo ispirato dalle richieste pressanti di centinaia di cittadini"
E' vero forse i voti per occupare il posto di assessore li ha raccolti a Frutti d'oro e lottizzazioni vicine, ma le ricordo che come consigliere di Capoterra lei rappresenta tutti i Capoterresi nessuno escluso.
Sarà anche vero che "Queste persone non sono degli abusivi invidiosi come riportato sul Blog. Sono persone che hanno edificato nel rispetto di tutte le leggi in Lottizzazioni Convenzionate approvate negli anni 70 da tutti gli organi regionali competenti."
Sarà anche vero ma il il nonno di mia moglie era mezzadro nell'azienda di Su Loi e abitava in quella casetta vecchia unica rimasta che si trova a destra prima della rotonda. Quando lei andava a trovarlo giocava nel fiume che scorreva li vicino: il fiume e sparito e sono sorte le case al suo posto....
Ora il fiume ci ha dimostrato la sua vera forza e sarà vostro dovere provvedere, anche con la delocalizzazione delle strutture sorte nel suo alveo, alla sua messa in sicurezza.
"La mia semplice analisi contenuta nell’intervista parte da una constatazione: una diga in terra percorsa dall’acqua sul punto di colmo, subisce una lesione alla base, che ne pregiudica la stabilità. Non è una opinione, ma il contenuto di testi tecnici e scientifici."
Il buon senso invece dice di non costruire dove passa un fiume ...
Molte volte dovrebbero prevalere il buon senso agli interessi (soldi) di pochi ...
Aprendo il giornale questa mattina (19 novembre) ho avuto la piacevole sorpresa di leggere ciò che auspicavo in un mio precedente post e cioè che qualcuno di “autorevole” chiarisse, una volta per tutte, il ruolo giocato dalla diga del Poggio durante l’alluvione. Finalmente le uniche due teorie rimaste valide sono queste:
1) è stata utile;
2) è stata ininfluente.
E’ quindi sparita quella calunnia del presunto crollo, che da “venticello” rischiava di diventare tempesta. Ho comunque notato che gli intervistati dei centri a valle non hanno mostrato nessun rincrescimento per quanto falsamente messo in giro, hanno invece espresso un parere che, alle mie orecchie, suona più o meno come le parole di una canzone di Fiorella Mannoia di qualche anno fa:
“ Non era una bugia ma una mancata verità, che prima o poi succederà”.
Comunque, considerato l’astio che molta gente ha dimostrato nei nostri confronti, penso che dobbiamo comunque compiacerci per un certo smorzamento dei toni.
Fernando Casanova
Buongiorno, vorrei solo fare un breve commento a quanto detto da Giorgio Plazzotta. Sono una mamma di due bambini che frequentano gli ex campi sportivi, ecco è proprio questo ex che mi turba. Forse lei non sa o non è più andato ai "CAMPI SPORTIVI" che tutte le attività sono riprese, calcio e tennis. Questo miracolo è potuto avvenire grazie all'aiuto di tante persone e guarda caso abitanti di Poggio, Residenza del Poggio, Rio San Girolamo etc.. Infatti il circolo pur essendo di Poggio dei Pini è frequentato da tanti bambini provenienti da tutte le lottizzazioni e da Capoterra, ancora una volta lo sport unisce. Può testimoniare la verità di quanto da me scritto Maurizio Cadone che voglio ringraziare personalmente per l'aiuto che quotidianamete da al circolo.
Spero che al più presto il circolo possa tornare al suo splendore, perchè è un luogo di aggregazione per tutti i nostri bambini e visto gli ultimi argomenti penso ce ne sia proprio bisogno.
Grazie Laura
IPOTESI E RICERCHE
Ciao a tutti, presento in sintesi un mio pensiero che può essere anche sbagliato e che può essere anche corretto.
Invito tutti a leggerlo e a valutarlo in quanto penso che la ricerca e la cooperazione siano assolutamente la strada più giusta per evitare o ridurre il rischio.
IL CICLONE AL CONTRARIO
Tornando alla questione delle " isole di calore " che sono oggetto di studi anche da parte della NASA , che gia qualcuno 10 fa le aveva citate qui al Poggio e che io le riperendo in esame e che riguardano i grandi agglomerati urbani dove negli ultimi decenni si sviluppano temporali abnormi e che prima non si verificavano, vorrei dire quanto segue: da dei calcoli approssimativi posso dire che il calore sviluppato nell'area industriale di Sarroch è pari ( circa ) a quello prodotto ( per difetto )da una città che va dai 7 ai 10 milioni di persone ma localizzata in un area uguale a una città di circa 5.000 persone, questo conto l'ho fatto tenenendo presente la percentuale di petrolio raffinato qui ( 15% di quello nazionale ), rapportandolo agli abitanti dell'Italia intera più al calore di sviluppato da altre industrie sempre vicine .
Tenendo presente che i temporali di questa intensità arrivano quasi sempre da sud-ovest, sud, sud-est e che il temporale che è arrivato il 22 proveniva dal Marocco ( sud-ovest ) risulta chiaro che in assenza di vento ( la notte prima - calma prima della tempesta ) questa grande sacca di calore si è lentamente spostata appunto nella direzione del vento ( primi movimenti ) verso dove poi c'è stato il temporale ( 3 in 9 anni ), se pensiamo che tali quantità di calore fungono da imbuto per ammassi di nuvole capiamo prima di tutto la ragione di tale intensità elettrica sviluppatasi e sopratutto della grande quantità d'acqua che si è riversata in maniera molto concentrata, dove nel suo epicentro ha con molta probabilità superato di gran lunga i 380 mm. di pioggia arrivando probabilmente al doppio, quest'ultima valutazione è data dal fatto che 3 pluviometri eistenti in zona di cui 2 pubblici e uno privato non erano in asse con il probabile punto di maggior pioggia ( Monte S'Barbara versante nord - valle del Rio a Monte ), il più vicino è a circa un km di distanza da quello che io ritengo sia il punto di fuoco più preciso distante appunto 1 km circa.
Detto questo chiedo e dico che si debbano fare subito dgli studi e che si debbano prendere immediatamente dei provvedimenti che possano come minimo ridurre ad un quinto circa la produzione di calore nelle 48 ore precedenti l'arrivo di forti perturbazioni per evitare non i temporali ( cosa impossibile ) ma per evitare concentrazioni di tale portata.
Tutta questa analisi che può anche essere infondata o sbagliata non va comunque a interessare la realtà dei fatti in base all'acqua pervenuta a valle, ma prima a monte della diga, tutto questo per dire che diga o non diga le costruzioni posizionate in zone a rischio sono di fatto in pericolo perenne pur non essendo abusive, e lo resteranno vita natural durante, la verità è brutta a volte ma è preferibile dirla ...quella vera e a mente fredda e sempre per prevenire.
La soluzione per la diga che ad onor del vero ( e non come è stato scritto sul giornale )è stata prospettata per la prima volta dal Dott. Novella ( Genio civile ) e dall'Ing. Cillocu ( Poggio dei Pini )è quella di una diga nuova in cemento armato ( mantello sulla esistente ) che possa essere scalvacata in caso di piena, in quanto deve venire considerato come sfioro quasi tutto quello che l'acqua ha utilizzato.
La diga di fatto che da piena ha probabilmente contenuto/ trattenuto circa 400.000 mc ( in rapporto ad un certo tempo - quasi il doppio della sua capacità ) di acqua ha senza ombra di dubbio alcuno rallentato la corsa della stessa, facendo così defluire a valle una quantità d'acqua sempre enorme ma in maggior tempo riducendo di circa un decimo i danni a valle.
Considerando inoltre che l'acqua che è scesa è arrivata da prima della diga ( punto di maggior precipitazione ) è altrettanto chiaro che comunque sia e sempre per ridurre i danni futuri, ci sarebbe bisogno di opere che rallentino ( traverse ) la corsa dell'acqua a partire dalla montagna, detto questo la diga ha avuto di fatto la stessa funzione di una grande traversa, facendo appunto rallentare e quindi ridurre l'energia distruttiva, probabilmemnte di poco, meglio poco che niente diceva quello.
ciao Giacomo
E tra i tanti che si stanno dando un gran da fare per la diga e quindi per la sicurezza non vanno dimenticati in nessun modo sia Rita Lai sia il Prof. Pecorini.
Ciao Giacomo
Grazie Laura per il tuo annuncio. Il termine EX che ho utilizzato voleva sottolineare i gravi danni che ha subito il centro sportivo, in particolare nei suoi impianti di dimensioni più ampie. E' chiaro che l'augurio di tutti è che quegli impianti possano rivivere al più presto.
Io personalmente utilizzo la palestra del basket che ha subito meno danni e ho giocato anche ieri, ma non conosco la situazione degli altri impianti.
Sarebbe interessante e utile conoscere la situazione degli impianti sportivi.
personalmente vorrei delle precisazioni sulla questione dello sfioratore. Ho sentito parlare di abbassamenti rispettivamente di: 1 metro, 1.5 metri, 2.75 metri e addirittura 4 metri.
Di cosa stiamo parlando? del canale o del punto di sfioro. Mi siano permesse le imprecisioni, ho già ampiamente dichiarato la mia ignoranza in questo campo. Poi si è parlato anche del possibile "allungamento del canale" (Cabizza e Unonio di ieri). In che direzione? L'allugamento aumenta la portata?
Leggo sull'Unione di oggi che la Cooperativa è stata informata sulle caratteristiche dell'intervento. Questo fatto è molto positivo e risolve un problema che nel Blog avevamo sottolineato da tempo.
Adesso resta il problema di comunicazione con i cittadini dato che la Cooperativa non è un fulmine di guerra in questo settore. Nel frattempo continerò a fare le mie domande un po' stupide da "analfabeta geologico" per capire come funziona e funzionerà lo sfioratore nella speranza che qualche anima buona (tipo Santa Rita) ne le spieghi. A me e alle centinaia di lettori. Grazie
Un saluto a Tutti. Ciao Laura, che piacere leggerTi sul blog. Hai fatto benissimo a scrivere che l'attività del Centro Sportivo é ripresa. Ci sono dei "mostri" capaci di tutto, anche di improvvisarsi guidatori di bobcat. Si vorrebbe fare in fretta, più' in fretta, possibilmente ieri piuttosto che domani. La Cooperativa sta rispondendo. Questo é un segnale molto importante. Pian piano riporteremo tutto alla normalità. Non sarà più come prima ? In un certo senso si. Sta a noi avvicinarci. Dobbiamo riprendere laddove l'alluvione ha interrotto il percorso che così bene la Poggio Sport Village stava compiendo. La volonta' c'é, da parte di Tutti.
Avrei voluto fare molto di più, purtroppo ho trovato una banda di guastatori che mentre io pensavo ad un problema loro l'avevano già risolto. Molto antipatici i vari Aldo, Antonello, Francesco, Luca Igino, Dionigi per non parlare delle donne (non so se conosci una certa .. Laura, Gloria, Petra etc. etc.) che con questa storia della parità ci hanno tolto anche la possibilità di far vedere di essere i "forti" della situazione.
A questa sera.
Maurizio
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