oltre a riportare questa lettera di Luca Madeddu vi segnalo altri due articoli recenti che troverete subito dopo (in uno si parla di allarmi meteo , il secondo contiene il resoconto di un incontro tenuto dal Partito Democratico).
Vi segnalo anche che dopo due articoli comparsi in questo blog (vedi 26 ottobre e 17 dicembre) e grazie soprattutto alle pressioni effettuate dai residenti con una petizione, sembra che verrà realizzato perlomeno un guado con un ponte mobile sul fiume per accorciare i tempi di percorrenza tra Pauliara e il resto di Poggio dei Pini ). Sembrerebbe che il guado verrà realizzato presso i campi sportivi, accorciando di 3.5 km il percorso automobilistico. Non si parla invece di un attraversamento pedonale nei pressi della Terrazza, la cui mancanza crea problemi ad alcuni studenti che devono tornare a piedi a Pauliara al ritorno dalle scuole. Aspetteranno in estate che si asciughi il pantano?
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Caro Franco
con dispiacere apprendo le gravi inesattezze riportate nel tuo articolo. Inesattezze che vogliono solo far ricadere la cooperativa in un clima di diffidenza e di polemiche di cui la maggioranza dei Poggini è oltremodo stufa. Inesattezze rese ancor più gravi perché provenienti da un consigliere comunale, di giovane età, che invece di adoperarsi per la soluzione dei gravi problemi del comune di Capoterra, preferisce lasciarsi andare in affermazioni inopportune e destituite di fondamento che, queste si, creano un grave danno d' immagine alla nostra comunità.
Entriamo nel merito del tuo articolo.
Se gli amministratori agissero “in totale dispregio della volontà manifestata dalla quasi unanimità dei Soci”(o si ha unanimità o si ha una maggioranza! tra l'altro non mi pare ne sia mai emersa una che manifesti una volontà favorevole alle tue posizioni. Piuttosto il contrario.)come da te affermato, non si capirebbe come mai abbiano mandato al comune di Capoterra una comunicazione con la quale veniva espressamente affermata la volontà di eliminare i lotti di Pauliara, Sa Birdiera, ex Grusap.
Ti ricordo che tale variante ha trovato il consenso della maggioranza dei soci che sono andati a votare. Vorrai sicuramente rispondere a quest'ultima asserendo che si trattava di un referendum truffa; fai pure, però chi ha rifiutato il voto, democrazia vorrebbe, si assumesse le responsabilità della propria inerzia. Inerzia da te sollecitata.
Ma torniamo alla variante e a questi contestati lotti: perché la variante è finita per intero sul tavolo della regione? Semplicemente perché la presentazione della variante da parte del comune alla regione, è antecedente al referendum. Per cui in caso di parere favorevole in sede di intesa, il consiglio comunale voterà una variante conforme al voto referendario. Volontà che mi risulta sia già stata comunicata nel precedente tavolo tecnico(quello annullato). Non esiste dunque, nessun imbroglio verso i soci come Tu vorresti far credere.
Quanto al resto dei lotti, sebbene alcuni siano nelle vicinanze dei fiumi, non sono stati intaccati dall'ultima esondazione. Si dirà che sono comunque in una posizione ad alto rischio! Non sta a me giudicare siffatta affermazione, ma, converrai che i corsi d' acqua non solo di Poggio ma nell'intero territorio devono essere adeguatamente canalizzati e regimentati onde evitare di subire un pregiudizio causato dalla evidente incuria della pubblica amministrazione. .Ciò vuol dire che non è il privato che deve subire una limitazione nell'esercizio del proprio diritto, nel caso di specie jus valutandi, ma è l' amministrazione che deve attivarsi affinché siano rimossi gli ostacoli che pregiudicano l' esercizio del diritto.
Le convenzioni: Sono scadute o sono valide?
Pensi che affermare “...è caduto il muro di Berlino, siamo entrati nell’era informatica, sono accaduti i tragici fatti del’11 settembre...” sia una tesi sostenibile per affermare la validità o meno delle convenzioni? Mi auguro che sia la tua solita e già propinata retorica politica e che non lo pensi seriamente. Diversamente sarebbe molto grave.
Se ti permetti di ridicolizzare professori del calibro di Pubusa, come minimo, dovresti argomentare in modo più convincente e, possibilmente giuridicamente, le tue affermazioni.
Veniamo ora ai dubbi che, inevitabilmente, scaturiscono dalle tue para-giuridiche affermazioni.
Potresti spiegare come far “valere politicamente” un diritto nei confronti del comune?Diritto che tu dici essere inesistente? mi sembra francamente assurdo. I diritti non si fanno valere, vengono esercitati. In questo caso in ambito amministrativo. Non politico.
Arriviamo alla variante ed al TAR. Quello che ha detto il tribunale amministrativo è che la regione concluda il suo procedimento con un provvedimento espresso rispettando le norme che regolano il procedimento amministrativo. Tutto il resto sono solo chiacchiere.
Ha fatto bene la cooperativa a ricorrere? Si! perché davanti ad un atto illegittimo , la cooperativa ha fatto valere sia i diritti della cooperativa come Società che come comunità di persone. Una comunità di persone che domani, se la variante dovesse passare, potrà decidere del proprio futuro con maggiore tranquillità e sicurezza.
A ben vedere le scelte degli attuali amministratori sono tutt'altro che immature e irresponsabili come vorresti far credere. Esse sono indirizzate alla conservazione del patrimonio, alla salvaguardia dell'ambiente circostante e, soprattuto, tali scelte non limitano le facoltà dei futuri amministratori ma, danno loro possibilità, qualora dovessero essercene i presupposti, di valutare ulteriori scelte in diminuzione o di operare uno spostamento delle volumetrie. A tutto vantaggio dei soci qualora decidessero di percorrere strade differenti.
Tu, assieme ad altre persone,parli sempre di sviluppo sostenibile affermando che questo può essere realizzato lottizzando le aree A2-A3 e altri 40 lotti. A parte che non capisco per quale motivo se le aree A2-A3 le propone la cooperativa siano troppo vicine al fiume e quando le proponi tu vanno bene! Ma, quello che non capisco è :dove vorresti mettere questi altri 40 lotti di cui parli? Sulla luna o dentro il muro di Berlino?
Saluti
Luca Madeddu.
con dispiacere apprendo le gravi inesattezze riportate nel tuo articolo. Inesattezze che vogliono solo far ricadere la cooperativa in un clima di diffidenza e di polemiche di cui la maggioranza dei Poggini è oltremodo stufa. Inesattezze rese ancor più gravi perché provenienti da un consigliere comunale, di giovane età, che invece di adoperarsi per la soluzione dei gravi problemi del comune di Capoterra, preferisce lasciarsi andare in affermazioni inopportune e destituite di fondamento che, queste si, creano un grave danno d' immagine alla nostra comunità.
Entriamo nel merito del tuo articolo.
Se gli amministratori agissero “in totale dispregio della volontà manifestata dalla quasi unanimità dei Soci”(o si ha unanimità o si ha una maggioranza! tra l'altro non mi pare ne sia mai emersa una che manifesti una volontà favorevole alle tue posizioni. Piuttosto il contrario.)come da te affermato, non si capirebbe come mai abbiano mandato al comune di Capoterra una comunicazione con la quale veniva espressamente affermata la volontà di eliminare i lotti di Pauliara, Sa Birdiera, ex Grusap.
Ti ricordo che tale variante ha trovato il consenso della maggioranza dei soci che sono andati a votare. Vorrai sicuramente rispondere a quest'ultima asserendo che si trattava di un referendum truffa; fai pure, però chi ha rifiutato il voto, democrazia vorrebbe, si assumesse le responsabilità della propria inerzia. Inerzia da te sollecitata.
Ma torniamo alla variante e a questi contestati lotti: perché la variante è finita per intero sul tavolo della regione? Semplicemente perché la presentazione della variante da parte del comune alla regione, è antecedente al referendum. Per cui in caso di parere favorevole in sede di intesa, il consiglio comunale voterà una variante conforme al voto referendario. Volontà che mi risulta sia già stata comunicata nel precedente tavolo tecnico(quello annullato). Non esiste dunque, nessun imbroglio verso i soci come Tu vorresti far credere.
Quanto al resto dei lotti, sebbene alcuni siano nelle vicinanze dei fiumi, non sono stati intaccati dall'ultima esondazione. Si dirà che sono comunque in una posizione ad alto rischio! Non sta a me giudicare siffatta affermazione, ma, converrai che i corsi d' acqua non solo di Poggio ma nell'intero territorio devono essere adeguatamente canalizzati e regimentati onde evitare di subire un pregiudizio causato dalla evidente incuria della pubblica amministrazione. .Ciò vuol dire che non è il privato che deve subire una limitazione nell'esercizio del proprio diritto, nel caso di specie jus valutandi, ma è l' amministrazione che deve attivarsi affinché siano rimossi gli ostacoli che pregiudicano l' esercizio del diritto.
Le convenzioni: Sono scadute o sono valide?
Pensi che affermare “...è caduto il muro di Berlino, siamo entrati nell’era informatica, sono accaduti i tragici fatti del’11 settembre...” sia una tesi sostenibile per affermare la validità o meno delle convenzioni? Mi auguro che sia la tua solita e già propinata retorica politica e che non lo pensi seriamente. Diversamente sarebbe molto grave.
Se ti permetti di ridicolizzare professori del calibro di Pubusa, come minimo, dovresti argomentare in modo più convincente e, possibilmente giuridicamente, le tue affermazioni.
Veniamo ora ai dubbi che, inevitabilmente, scaturiscono dalle tue para-giuridiche affermazioni.
Potresti spiegare come far “valere politicamente” un diritto nei confronti del comune?Diritto che tu dici essere inesistente? mi sembra francamente assurdo. I diritti non si fanno valere, vengono esercitati. In questo caso in ambito amministrativo. Non politico.
Arriviamo alla variante ed al TAR. Quello che ha detto il tribunale amministrativo è che la regione concluda il suo procedimento con un provvedimento espresso rispettando le norme che regolano il procedimento amministrativo. Tutto il resto sono solo chiacchiere.
Ha fatto bene la cooperativa a ricorrere? Si! perché davanti ad un atto illegittimo , la cooperativa ha fatto valere sia i diritti della cooperativa come Società che come comunità di persone. Una comunità di persone che domani, se la variante dovesse passare, potrà decidere del proprio futuro con maggiore tranquillità e sicurezza.
A ben vedere le scelte degli attuali amministratori sono tutt'altro che immature e irresponsabili come vorresti far credere. Esse sono indirizzate alla conservazione del patrimonio, alla salvaguardia dell'ambiente circostante e, soprattuto, tali scelte non limitano le facoltà dei futuri amministratori ma, danno loro possibilità, qualora dovessero essercene i presupposti, di valutare ulteriori scelte in diminuzione o di operare uno spostamento delle volumetrie. A tutto vantaggio dei soci qualora decidessero di percorrere strade differenti.
Tu, assieme ad altre persone,parli sempre di sviluppo sostenibile affermando che questo può essere realizzato lottizzando le aree A2-A3 e altri 40 lotti. A parte che non capisco per quale motivo se le aree A2-A3 le propone la cooperativa siano troppo vicine al fiume e quando le proponi tu vanno bene! Ma, quello che non capisco è :dove vorresti mettere questi altri 40 lotti di cui parli? Sulla luna o dentro il muro di Berlino?
Saluti
Luca Madeddu.
19 commenti:
Caro Luca,
premesso il personale apprezzamento per le Tue qualità umane, non posso però esimermi dall’esprimere il più vivo stupore per le affermazioni contenute nella Tua lettera.
Ti risponderò punto per punto, ma Ti anticipo che non intendo iniziare una infinita ondata di polemiche nella quale – dopo alcuni mesi che Ti sei preso di “forzato relax”– riprendi a citare leggi, diritto, jus latino, codici, sentenze, tribunali, pareri legali, costituzione italiana etc…
- Per quanto riguarda i lotti dentro le pinete, le Tue considerazioni sono infondate: nel ricorso il Prof. Pubusa avrebbe DOVUTO citare la delibera del Consiglio di Amministrazione e ancora di più l’invio della stessa al Comune ed alla Regione. Non lo ha fatto! Fortunatamente il ricorso ha avuto il seguito che tutti conosciamo, ma “astrattamente” i Giudici amministrativi avrebbero potuto anche aderire alle fantasiose tesi del Prof. Pubusa ed ordinare al Comune di Capoterra di approvare la variante senza invio ad intesa, quindi PINETE INCLUSE. Certo, mi risponderai che c’era un impegno, addirittura una delibera del Consiglio di Amministrazione (!!!). Ebbene, io non mi fido. E come me penso moltissimi. Ed a breve, oggi perdonami non Ti posso anticipare nulla, capirai il perché. Capirai anche Tu il valore che taluni attribuiscono agli impegni assunti.
Ed ancora: pur ammettendo il grande “spirito ambientalista” degli attuali amministratori, sai benissimo che a breve ci sono le nuove elezioni in Cooperativa (alla quale io escludo categoricamente di candidarmi, non so Tu). E se a tali elezioni vincesse una cordata che vuole lottizzare, si sarebbe trovata nella possibilità di farlo.
Di più. La volontà di lottizzare da parte degli attuali amministratori le pinete è chiara e manifesta, è forse il loro “sogno”, mentre per noi è un incubo.
- La “pseudo” variante ha trovato solo il consenso della minoranza dei Soci, che peraltro sono stati presi in giro con il diversivo della simulazione della rinuncia ai lotti sotto le pinete;
Quanto al fatto che i nuovi lotti previsti nella variante non siano stati colpiti dalla alluvione, mi limito a riportare “virgolettato” parte dell’intervento che recentissimamente ha pubblicato la Geologa Rita Lai (che potrai consultare nella sua interezza comodamente dal Tuo computer). Salvo Tuoi particolari studi anche nel campo idrogeologico (che allo stato attuale non mi risulterebbero!), penso che la Sua opinione sia più valida della mia e della Tua: “Mi pare che le carte siano molto chiare e parlino da sole a chi le sappia leggere ed interpretare.
Basta, infatti, guardare il posizionamento dei lotti rispetto alle linee di impluvio, che sono rappresentate dalle linee azzurre con le freccine. Le linee di impluvio rappresentano le zone in cui passa l’acqua quando piove, sia in condizioni eccezionali come quelle dell’alluvione del 22 ottobre, sia in condizioni normali, come la pioggia di questi giorni. Nelle carte in bianco e nero che avevamo visionato l’anno scorso sulle fotocopie del Nuovo Piano di lottizzazione non erano riportate le linee di impluvio, mentre adesso si possono fare molte considerazioni più precise.
Innanzitutto si capisce che i progettisti hanno il più delle volte ignorato la presenza di tali elementi naturali del paesaggio (…) Ma l’esame della carte evidenzia alcuni aspetti su cui sarà bene riflettere.
Innanzitutto i 12 lotti a valle della strada n. 52 che porta all’Hydrocontrol sono ubicati ad un distanza veramente irrisoria dal fiume e comunque a meno di 150 m, quindi in pieno vincolo paesaggistico. Inoltre alcuni sono immediatamente a valle del ponte che in occasione dell’alluvione è strato travolto da una massa di acqua, sabbia e massi enormi che hanno distrutto il tratto di rilevato affianco al ponte e che ancora oggi è transennato. Gli altri lotti lungo la strada 26 poco prima del ponte delle piscine, affianco alla cabina Telecom, sono effettivamente in una zona alquanto infelice visto che durante la piena sono stati invasi dall’acqua. Mentre quelli sopra la pizzeria, nella strada 18 sono tagliati a metà da una linea di deflusso idrico. Per quanto riguarda i lotti lungo la strada 58 e quelli più in altro verso S. Barbara sono lambiti da due canaloni piuttosto ripidi, uno dei quali è associato a quello che giunge da S. Barbara, ma soprattutto mi pare che siano localizzati in una zona a forte pendenza. A tale proposito, come anche per quelli sopra la collina di sa Birdiera sul lato verso l’Hydrocontrol, bisognerebbe verificare che la pendenza non sia superiore al 40% perché anche in questo caso qualsiasi trasformazione potenzialmente potrebbe comportare un rischio idrogeologico e geomorfologico, tanto è vero che nel PPR per queste aree, se non contigue a centri abitati, è stato istituito il vincolo di inedificabilità (art. 31 e 32 – Aree a forte acclività).
Infine per quanto concerne i lotti della pineta di Pauliara si può osservare che almeno 3-4 lotti sono stati posizionati entro due linee di impluvio che già attualmente stanno causando grossi problemi ai residenti della strada n. 21, ed in particolare al lotto nel quale confluiscono entrambe le linee”.
Penso che sia sufficiente.
- Sulle convenzioni, il fatto che siano scadute è la cosa più ovvia e banale del mondo. Lo dice la legge. Lo ha affermato la Regione nelle proprie memorie. Ma è una affermazione quasi demenziale! Ad esempio, se avessi nel 1970 ottenuto una licenza di costruzione per edificare una casa unifamiliare, pensi ancora di poterla realizzare nel 2008? Ma anche su questo argomento, Ti preannuncio delle importanti novità.
- Quanto alla ridicolizzazione di professori del calibro di Pubusa – quello del “bitumare il bosco è manutenzione ordinaria” – io non ho ridicolizzato nessuno. E soprattutto non ho come alcuni di voi il “mito” (cess, l’ha detto Pubusa quindi è così). Anzi, spessissimo il TAR ha dato torto a Pubusa, ma non perché è Pubusa, ma perché difendeva posizioni indifendibili. RicordaTi che il legale di parte difende sempre il Suo cliente, anche se ha torto.
- Anche se per le motivazioni che precedono è irrilevante, vorrei farTi sommessamente notare che insieme all’ufficio legale della Regione il ricorso al TAR è stato seguito dal Prof. Paolo Carrozza, professore ordinario di diritto costituzionale a Pisa, giudicato forse il più grande costituzionalista vivente in Italia!
- Per quanto riguarda le aree A2/A3, premesso che si trovano di molto sopraelevate rispetto al corso del fiume (ed in parte anche oltre i 150 metri lineari di distanza), non ho detto che vanno a tutti i costi fatte li. Preliminarmente bisogna valutare se dal punto di vista idrogeologico esistano potenziali pericoli per le persone. Quanto agli altri ulteriori lotti, in misura comunque calmierata rispetto al faraonico piano proposto dagli attuali amministratori “ambientalisti”, se non ci fossero motivi ostativi tecnici io vedrei bene l’area confinante con le scuole medie (che ora è di proprietà del Comune, ma che potrebbe tornare ad essere – come peraltro già previsto – della Cooperativa).
Ritengo inutile rispondere alla prima parte del Tuo intervento, ma Ti confermo ciò che da sempre Ti dico: la verità emerge sempre. Sii più prudente nelle affermazioni, soprattutto scritte. Perché rimangono a memoria.
Ciao
Franco
Va benissimo che Luca sia tornato a scrivere. Poco importa se riporta posizioni che non sono solo le sue, provengono in ogni caso da quella parte di soci che oggi hanno l'incarico di rappresentarci e che dovrebbero anche realizzare tutta una serie di attività e di iniziative per la nostra comunità i quanto ne hanno non solo il mandato ma anche i mezzi.
La mancanza di comunicazione, tantopiù in questo periodo tragico, è una assurdità incomprensibile che veramente danneggia tutti quanti,
Accolgo sempre con piacere i contributi di Luca anche se raramente ne condivido i contenuti. Ma la speranza è proprio quella di vedere cadere un muro (a secco) che invece non è caduto nemmeno adesso che Poggio sembra the day after.
E' chiaro che ci sono meri ragionamenti politici dietro queste scelte di "esclusione" e io ho sempre detto: comunicate, usate qualsiasi mezzo ma fatelo. Dobbiamo sapere cosa bolle in pentola, vogliamo partecipare a scelte che sono importanti per tutti noi. Non è piu il periodo in cui i problemi importanti erano la pulizia delle cunette.
La Cooperativa dovrebeb avere un suo sito internet veramente aggiornato. Non dico che debba usare questo blog che è una mia iniziativa personale. Come sai Luca ho pubblicato sempre tutto quello che mi è stato inviato, ho pubblicato addirittura "Giorgio è disonesto". Pubblicherò qualsiasi cosa mi verrà inviata, anche dalla Cooperativa, ma l'appello è sempre più pressante: TENETECI INFORMATI avete la macchina ma dobbiamo sapere dove volete andare. Il mandato elettorale che il CdA ha, come dice lo Statuto, precede il coinvolgimento dei soci per le scelte importante e prevede anche l'informazione. Non state facendo ne l'uno ne l'altra.
a parte duna parte di Poggio che
La decisione di boicottare la comunicazione
Voltaire diceva: “Io non sono d’accordo con la tua opinione, ma darei la vita perché tu potessi esprimerla!”
Anche per questo motivo è giusto che "Liucca" parli.
Ognuno poi si farà una autonoma convinzione.
Ed il grande merito di questo blog - che sopperisce alle lacune derivanti dalla lunga “momentanea” mancanza di un sito funzionante della Cooperativa, ma che quando ha funzionato - amministrato e “moderato” da Diego Calvisi - era diventato un pollaio nel quale grazie all’anonimato (permesso ed incentivato) si susseguivano insulti e calunnie – dicevo che il merito di questo blog è di consentire a tutti liberamente di esprimere la propria opinione.
Per l’appunto anche a “Liucca”.
Franco Magi
Giorgio e Franco
Come già detto, scrivo a titolo personale. Espongo il mio punto di vista su fatti che riguardano la vita della nostra comunità.
Sebbene l'articolo fosse indirizzato a Franco, esso era rivolto a tutte quelle persone che riescono ad andare al di la della futile e sterile polemica perché capaci di vedere “oltre” e perché hanno a cuore Poggio dei Pini e non in odio un consiglio di amministrazione.
Neanche io Franco ho intenzione di iniziare una corrispondenza con te, ho già visto che il contributo che potresti dare e sempre il solito linguaggio presuntuoso e zeppo di iperboli in una parola inconcludente. Continua pure per la tua strada.
Lasciami però, dire solo 2 cose, Ti prego!
La prima, che sicuramente non interesserà i più, tra gli avvocati della regione non è tanto Carrozza che mi “incuriosiva”, quanto CERULLI-IRELLI. Fai una ricerca e scopri un po chi è questo signore.
Certo che a questo punto, che il TAR abbia dato ragione alla cooperativa è una bella soddisfazione visti i difensori della regione.
La seconda: non ha senso proseguire la conversazione con te perché non si arriva da nessuna parte! Neghi ciò che avevi scritto precedentemente e le tue affermazioni sono il contrario di tutto e poi ancora il contrario del contrario.
Molte persone cascheranno ancora nella tua rete(forse), la maggioranza ti ha ormai messo da parte.
Continua pure la tua opera di distruzione di Poggio dei Pini.Complimenti.
A presto
Luca Madeddu
Ciao, vorrei ricordare a tutti che i lotti in zone pericolose e in zone vietate per legge, erano gia stati citati molto prima che succedesse questo cataclisma, chi gli aveva citati più volte ( alcune persone ) non erano viziati da posizioni faziose ma dal normale pensiero di alcuni che forse riescono meglio di altri a vedere certe semplici cose e che considerano certe leggi fatte in virtù di studi che mettano in sicurezza la popolazione.
Se la Cooperativa aveva l'obbligo di chiedere un ricorso ( momento sbagliatissimo ) aveva sopratutto l'obbligo di variare questa variante dimostrando di essere un pò più avveduta, scusate presentando un ricorso adesso è stata davvero una cosa sbagliata a priori e un qualcosa di indifendibile.
Per cui secondo me un ritiro della variante la presentazione di una nuova che preveda molti meno lotti sarebbe stata cosa più giusta, anche perchè voi credete che se questa venisse approvata tutti i contrari se ne starebbero con le mani in mano, io non penso e così altre beghe infinite tra soci , complimenti a questa amministrazione, record di cause infinite per motivazioni incredibili, risultato= di fatto una delle peggiori.
Poi altra cosa, ricordiamoci il discorso assegnazione nuovi lotti e asta pubblica per quelli in vendita,segnate nel promemoria, non vorrete lasciare i lotti a prezzi bassi a coloro che hanno rotto le scatole per farla passare e che hanno creato questa situazione, memoria lunga lor signori :)
Poi ritorno ai CATTIVI MAESTRI, insomma mi riferisco a dei momenti storici quando i MAESTRI ERANO CONSIDERATI I ROMANI, ma diciamo che secondo me anche i NURAGICI lo erano che però sicuramente sapevano costruire e sopratutto in zone più tranquille che affianco al letto di un fiume.
CATTIVI MAESTRI = è anche colui che crea un lotto vicino ad un fiume e che poi cerca di venderlo ad altra persona.
ciao Giacomo
Premesso che non voglio difendere nessuno: le mie considerazioni si basano solo su fatti realmente accaduti il 22 ottobre 2008.
Mi pare che L'OPERA DI DISTRUZIONE REALE E FISICA di Poggio dei Pini l'abbiano fatta l'acqua, la sabbia e i massi ciclopici che hanno invaso i giardini, le case, gli scantinati, abbattendo muri di recinzione, trascinando automobili, alberi, ecc., distruggendo ponti e ponticelli, tubature ed infrastrutture. Ciò come ben sappiamo, e vediamo, è avvenuto praticamente in tutti i fiumi e tutti gli impluvi, piccoli e grandi, anche quelli di cui non conoscevamo neppure l'esistenza, dove si è consentito di lottizzare (nel 1968 in assenza di specifiche conoscenze e senza le odierne normative ambientali-urbanistiche) e costruire case in zone MANIFESTAMENTE E CLAMOROSAMENTE A RISCHIO IDROGEOLOGICO.
Qualsiasi studente iscritto al primo anno di geologia e di scienze ambientali avrebbe potuto esprimere questo ovvio e scontato parere in merito a quanto è stato fatto ed a quanto ci si vuole ostinare a fare nel futuro.
Qualsiasi ulteriore commento su questa diatriba in merito al Piano di lottizzazione redatto dallo Studio Masala è del tutto inutile e superfluo.
Penso che le autorità preposte saranno perfettamente in grado di valutare, in scienza e coscienza, quale sia la decisione giurico-amministrativa da assumere in merito a questa vicenda. Gli strumenti normativi, infatti, sono abbastanza espliciti.
Se per il lago vige la norma che essendo transitati 400 mc/s si devono adeguare gli organi di scarico a questa portata, così per i piani di lottizzazione valgono le medesime considerazioni, a meno che non si voglia CONTINUARE A FARE FINTA CHE NON SIA SUCCESSO NULLA IL 22 OTTOBRE!!! Peraltro come ho già avuto modo di scrivere in un mio precedente articolo, in particolare i principi ed i criteri delle norme vigenti che risalgono al 1974 “hanno lo scopo di garantire la sicurezza e la funzionalità del complesso opere-terreni e di assicurare in generale la stabilità del territorio sul quale si inducono sollecitazioni e deformazioni”. Le lottizzazioni, secondo un’interpretazione giuridica consolidata della norma e sulla base di varie sentenze, sono da ricomprendere all’interno delle “opere ed insiemi di opere e relativi interventi nel sottosuolo (le condotte idriche e fognarie ed i sottoservizi in genere) che interessano grandi aree o grandi volumi di terreno”. Per tali opere sussiste l’obbligo, da parte del Comune in fase di esame della proposta di lottizzazione e/o di variante, di richiedere al progettista-lottizzante uno STUDIO GEOLOGICO-GEOTECNICO preliminare, che non è solo un atto formale a "corredo del progetto", ma è un vero e proprio studio di fattibilità del piano di lottizzazione stesso, che quindi va fatto prima della progettazione definitiva della lottizzazione. Tale studio, corredato da apposita cartografia di dettaglio geologico – geomorfologia - idrogeologica è INDISPENSABILE per decidere se quell’area è idonea o meno a quello scopo o se al suo interno ci sono delle zone inadatte, in modo da perimetrale e scartarle per l’uso edificatorio (rischio idraulico, rischio geomorfologico per frane in atto o potenziali, per presenza di falde affioranti, sorgenti, ecc.). Come ho già più volte chiesto vorrei sapere se tale studio è stato presentato insieme al progetto di variante. Sarà mia cura chiederlo anche alle amministrazioni competenti, così come vorrei sapere se è stata predisposta la Relazione di Compatibilità paesaggistica obbligatoria per legge quando si intaccano beni paesaggistici (Codice Urbani).
Per finire riferisco le titubanze degli idrologi in merito ai tempi di ritorno di eventi di questo tipo: nessuno allo stato attuale se la sente di fare ipotesi su quale possa essere la probabilità che un evento simile possa riverificarsi e tra quanti anni. Ciò vuol dire che può accadere anche tra 1 anno, 5 anni, 10 anni o 100 anni, senza che gli scienziati siano in grado di dare alcun genere di risposta!!
Meditate.
Rita Lai
Ciao Luca,
sono dispiaciuto per il linguaggio che usi, che talvolta è molto aggressivo.
Posso assicurarTi che non ho in "odio" il Consiglio di Amministrazione. E' un linguaggio che non mi appartiene.
Sono anzi affascinato dalla disinvoltura di molti componenti, che ignorano la relatà dei fatti e che non si imbarazzano di fronte a nulla.
Non usare frasi fatte tipo "dici tutto è il contrario di tutto": provalo, come vedi io porto sempre prove documentali incontrovertibili.
E posso garantirTi che un domani ringrazierai anche Tu le centinaia di persone che hanno impedito la faraonica cementificazione del Poggio, e che hanno dovuto subire - dietro gli ormai noti "muretti a secco" dell'anonimato - ogni tipo di insinuazione e di vigliaccheria.
Sono stati importati al Poggio metodi che non ci appartengono.
Se poi mi chiedi un giudizio sull'operato (e non sulle persone) del Consiglio di Amministrazione, Ti confesso che sono stupito io stesso della inadeguatezza, della superficialità, delle insormontabili lacune giuridiche, della mancanza di buon senso ed equilibrio della maggior parte dei suoi componenti.
Ed è proprio il caso di dire ... che quando si pensa di essere arrivati al ondo ... si apre il doppio fondo.
Franco Magi
questo di sopra è un esempio del frasario utilizzato nel forum della cooperativa.
Ovviamente in forma anonima come questo.
Claudio Magi
Caro Luca
il tuo riferimento all'odio è fuori luogo, offensivo e veramente poco natalizio.
Vorrei ricordarti che i soci di una cooperativa di cui tu sei amministratore pur non avendoci mai messo un euro, hanno un diritto sacrosanto alla conoscenza e alla critica nei confronti delle decisioni e delle azioni adottate da chi amministra. Oltre a parlare del luogo in cui tutti viviamo, ci sono decisioni che influenzano il valore dei beni e le modalità di spendita dei denari faticosamente sudati, la cooperativa non è Dungeon & Dragon.
In caso di decisioni importanti il nostro statuto prevede addirittura il loro intervento in sede decisionale, prevede la conoscenza delle delibere adottate e il nostro Diritto, di cui tu millanti una approfondita conoscenza, prevede la libertà di espressione del pensiero anche quando questo contenga critiche nei confronti di chi ha il potere di assegnare lotti di terreno, appalti, progettazioni e consulenze.
Il tuo concetto secondo cui la critica nei confronti del CdA rappresenti una manifestazione di ODIO è inaccettabile e ti invito caldamente a rivederlo.
Vorrei anche ricordarti che l'ultima volta che ci siamo visti allo Jabalì i tuoi amici del CdA non hanno risposto a un udibilissimo saluto da me rivolto. Di quale odio stai parlando, Luca, quello verso il blog?
Non potra' mai fornirti i particolari perché' ha fatto affermazioni non vere.
E' Vero semmai l'opposto. Io sono stato piu' volte diffamato,ed ho anche pubblicato su questo blog, titolato "denunce e dischi rotti".
Ribadisco comunque quanto ho più' volte avuto occasione di dire: rinuncio alla privacy (inesistente) ed autorizzo (ed invito) Liucca alla pubblicazione di tutte le mie presunte affermazioni offensive.
Non ne trovera' nemmeno una.
Ciao
Franco Magi
Ciao, Luca ricordati di andare a firmare quella petizione per il guado, che tanto la presenteremo lo stesso e quindi serve anche la tua firma, poi convinci anche gli altri del cda a firmare , altrimenti questa farsa la farò diventare uno scandalo puntando sul merito delle cose ...per adesso dico soltanto una cosa: che vergogna.!!!
Ultime notizie vogliono fare il ponte militare, questo ponte era stato chiesto circa 50 giorni fa da persone antipatiche a questo cda, oh!! il sindaco si è mosso in tempo :) ...ricordiamoci anche di questo alle prossime elezioni ..magari anche quelle regionali.
Volete voi essere rappresentati in ogni sede da coloro che hanno fatto togliere i vincoli di costruzione che poi si sono rivelati un grossissimo errore???...io no perchè ritengo che a prescindere da ogni schieramento politico queste persone si sono rivelate incompetenti e prive di ogni requisito minimo per poter gestire qualsiasi territorio, compresi quelli del risiko.
Ciao Giacomo
Ma perchè mai chi si è mobilitato contro LA CEMENTIFICAZIONE DELLE PINETE -esponendosi con nome e cognome, come non hanno fatto tanti difensori della variante- deve essere accusato di essere "contro poggio dei pini"? Come si concilia al proclamata esclusione dei lotti in pineta con un ricorso al TAR, conseguente lo stop da parte della regione, che non cita nemmeno di sfuggita il -presunto?- taglio dei lotti più contestati?
Vorrei sapere dal Consigliere di amministrazione cooptato per chiara fama e illustre contributo cosa vuol dire che le scelte degli amministratori
"sono indirizzate alla conservazione del patrimonio, alla salvaguardia dell'ambiente circostante e, soprattuto, tali scelte non limitano le facoltà dei futuri amministratori ma, danno loro possibilità, qualora dovessero essercene i presupposti, di valutare ulteriori scelte in diminuzione o di operare uno spostamento delle volumetrie. A tutto vantaggio dei soci qualora decidessero di percorrere strade differenti"?
Vuol forse dire che semmai, in un secondo momento, qualche lotto, magari.... per esigenze... può essere posto NELLE PINETE? AL POSTO DEGLI ALBERI? Perchè sapete, io sono un ingenuo, un tipo suggestionabile da cattivi consiglieri -magari comunali..- e posso anche pensare male.
PERCHE' NON SI SCRIVE E SI ARGOMENTA IN CONSEGUENZA AGLI IMPEGNI PRESI?
Devo ricordare che qundo è stato IMPEDITO il legittimo referendum promosso dal Comitato per lo sviluppo sostenibile -quello in autunno che non venne fatto svolgere- si disse che ERA VENUTO MENO IL MOTIVO, CHE I LOTTI IN PINETA ERANO STATI CANCELLATI.
Ho chiesto ripetutamente come e dove era stato comunicato il "taglio" alle autorità competenti. Ecco la risposta: non è mai stato comunicato. Era solo un impegno di natura semiformale, una intenzione. Che magari, in un secondo momento.. magari solo per qualche lotto.. per qualche esigenza..
In nome di questo impegno di cui però non c'è traccia nei documenti ufficiali, che sono i soli che contano, si è impedito il pronunciamento dei soci sulla sostanza della variante, e si è imbastito un referendum "cooperativo" che partiva da premesse non vere -la rinuncia a volumetrie ipotetiche e soprattutto l'ACQUISITA SOPPRESSIONE DEFINITIVA DEI LOTTI NELLE PINETE- e si è data la illusione di sottoscrivere una scelta tranquillizzante.
Siamo sicuri che la maggioranza dei soci si sia espressa in favore della variante, COMPRESI I LOTTI IN PINETA?
Io credo di no, e se non è così, il dissenso che c'era è stato "disinnescato" con l'impegno a rinunciare alla lottizzazione nelle pinete, impegno di cui non risulta traccia in nessuno degli atti ufficiali. Cos'è questa se non il dispregio della volontà manifestata -a più riprese aggiungo- dalla grandissima maggioranza dei soci?
Stefano Fratta
(il messaggio sull'IP non era di Luca con cui mi scuso)
Per l'anomimo:
sarei interessato a conoscere dettagli sulla affermazione che riguarda gli indirizzi IP.
Se in grado di fornirmi particolari?
Se non fornisci prove l'illazione è una semplice calunnia il che spiega l'assenza di firma.
Riprendo qui una frase di Luca:
"Quanto al resto dei lotti, sebbene alcuni siano nelle vicinanze dei fiumi, non sono stati intaccati dall'ultima esondazione"
Visto che si continua ad insistre su questa strada, questo pomeriggio, carte alla mano mi sono fatta una passeggiatina nella zona delle piscine, per controllare esattamente (con la rotella metrica) dove andassero a finire i nuovi lotti ubicati tra la strada 52 ed il rio S. Gerolamo. Ebbene su 12 lotti 5 sono stati invasi dalle acque a valle della strada 52 sotto l'Hydrocontrol dove è crollato il rilevato stradale; un'altro vicino alla strada 51 è occupato da un acquitrino con tanto di sorgente da cui scaturiva un rigagnolo d'acqua.
Poi ho controllato i 7 lotti lungo la strada 51: di essi i primi 3 sulla sinistra salendo sono stati invasi dalle acque provenienti dalla collina (dove è ubicata la strada 55) ed erosi dal basso dal fiume che arriva dalla strada 61, in particolare il lotto all'incrocio tra la 50 e la 51 è quasi completamente devastato verso il basso dove c'è il fiume che ha scalzato la sponda in sinistra idraulica; infine gli altri 4 lotti salendo sulla destra sono quasi del tutto occupati da un acquitrino formato dal ruscello che scende dalla strada 55.
Purtroppo poi si è fatto buio e non ho potuto controllarne altri. Mi riprometto di farlo prossimamente.
A presto Rita
Ma cosa volete che sia un po' d'acqua, che passa e se ne va davanti alla eternità dell'inchiostro con cui si disegnano i lotti - e si acquisiscono gli intangibili diritti alla vendita, costruzione etc.? E questo è sabotaggio.. e che diamine...
Stefano Fratta
Non capisco che senso abbia accusare Luca di farsi scrivere da altri i suoi articoli.
Vogliamo dire che Luca è il componente più giovane del CdA e che vi sono persone che hanno molta più esperienza in certe tematiche? Va bene. Vogliamo anche dire che certe posizioni vengono "concordate" all'interno del CdA e che quindi Luca funge in qualche modo da "portavoce"? Può darsi ma non trovo simpatico che venga considerato un burattino solo perchè "giovane".
E poi, mi sembra che Luca abbia 30 anni, giusto? Beh io a quell'età mi ero appena trasferito a Poggio nella mia casa appena costruita e avevo due figli. Insomma giovane poggino si, ma a pagu!
Sono uno dei fortunati abitanti di Poggio dei pini che convivono con un impluvio che periodicamente (all'incirca un anno sì e l'altro pure) esonda dal suo alveo e invade pianterreno e dintorni.
Ogni tanto mi viene a trovare qualche autorevole rappresentante della coop che, nell'assicurarmi il suo interessamento, conclude la sua visita con un "certo, qui non si sarebbe dovuto costruire !".
Questo fatto è abbastanza buffo, perchè poi quando vado a esaminare gli aspiranti nuovi lotti vedo che un buon numero è attraversato dal suo bravo impluvio, eccezion fatta per qualche lotto rispetto al quale una mano sapiente e un tantino irresponsabile ha pensato di "ridisegnare" l'impluvio facendogli dribblare il lotto.
Qualcosa non mi torna...
Nanni
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